mercoledì, marzo 20, 2019

ECCO, SECONDO FORBES, CHI SONO I PAPERONI DEL MONDO. ANCHE L’ITALIA, IN QUESTO “GRUPPO RISTRETTO”, FA LA SUA BELLA FIGURA…


Oristano 20 marzo 2019
Cari amici,
Come ogni anno, a partire da marzo 1987, la rivista statunitense Forbes pubblica una lista aurea: quella degli uomini e donne più ricchi del pianeta, misurata in miliardi di dollari statunitensi. Nella lista relativa allo scorso anno il patrimonio netto dei più ricchi al mondo si è attestato all’incirca in 9,1 trilioni di dollari, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Questo dato, come appare evidente, conferma che chi è ricco diventa sempre più ricco, mentre chi è povero aumenta la sua povertà! Quanto al numero dei “super miliardari presenti” questi assommano ad un totale di 2.208, geograficamente distribuiti in 72 Paesi diversi, tra cui anche Ungheria e Zimbabwe, che entrano in classifica per la prima volta.
Se nel mondo i più “paperoni” sono Jeff Bezos, di Amazon, Bill Gates della Microsoft e Warren Buffett, della Berkshire Hathaway, in questo Olimpo mondiale, in questo scenario ricco di Ambrosia e Miele, anche l’Italia gioca un ruolo mica secondario! Gli italiani presenti in questa super classifica sono ben 43, con un patrimonio netto stimato in circa 170,1 miliardi di dollari. Per gli amanti delle statistiche c’è anche una bella novità: in Italia al primo posto non c’è più Leonardo del Vecchio, che passa al secondo posto, preceduto da ora Giovanni Ferrero, che vanta un patrimonio di oltre 22 miliardi di dollari. Vediamo intanto chi sono i primi 10 in classifica, ovvero quelli che rappresentano la “Top Ten” dei nostri paperoni.
Dopo il primo posto occupato da Giovanni Ferrero, amministratore delegato dell’omonima industria dolciaria, con un patrimonio stimato di 22,4 miliardi di dollari, è passato al secondo posto Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, con un patrimonio di 21,2 miliardi; in terza posizione c'è Stefano Pessina, fondatore e CEO di Walgreen Boots Alliance, leader mondiale delle farmacie, con un patrimonio di 11,8 miliardi. 
Al quarto posto troviamo lo stilista Giorgio Armani, con un patrimonio di 8,9 miliardi di dollari e al 5° posto Massimiliana Landini Aleotti, presidente del gruppo farmaceutico Menarini e donna più ricca d’Italia, con i suoi 7,9 miliardi di dollari.
Per completare la classifica dei primi 10, ecco al 6° posto l’ex premier Silvio Berlusconi, con un tesoretto di 6,3 miliardi di dollari, al 7° Augusto e Giorgio Perfetti, padre e figlio, proprietari del brand Perfetti Van Melle attivo nella produzione e distribuzione di confetteria, caramelle e gomma da masticare con un patrimonio di 6,0 miliardi, all’8° Paolo e Gianfelice Mario Rocca, che insieme guidano il gruppo Techint fondato 70 anni fa dal nonno Agostino, con beni al sole per 4,9 miliardi, in 9^ posizione Giuseppe De’Longhi, imprenditore e presidente della De’ Longhi, azienda che opera nel settore della climatizzazione, del riscaldamento e dei prodotti per la cottura, la pulizia, la preparazione di caffè e lo stiro, con un  patrimonio di 4,3 miliardi, e, infine al 10° posto c’è il patron di Diesel, Renzo Rosso che vanta un patrimonio di 4,1 miliardi di dollari.
Anche chi è fuori dalla prima cerchia dei super fortunati, non se la passa poi così male, però! Appena fuori dai primi dieci posti, per esempio, c’è la famiglia Benetton (Carlo, Gilberto, Giuliana e Luciano), ognuno dei quali con un patrimonio di circa 3,5 miliardi di dollari. Quanto alle donne super ricche in realtà non sono molte: il predominio maschile rimane anche tra i super-ricchi. Oltre a Massimiliana Landini Aleotti e Giuliana Benetton, al 16° posto compare la stilista Miuccia Prada (nipote di Mario Prada), al 34° posto Maria Franca Fissolo, vedova di Michele Ferrero, fondatore dell’omonimo gruppo, al 37° posto Marina Prada (sorella di Miuccia) e, infine, al 40° posto Emanuela Barilla, imprenditrice e sorella dei fratelli Barilla, che siede nel CdA della multinazionale di famiglia.
Amici, come risaputo, il benessere, se vogliamo non è che arrivi solo nella senilità! Per fare un esempio, il più giovane della lista è Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, la cui famiglia detiene ancora il 51% del capitale, collocato in 21^ posizione con un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari, che ha appena 49 anni. Il più anziano, invece, è Luigi Rovati, che di anni ne ha 89, fondatore del gruppo farmaceutico Rottapharm Madaus, con un patrimonio di 2,4 miliardi di dollari.
Cari amici, come accennavo in premessa nonostante l’anno appena trascorso non sia stato felice per moltissimi abitanti di questo mondo, per "pochi altri" lo è stato; questi, sparsi in diversi angoli del mondo, pur avendo a disposizione già tanto (ben oltre il superfluo), hanno continuato ad incrementare il loro immenso patrimonio precedente. Si, questa disparità mi ha fatto tornare in mente un vecchio detto che un mio caro amico romagnolo ogni tanto mi ripete: “caro Mario i soldi fanno altri soldi i pidocchi altri pidocchi!”.
Credo che commentare ulteriormente la riflessione di oggi sia superfluo. Anzi, esendo "la punta di un immenso iceberg", prima di salutarvi vi anticipo che sto elaborando un'altra riflessione dove metterò il dito (e gli occhi) sui guadagni dei nostri super manager italiani: non quelli che reggono le aziende private, ma quelli che gestiscono le aziende nazionali strettamente collegate al settore pubblico. Anche qui potremmo vederne delle belle!
A domani.
Mario

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