Oristano 5 Febbraio 2019
Cari amici,
La storia ci ha insegnato
che il percorso dell'uomo è costellato di avanzamenti ma anche di stasi e di "passi indietro". Nessuno, in
particolare nel passaggio dal vecchio al nuovo millennio, credo avesse mai messo in
conto la crisi che il mondo sta ora attraversando, ma purtroppo è successo: una
crisi forte, senza fine, che attanaglia l’umanità. Una crisi universale, che sta
catapultando l’Africa in Europa, frutto forse anche di una globalizzazione che ha
stravolto gli equilibri prima esistenti all’interno di molti Stati, e che cercando di omogeneizzare sistemi di vita tanto differenti, anziché migliorare le situazioni economiche e sociali precedenti ha
ingrassato solamente le multinazionali, quelle strutture economiche potenti più dei singoli Stati che per il loro profitto giocano con i popoli come se fossero marionette.
Pochi giorni fa (il 23
gennaio) ho riportato le recenti statistiche dell’OXFAM che chi lo ritiene opportuno può
andare a leggere cliccando sul seguente link: https://amicomario.blogspot.com/2019/01/la-ricchezza-ingiusta-le-ultime.html.
Complice dunque una crisi economica che ha contagiato come un virus tutto il
mondo, in molte parti del pianeta si è riscoperto, per cercare di sopravvivere, il più antico sistema di scambio: il “BARATTO”.
Questo antico strumento, che mette all’angolo la
moneta (che in tanti purtroppo non hanno), altro non è che un reciproco scambio di
servizi, di merci o di prestazioni: tu dai una cosa a me e io né do una a te. Insomma,
quando la disponibilità economica scarseggia, quando il portafoglio è vuoto e non consente di comprare ciò di cui si
ha necessità, ci si deve “arrangiare”, bisogna inventarsi qualcosa,
e il baratto appare una delle poche soluzioni applicabili.
In quest’ottica l’uomo è
ricorso alla sua fantasia, alla sua intelligenza, rivalutando anche le capacità
personali, prima sopite, messe da parte e praticamente quasi dimenticate. C’è per esempio chi ha
iniziato a riprendere a svolgere alcuni lavori manuali in cui era esperto: le massaie a rifare la pasta in casa, a confezionare i prodotti dell'orto in sott’oli o sott’aceti,
gli esperti di “fai da te” ad aggiustare piccoli elettrodomestici o impianti
elettrici, altri a scambiare con i conoscenti le disponibilità del proprio tempo
dando vita alla “Banca delle ore”. C’è anche chi addirittura ha messo in atto uno scambio
particolare: la creazione di una moneta virtuale, sostitutiva di quella
ufficiale, una specie di baratto più avanzato.
Si, amici, la crisi ha
fatto aguzzare l’ingegno di molti, perché chi si trova senza soldi, mangiare deve
pur mangiare, per cui ogni inventiva può risultare buona, soprattutto se
in famiglia ci sono bambini ai quali è assolutamente necessario provvedere.
Ecco allora che ciascuno utilizza al meglio le sue capacità e la sua fantasia. Gli esempi purtroppo non mancano e riguardano tutta una serie di nazioni. In passato crisi serissime si sono verificate in Argentina, in Grecia e in Spagna, e ora la crisi comincia a mordere sul serio anche in Italia. E gli italiano, questo lo sappiamo bene, di fantasia proprio non mancano!
Ecco allora che ciascuno utilizza al meglio le sue capacità e la sua fantasia. Gli esempi purtroppo non mancano e riguardano tutta una serie di nazioni. In passato crisi serissime si sono verificate in Argentina, in Grecia e in Spagna, e ora la crisi comincia a mordere sul serio anche in Italia. E gli italiano, questo lo sappiamo bene, di fantasia proprio non mancano!
Ecco allora prendere
piede da noi diverse forme di Baratto, partendo dal riciclo. Tutto è buono per avviare nuovamente scambi in
natura. Partendo per esempio dall’analisi dell’armadio, spesso pieno di abiti in ottimo stato e che con qualche piccolo accorgimento possono diventare buona merce di scambio, da barattare con dei prodotti giacenti presso altre
famiglie. Chi cucina bene, e sa preparare ricette frutto degli insegnamenti della mamma e della nonna, può scambiare i prodotti da lei confezionati in casa (pasta fresca,
ravioli, seadas, etc.), con altri forniti per esempio da chi produce carne,
formaggio o verdure. Il Baratto funziona bene, come detto, anche con la “Banca delle ore”:
io di pomeriggio guardo un gruppo di bimbi del mio vicinato a casa mia, e le
ore guadagnate diventano merce di scambio con altre ore che mi vengono
restituite quando ne ho bisogno io. E non è tutto.
Amici, non siamo certo i
primi a trovare rimedi per risparmiare con l'utilizzo della condivisione. Da chi ha pensato di condividere con
altri la propria auto, trasportando
altre persone facendosi rimborsare il carburante a chi ha inventato il “Coworking”,
ovvero la condivisione degli spazi negli uffici, con la nascita di studi
professionali condivisi, ripartendosi in questo modo il costo della locazione; c'è anche chi, impossibilitato a spendere cifre importanti per trascorrere un periodo di vacanze, “scambia” temporaneamente la propria casa con quella di un’altra famiglia, consentendo così ad entrambe di trascorrere ugualmente le vacanze con costi molto ridotti.
Tutto questo cari amici in
realtà è sempre un Baratto: un modo semplice e allo stesso tempo economico di
risparmiare, se i soldi sono pochi e il lavoro, purtroppo, continua a diventare sempre più una chimera. La speranza che la crisi passi, ovviamente c’è sempre, ma le
emergenze bisogna saperle cavalcare, affrontandole senza paura. In casi come questi, oltre la fantasia e la grande volontà e l'orgoglio di continuare a fare strada senza arrendersi, un grande aiuto può venire dalla solidarietà.
Perchè, amici, quando il benessere abbonda in apparenza siamo tutti amici e fratelli, ma alle prime ristrettezze l'egoismo ritorna impetuoso e ci chiudiamo a riccio, senza tendere la mano al vicino in difficoltà. Invece, quando le necessità mordono, aiutarsi a vicenda dovrebbe essere la regola, non l'eccezione!
Perchè, amici, quando il benessere abbonda in apparenza siamo tutti amici e fratelli, ma alle prime ristrettezze l'egoismo ritorna impetuoso e ci chiudiamo a riccio, senza tendere la mano al vicino in difficoltà. Invece, quando le necessità mordono, aiutarsi a vicenda dovrebbe essere la regola, non l'eccezione!
Grazie, amici, della
Vostra sempre gradita attenzione.
Mario
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