Oristano 2 Febbraio 2019
Cari amici,
Combattere e
possibilmente ridurre al massimo i rischi sul lavoro, questo l’imperativo che ha
animato la Confartigianato Imprese Sardegna, che ha portato ad un accordo con l’Università
di Cagliari, tendente a ridurre gli infortuni in edilizia attraverso l’utilizzo
della psicologia e della giusta comunicazione tra titolari d’impresa e addetti.
Si, gli infortuni, in
particolare nel settore dell’Edilizia, si combattono anche con la psicologia e con
la giusta comunicazione. Ecco il perché dell’accordo raggiunto tra Mondo
accademico e Sistema imprese artigiane insieme, con l’avvio di un progetto
innovativo elaborato dall’Università degli studi di Cagliari e dalla Cassa
Artigiana dell’Edilizia, finanziato dall’INAIL.
Anche se lentamente ci
sia avvia, grazie alla prevenzione, ad un ridimensionamento della situazione
precedente (nelle piccole e medie imprese delle costruzioni, gli infortuni grazie a Dio sono
iniziati a calare), per cui è necessario introdurre nuovi strumenti, come quelli
previsti nel progetto innovativo prima indicato. A ben vedere è questo un progetto quasi
rivoluzionario, che in Sardegna da 6 mesi vede coinvolte 10 aziende delle
costruzioni, 100 addetti e uno psicologo del lavoro dell’Università di
Cagliari, riuniti insieme nella creazione e condivisione di linguaggi e
metodologie utili per la prevenzione degli incidenti nei cantieri.
Il “percorso
sperimentale”, realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Centro Studi
di Relazioni Industriali dell’Università di Cagliari e dalla Cassa Artigiana
dell’Edilizia della Sardegna, finanziato dall’INAIL Sardegna in collaborazione
fra gli altri con Confartigianato Imprese Sardegna, contribuirà a ridurre i
rischi nei luoghi di lavoro, ad evidenziare le cause degli incidenti favorendone
le soluzioni, a supportare chi ha subito infortuni aiutandone il ricollocamento
professionale e, soprattutto, a costruire un sistema condiviso della sicurezza
tra imprese edili.
È basilare, infatti,
supportare con ogni mezzo la comprensione e la successiva applicazione delle norme da parte degli operai,
riconoscendo l’importanza dei fattori soggettivi e sociali, come per esempio le
competenze percepite individuali e di gruppo, fattori che aumentano la sicurezza, come
i recenti, approfonditi studi hanno dimostrato, registrando un sostanziale calo
degli incidenti.
Il progetto porta un
titolo significativo: “Progetto
sicurezza nei cantieri edili”. È costituito da un approccio sistemico
(individuo-gruppo-organizzazione-ambiente) alla prevenzione degli incidenti e delle
malattie professionali nei cantieri edili delle piccole e medie imprese;
esso comprende: l’implementazione di un modello scientifico delle competenze nel
sistema di gestione della sicurezza e le consuete relative “buone prassi”. Il progetto è
ideato e condotto dal ricercatore e psicologo del Lavoro dell’Università di
Cagliari Diego Bellini.
Secondo Bellini “si è passati da una situazione nella quale
agli addetti e al titolare, attraverso un linguaggio non condiviso, si
somministravano semplici prescrizioni teorico-pratiche, a quella nella quale è
la squadra che crea una comunicazione comune e comportamenti emozionali
condivisi, attraverso i quali interpretare e applicare la sicurezza nel posto
di lavoro”. “E’ un approccio
innovativo alla cultura della sicurezza del lavoro nei cantieri – continua a
rimarcare lo psicologo dell’Università -
che rappresenta sia una buona pratica, sia un servizio gratuito che,
altrimenti, per le imprese sarebbe stato assai gravoso dal punto di vista
economico”.
Giacomo Meloni,
Presidente della CAES, Cassa
Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, afferma con convinzione: “Il nostro obiettivo continuo, sul quale
lavoriamo ormai da oltre 20 anni, è portare a zero i dati sugli incidenti nei
cantieri”. “Perché ogni infortunio,
grave o lieve che sia – continua il Presidente - oltre al danno fisico dell’infortunato, rappresenta una pesantissima
sconfitta per l’imprenditore, per i dipendenti e per il lavoro che si porta
avanti quotidianamente. In più rappresenta un aggravio degli oneri sociali che
vanno a ricadere su tutti: imprese e/o cittadini che pagheremo tutti in termini
economici o di minori servizi. Tutto questo ci deve far ragionare
sull’importanza e il grandissimo valore della prevenzione”.
Meloni, soddisfatto dell’accordo
con l’Università, aggiunge: “Infine
dobbiamo ricordare che facendo prevenzione e non avendo infortuni, l’impresa
può anche guadagnarci: infatti ogni anno l’INAIL premia le imprese virtuose con
una diminuzione dell'importo del premio assicurativo”.
Cari amici, credo sia un
accordo sacrosanto, capace di salvaguardare non poche vite umane, come è
avvenuto negli anni scorsi. In Sardegna, già ora per fortuna, gli incidenti sul
lavoro e nelle costruzioni sono diminuiti. Lo confermano i dati dell’Analisi
INAIL sulla nostra regione. Nei primi 10 mesi del 2018, le denunce registrate
sono state 10.824 contro le 11.063 del periodo gennaio-ottobre 2017. Questo
ulteriore passo avanti sarà un motivo in più per garantire sicurezza ai
lavoratori del settore.
A domani.
Mario
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