martedì, febbraio 12, 2019

SARTIGLIA È ANCHE SICUREZZA. UN INTERESSANTE CONVEGNO ALL’HOSPITALIS SANCTI ANTONI SABATO 9 FEBBRAIO.


Oristano 12 febbraio 2019
Cari amici,
Un interessante convegno sulla Sartiglia, la cui edizione 2019 è ormai imminente, è stato organizzato Sabato 9 febbraio nei locali dell’Hospitalis Sancti Antoni. Promotori dell’iniziativa gli ordini dei Medici e dei Veterinari di Oristano e Nuoro e la Fondazione Sa Sartiglia, in collaborazione con il Comune di Oristano e la sezione di Oristano dell’ATS Sardegna. Titolo del convegno “Manifestazioni equestri storiche – Sanità, benessere e sicurezza”.
Un incontro di grande importanza, che ha analizzato, relativamente alla manifestazione equestre della SARTIGLIA, gli aspetti della sicurezza sia delle persone che degli animali, e, per questi ultimi, la necessità dei controlli sanitari da effettuare in tutte le manifestazioni equestri. Il tema è molto sentito nella provincia di Oristano, in seguito anche alle note vicende della precedente edizione, teatro di problematiche che ancora non appaiono del tutto risolte.
Il convegno che avrebbe dovuto avere inizio alle 8,30 (a mio avviso orario troppo anticipato per il periodo invernale) ha preso il via con un’ora di ritardo ed è stato aperto da Giuseppino Cocco, Presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Oristano, che ha anche coordinato gli interventi successivi. I primi interventi sono stati quelli del Sindaco Andrea Lutzu e del Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani, che, oltre che portare il loro saluto, hanno ribadito sia la necessità che la manifestazione si deve sempre svolgere in piena sicurezza, ma anche con una buona dose di giudizio nelle modalità di applicazione. Subito dopo ha portato il suo saluto anche il dr. Mariano Meloni dell’ATS Sardegna.
L'avvio degli interventi è stato dato dal Direttore della Fondazione, Francesco Obino. Francesco, partendo dalla considerazione che il torneo è qualcosa di radicato nel tempo, che ha oltre 500 anni di esistenza, ha rimarcato che la Sartiglia rappresenta inequivocabilmente un evento comunitario identitario, parte integrante del DNA del nostro territorio. Evento che permea tutti in modo profondo, che è allo stesso tempo amato e odiato, che fa parte integrante della vita della città, croce e delizia, con i tanti pro e anche i contro (dai disagi della chiusura delle strade alle forzate chiusure di certe attività), ma è un evento unico e straordinario, di cui la città non potrebbe più fare a meno.
Questo significa anche che nei tempi attuali la Sartiglia può e deve essere un “veicolo catalizzatore di turismo”, come avviene per altre manifestazioni analoghe (Palio di Siena, Asti e altri); evento che però non deve mai perdere la sua identità, la sua natura, ovvero che mai dovrà snaturare la consolidata tradizione maturata nei secoli. Certo, oggi vigono norme di sicurezza ben diverse da quelle dei secoli scorsi, ma anche all'interno del rispetto per le nuove norme, la loro applicazione deve essere ragionata, messa in atto in modo che non possa mettere al bando e gettare alle ortiche la tradizione secolare di cui è permeata.
Dopo di Lui ha preso la parola l’ing. Filippo Uras, responsabile della sicurezza. Egli, con precisa elencazione burocratica ha evidenziato norme e divieti (a partire dalla normativa Gabrielli), elencando nei dettagli i diversi piani di servizio messi in atto. Piani che, pur prevedendo controlli spesso fastidiosi, sono in grado di salvare in caso di necessità vite umane, attraverso la ragionata predisposizione di apposite vie di fuga. Ma, come detto prima, anche l’ingegnere ha confermato che il problema di fondo è quello di usare il giusto criterio nell'applicazione delle norme, mai da applicare in senso letterale, ma sempre con la diligenza del buon padre di famiglia.

Altri interventi di spicco, sono stati effettuati sui seguenti argomenti tecnici: “I controlli sanitari nelle manifestazioni equestri”, con la relazione di Antonio Montisci, direttore del servizio sanità animale della ASSL Oristano, di Raffaele Cherchi, direttore del Dipartimento ricerca incremento ippico dell’agenzia AGRIS, che ha parlato di “Anglo arabo: classe e versatilità di una razza allevata in Sardegna”, di Eraldo Sanna Passino, direttore del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università Sassari, che ha trattato l’argomento “Gestione delle emergenze”, di Giuseppe Sedda, Dirigente medico veterinario della ASSL di Oristano e Responsabile del Benessere animale, che ha tratto il tema “Check list ministeriale e valutazione del rischio nelle manifestazioni equestri”; infine Guido Castellano, veterinario comunale del Palio di Siena, ha parlato della “Valutazione e sicurezza dei cavalli del palio di Siena”.
Cari amici, un Convegno certamente di grande interesse, che è stato attentamente seguito dal pubblico; a mio avviso l’evento informativo, oltre che utile, è stato un modo chiaro per evidenziare la ferma volontà dell’Amministrazione comunale e del suo braccio operativo, la Fondazione Sa Sartiglia, di far svolgere la manifestazione nella massima sicurezza, cercando di evitare i possibili pericoli, sia nei riguardi delle persone che degli animali che vi partecipano. 
Credo che, come in tante altre manifestazioni, valga anche per la Sartiglia, il detto che “è meglio prevenire che curare”.
A domani, amici!

Mario



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