Oristano 10 Luglio 2018
Già di per sé il termine
“dipendenza” non è positivo, in quanto se riferito ad una persona indica che questa è un soggetto dipendente da qualche altro; un minore nella fase della crescita ‘dipende’ dai genitori, così come è un ‘dipendente’ colui che lavora per altri, dipendendo in questo caso
economicamente dal suo datore di lavoro. Ovviamente non è di questa dipendenza che intendo
parlare con Voi oggi, ma di quella, ben più seria e pericolosa, derivante
dall'uso di sostanze nocive: come gli stupefacenti. Anche qui, però, ci sarebbero diverse precisazioni
da fare.
Se è pur vero che la
dipendenza maggiormente pericolosa è quella derivante dall’uso di droghe più o
meno pesanti, in quanto è accertato che influenzano in modo negativo e quasi
sempre irreversibile il nostro cervello, è altrettanto vero che il nostro
cervello, questa nostra macchina pensante, non è influenzato solo dall’assunzione
di sostanze stupefacenti, ma anche da certi nostri “errati comportamenti” che, giorno
dopo giorno, diventano compulsivi, creando praticamente lo stesso effetto delle
droghe fisiche assunte. Come ad esempio le varie forme di gioco d'azzardo, il cui abuso crea una 'dipendenza' nota come ludopatia.
Si amici, alcuni nostri
comportamenti patologici producono, nella maggior parte dei casi, effetti di
grande negatività, creando uno stato d’animo di tensione in caso di astinenza, difficoltà
di autocontrollo, costante desiderio di ri-assumere quell’errato comportamento
patologico, anche se poi si aggiunge un pericoloso senso di colpa che
può portare a conseguenze depressive anche mortali. Si, amici, gioco d’azzardo e ludopatia
in genere hanno evidenziato, in particolare negli ultimi anni, sul piano
clinico caratteristiche incredibilmente simili alle tossicodipendenze.
In realtà il circolo
vizioso che viene a crearsi nella persona (poco importa che sia con l’uso di droghe che col praticare il gioco
d’azzardo), genera effetti molto simili: farsi una canna o sniffare cocaina crea, appena cessato
l’effetto, il bisogno di continuare a sniffare, così come ul giocatore perdente
non riesce a rinunciare ad effettuare una nuova giocata (nonostante le negative
conseguenze subite con la perdita finanziaria, oltre alla delusione ed ai sensi di colpa derivanti
nei confronti della famiglia), per cui sarà portato a continuare a giocare nella speranza di vincere, innescando quel circolo vizioso molto simile
all’uso delle droghe.
Il nostro cervello,
cari amici, è una macchina straordinaria, ma allo stesso tempo fragile come un
bambino! L’assuefazione ad un “piacere” lo porta ad una continua ricerca della
ripetizione, sia esso droga fisica o anche solo virtuale, come la ludopatia e,
con l’avvento di Internet, anche alla dipendenza dalle relazioni virtuali, che
giorno dopo giorno, una volta instaurate, raggiungono intensità e dimensioni tali che arrivano a
sostituire la realtà, estraniando la persona dalla vita reale quotidiana e
minando addirittura le relazioni fisiche.
La ludopatia, cari
amici, anche in Sardegna è diventata un vero dramma per molte famiglie. Un
problema sociale gravissimo, di cui si parla senz'altro ancora poco. Proprio in
quest’ottica la Sanità Regionale della Sardegna, tramite il Servizio per le
Dipendenze (Ser.D) e la S.C. Formazione, Ricerca e Cambiamento Organizzativo, ha
organizzato in incontro-convegno destinato a Medici, Psicologi, Infermieri,
Educatori Professionali e Assistenti Sociali che ha trattato l’argomento: “Le nuove dipendenze da sostanze e
comportamentali: epidemie del nuovo millennio”.
L’incontro, che si è svolto presso
la Sala Conferenze della Struttura Complessa Formazione, Ricerca e Cambiamento
Organizzativo dell’Ospedale “Cesare Zonchello” di Nuoro, ha avuto due fasi (due edizioni): una Giovedì 5 el'altra Venerdì 6
luglio. Gli ammessi a partecipare erano max 60 per ogni edizione, con precedenza per gli operatori dei Servizi per le Dipendenze.
Cari amici, credo che
questo sia solo un primo passo nei confronti delle emergenze derivanti delle varie forme
di dipendenza, per combattere le quali sarà necessario attivare ben altri
canali, compresa una maggiore regolamentazione legislativa delle strutture dove
si gioca, riformando l’intero settore. Non sarà facile, considerati gli enormi
interessi, spesso sotterranei, che si nasconodo dietro le regole ufficiali del gioco d'azzardo (in primis il calcio e le lotterie), ma sarà comunque
necessario farlo!
A domani, amici.
Mario
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