mercoledì, luglio 18, 2018

IL PROGETTO “LA RETE CICLABILE DELLA SARDEGNA”, REALIZZATO DALLA REGIONE SARDA E DAL CIREM, HA VINTO IL PREMIO URBANISTICA 2018. SARÀ CONSEGNATO ALLA TRIENNALE DI MILANO IL PROSSIMO NOVEMBRE.


Oristano 18 Luglio 2018
Cari amici,
“Sardegna in bicicletta”, questo potrebbe essere tra poco tempo lo slogan turistico da portare avanti e che catalizzerà nell’isola un interessante flusso di amanti delle due ruote. La Sardegna ha deciso dunque di puntare sulla bicicletta, predisponendo un percorso che per ora è calcolato in circa 2.700 chilometri. La Rete ciclabile della Sardegna è un progetto realizzato dalla Regione Sardegna e dal C.I.R.E.M. (Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità delle Università di Cagliari e Sassari), che si è aggiudicato il Premio urbanistica 2018, vincendo il concorso indetto dalla rivista scientifica dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Il progetto portato avanti dalla Sardegna è stato presentato lo scorso anno alla Triennale di Milano ed è riuscito a prevalere nella categoria “Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana”. La preferenza al progetto sardo è stata espressa dalla maggioranza dei visitatori tramite referendum. Esso contiene tutta una serie di interventi, azioni e misure integrate di infrastrutturazione fisica e sociale, finalizzate a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano, di svago, sport e turismo. La premiazione dei progetti vincitori, tra cui appunto quello sulla Rete ciclabile della Sardegna, si terrà nell’ambito della quindicesima edizione di Urbanpromo, “Progetti per il Paese”, in programma alla Triennale di Milano dal 20 al 23 Novembre prossimi.
Il coordinatore del progetto, prof. Italo Meloni, ordinario di Pianificazione e direttore del Centro interuniversitario, per la sua stesura ha coinvolto un gruppo eterogeneo di giovani ricercatori e dottorandi (specialisti in architettura, economia, ingegneria, sociologia e marketing), che hanno messe insieme le relative competenze. “L’idea è quella di pianificare e attuare un sistema di mobilità incentrato sull’uso della bicicletta con l’individuazione di un complesso di azioni, misure e interventi combinati, coordinati e integrati di natura infrastrutturale, fisica e sociale”, ha affermato Meloni.
L’obiettivo principale è dunque quello di aumentare e diffondere maggiormente l’utilizzo della bicicletta, sia per i giornalieri spostamenti urbani (anche extraurbani, per chi viene dai centri vicini alla città), sia anche per favorire l’attività sportiva, svolta nei giorni del riposo; altro obiettivo da mettere in conto è quello legato al turismo. Sono sempre più numerosi, infatti, i soggetti che si spostano turisticamente utilizzando la bicicletta, a partire dai giovani provenienti dal Nord Europa. L’operazione ha dichiarato il prof. Meloni, “si configura come un Progetto che promuove sia un diverso modo di visitare e fruire del territorio, sia occasioni e opportunità di crescita economica valorizzando i territori attraversati e integrando differenti contesti, costieri e dell’entroterra, a bassa e alta intensità insediativa”. Un percorso con una filosofia precisa: “Legittimare la mobilità ciclistica e le ciclovie come oggetto strategico delle politiche regionali”.
Nel Piano sono stati individuati gli itinerari della futura rete ciclistica regionale. Tra questi, si individuano 52 itinerari per una lunghezza totale di 2.649 km; ecco alcuni dettagli: 550 km bici più treno, 256 centri abitati attraversati, 231 territori comunali percorsi, 63 SIC (siti interesse comunitario), 22 ZPS (zona protezione speciale), due parchi nazionali e quattro regionali in prossimità della Rete; inoltre, tre siti UNESCO (un sito patrimonio mondiale, un geoparco e una riserva della biosfera), 747 punti di interesse (di cui 248 spiagge), tre borghi di eccellenza, otto porti commerciali (24 porti turistici), 49 stazioni ferroviarie e 432 fermate ARST extraurbane in prossimità della Rete. Un gran bel percorso!
La prima a prepararsi per la realizzazione del grande progetto ciclabile è Cagliari, che ha già messo in moto la rivoluzione della bicicletta! Piste ciclabili, quartieri pedonali, stazioni di bike sharing: la città punta sempre di più sulla mobilità sostenibile. La novità più recente è costituita da trentadue chilometri di piste ciclabili, per pedalare dal centro ai comuni della città metropolitana. E tutta la Sardegna presto sarà collegata con un grande percorso: 2700 chilometri, appunto.
È tempo, ormai, di ridare un futuro alla bicicletta, diventata purtroppo obsoleta. L’anno della prima riflessione sul recupero di questo antico mezzo ecologico nei grandi centri urbani credo possa essere considerato il 2015, quando la Regione riconobbe le ciclovie e la mobilità ciclistica come “fattore strategico” nella pianificazione regionale delle infrastrutture prioritarie. Ora sul tappeto ci sono 225 milioni di euro, per la realizzazione della rete ciclabile della Sardegna. La nostra potrà diventare un’isola felice, con i 2.700 chilometri di piste ciclabili che si snoderanno tra nuraghi, sentieri immersi nella natura, raccolti nei 42 particolari itinerari tracciati. Alcuni dei progetti indicati nel piano sono già in corso di avvio: i percorsi Alghero-Badesi (115km), Ozieri-Bosa (164km), Chia-Villasimius (150 km), Cagliari-Isili (114 km), Tharros-Oristano (134km).
Non tutto sarà immediato, ma la strada della lenta rivoluzione per la riscoperta dell’andare in bicicletta è sicuramente segnata!
A domani.
Mario



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