Oristano 3 Marzo 2017
Cari amici,
Personalmente so bene
cosa significa tornare a casa e trovarla violentata dai ladri. Il malessere che ne deriva non è solo un
fatto di natura esclusivamente economica: a qualsiasi valore venale che i ladri
sono riusciti a sottrarre, si deve aggiungere un valore ben più alto: quello
affettivo, quello dei ricordi che rappresentavano quanto asportato dai malfattori.
Credetemi, per un periodo di tempo non breve dopo un furto-violazione si resta
come inebetiti, quasi che quanto è successo sia solo un brutto sogno. Eppure il reato di furto e violazione di abitazioni è una dura
realtà che aumenta ogni giorno che passa,
considerato il numero crescente dei “senza lavoro”, dei disoccupati sia nostrani che stranieri (migranti),
tra i quali si annidano personaggi dalla dubbia moralità.
Tornando al mio caso
personale, accaduto poco meno di 3 anni fa, ancora oggi mi tormenta: lo rimugino per vedere
se da parte mia ci siano state delle ingenuità, degli errori comportamentali che avrebbero potuto evitarlo; sì,
credo che con un po’ più di accortezza sarebbe stato più difficile realizzare l'intrusione e di conseguenza avrei potuto salvare quei preziosi ricordi che fanno parte della nostra esistenza. Si, vi confesso che effettivamente da parte
mia ci sono state delle manchevolezze, delle ingenuità che avrei potuto
evitare. Tutti noi, per salvaguardare i nostri
beni possiamo (anzi, dobbiamo) mettere in atto delle strategie capaci di scoraggiare i
possibili “invasori delle nostre abitazioni, ladri che ci privano della nostra privacy”, dei nostri beni materiali e
immateriali.
Ecco, allora, dei
piccoli suggerimenti che ritengo possano essere utili a tutti, e che, se non potranno
eliminare in toto il rischio, almeno potranno assottigliare la schiera
dei furfanti che cercano in continuazione di depredarci.
Per fronteggiare ad armi pari un possibile ladro, la prima cosa che dobbiamo fare è cercare di “pensare come un ladro”, ovvero provare ad entrare nella sua strategia mentale. Batterlo in furbizia insomma, e di conseguenza diminuire il rischio di essere derubati. Cominciamo subito a vedere cosa possiamo fare.
Per fronteggiare ad armi pari un possibile ladro, la prima cosa che dobbiamo fare è cercare di “pensare come un ladro”, ovvero provare ad entrare nella sua strategia mentale. Batterlo in furbizia insomma, e di conseguenza diminuire il rischio di essere derubati. Cominciamo subito a vedere cosa possiamo fare.
Per prima cosa è necessario dotarsi
di un impianto d’allarme di buon
livello, coadiuvato da un sistema di video
sorveglianza che può riprendere i possibili invasori della nostra casa,
in special modo se abitiamo in una casa singola. Anche l’illuminazione esterna, possibilmente funzionante in automatico
anche quando non ci siamo, è un altro deterrente che può scoraggiare.
Altro particolare molto
importante è la nostra riservatezza,
particolarmente necessaria quando ci assentiamo per andare in vacanza per un
periodo più o meno breve; far sapere a tutti, pavoneggiandoci su Facebook o
altri social, quando partiamo e dove andiamo è la cosa peggiore che possiamo
fare! Al rientro, avremo tutto il tempo per mandare agli amici le foto del
nostro soggiorno. I ladri impiegano poco a capire quando noi non siamo in casa:
dalla posta che si accumula nella cassetta alle luci che in determinate ore nella
casa non si accendono, dalle stecche delle persiane sempre posizionate nello stesso modo al giardino
che appare secco e non innaffiato. La cosa migliore sarebbe far aprire, anche solo
per qualche ora (sempre in orari diversi) la casa da un amico, che provvederà anche a
mettere dentro casa la posta che arriva e ad innaffiare il giardino.
Sempre riferito a chi ha un
giardino, meglio mettere nelle vicinanze del cancello (anche se il cane non c'è) il cartello “attenti al cane”: è un ottimo deterrente; per essere più
convincenti si può mettere seminascosta anche una ‘cuccia’ e una ciottola, per
far capire ai malintenzionati che il cane potrebbe esserci davvero. Nell’approssimarsi della
stagione estiva i ladri, ormai esperti e furbi, fanno dei tentativi di sopralluogo con mille scuse spacciandosi per venditori
ambulanti. Il consiglio è di non far entrare mai in casa degli sconosciuti: potrebbero essere
interessanti non a vendervi qualcosa ma a visionare la casa e poi svaligiarla. Anche quando si ha bisogno di riparazioni in casa, mai affidarsi ad artigiani senza referenze: utilizzare solo quelli che sono stati segnalati da amici o dalle associazioni di
categoria.
A prescindere
dall’impianto d’allarme in dotazione (molti ladri esperti sono in grado di disinserire
impianti d’allarme anche molto sofisticati), se si abita in una villetta gli accessi dal piano terra vanno rinforzati
con porte sicure e anche inferriate: i ladri non hanno mai molto tempo e poi
odiano fare rumore eccessivo. In casa inoltre è consigliabile avere una bella cassaforte robusta, evitando di nascondere i preziosi tra la biancheria o nei vari
cassetti: è preferibile, con una certa fantasia, utilizzare magari i giocattoli dei ragazzi, infilandoli
furbescamente nei vuoti interni.
Infine, se se ne ha la
possibilità, installare dei timer collegati all’impianto elettrico: i timer, in orari sempre diversi,
accenderanno alcune luci della casa, la radio e la televisione, creando quel movimento dentro casa che aiuta a scoraggiare gli eventuali intrusi. C’è addirittura
chi, aiutandosi con l’elettronica, manda in onda (ad orari diversi) delle
registrazioni di festicciole di famiglia (con brindisi, risate e quant’altro),
cosa che potrebbe dare ad un eventuale ladro la convinzione che la casa sia non solo
abitata ma anche piena di gente.
Cari amici, quelli che
Vi ho appena suggerito sono solo una parte dei piccoli accorgimenti che possono essere messi in atto! Non
saranno certo la “lampada di Aladino”, capace di risolvere tutto, ma potranno almeno scoraggiare una bella fetta
di malintenzionati che vogliono saccheggiare la Vostra casa. Io ho imparato purtroppo a mie spese...
A domani.
Mario
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