Oristano 10 Marzo 2017
Cari amici,
Quando il vizio del fumo è
radicato, smettere è qualcosa di talmente difficile che il soggetto preferisce
non provarci nemmeno. Si è tentato in molto modi, per esempio, di terrorizzare
il fumatore, arrivando addirittura alle scritte minacciose sui pacchetti delle
sigarette, che ammoniscono ricordando che il fumo apre la porta a tanti mali,
che porta prima o poi anche alla morte, ma per gli irriducibili poco ha potuto
fare.
A questo punto, per
convincere ulteriormente a smettere di fumare, c’è qualcuno che sta provando
ad incentivare il fumatore col denaro: si, offrendo dei premi in denaro per chi decide di abbandonare la
sigaretta. Questa l’intelligente scommessa, messa sul piatto da un saggio e
illuminato imprenditore, mette in palio 1.000 euro di premio ai dipendenti che
per 12 mesi siano riusciti a non fumare in azienda.
Un bel giorno i dipendenti, entrando in azienda, si sono trovati sulla lavagna una scritta:
“Smetti di fumare e ti diamo 1000 euro”. Sulle prime si è pensato ad
uno scherzo, ma non lo era! Il titolare, Loris Garau, intervistato dal quotidiano “Il giorno” ha
dichiarato: “Ho pensato di lanciare queste sfida-proposta ai dipendenti, che tra
l’altro sono tutti abbastanza giovani: un premio di mille euro dopo 12 mesi di
astensione dal fumo”.
L’imprenditore
bresciano autore dell’iniziativa è un giovane di 42 anni: si chiama Loris
Garau, ed è amministratore delegato della Dexanet di Sarezzo (Brescia), azienda
nata nel 2001 come agenzia specializzata nella realizzazione di siti internet,
sia in Italia che all’estero. La sua innovativa idea è quella di aiutare i
dipendenti a smettere di fumare con un nuovo ‘incentivo’, visti vani i
tentativi fatti in precedenza; la decisione è stata, pertanto, quella di offrire
loro del denaro pur di vederli abbandonare il vizio del fumo.
La Dexanet può essere
considerata un’azienda modello: partita in tono modesto da Brescia, oggi si
presenta come una valida web agency che si occupa di marketing strategico,
comunicazione integrata, web marketing. Svolge con competenza il lavoro in
supporto delle aziende non solo in Italia ma anche all’estero: tra gli ultimi
incarichi, quello della realizzazione all'estero di un nuovo sito e-commerce per un importante
negozio di articoli di design, specchi e arredi in Irlanda.
A chi domanda, spesso
con sospetto, all’imprenditore come mai gli sia venuta in mente una simile
proposta risponde senza esitazione: "L’ho fatto solo per la salute dei miei
dipendenti". Insomma, un imprenditore che può essere considerato ‘fuori dal coro’, una mente illuminata, che in un periodo di tagli
indiscriminati dimostra che c’è ancora chi pensa al benessere dei propri
dipendenti. Dopo aver preso atto che le immagini shock sui pacchetti delle sigarette
evidentemente non bastavano a scoraggiare i fumatori, Lui ha deciso di provare
con i soldi.
Il manager ha assicurato
che nell’iniziativa non c’è nessun secondo fine, come i più maligni hanno
cercato di ipotizzare; “Non voglio togliere la sigaretta ai miei
collaboratori solo per evitare perdite di tempo durante il lavoro. Possono
prendersi le pause che vogliono: la produttività è soddisfacente così com'è.
Lo faccio perché ci tengo alla loro salute”, ha detto con convinzione a
chi cercava di pungerlo per capire dove voleva andare a parare.
Cari amici, credo che
il suo progetto otterrà i risultati auspicati, e a guadagnarne saranno tutti:
sia in termini di benessere fisico che economico. E, strano ma vero, i suoi dipendenti
hanno apprezzato l’iniziativa. “Ho avuto il vizio per 20 anni – ha ammesso
Marco Bonasseni, responsabile dell’ufficio copywriter e social media –
poi ho smesso innanzitutto per la mia salute ma di sicuro i 1.000 euro mi hanno
aiutato”.
L’idea del premio, concesso
ai dipendenti da Garau per salvaguardarne la loro salute, non è l’unica
concepita dalla sua fervida e vulcanica mente. Un’altra idea geniale è quella
di realizzare e attrezzare in azienda un ampio spazio dove i dipendenti possano
stare insieme nei momenti di riposo. Un’area definita da Garau “di decompressione”, “dove
mangiare, fare una pausa, e magari metterci anche delle docce, per chi vuole
fare sport durante l’ora pranzo e ha bisogno di cambiarsi. Non è semplice
trovare un posto così”, ha confidato il manager a chi lo intervistava.
Il premio istituito da
Garau potrebbe servire da stimolo anche per altre aziende. All’estero è una prassi
che ha già preso piede. Sempre più società tutelano il benessere dei lavoratori
con incentivi come andare in ufficio in biciletta o concessi per eleminare altre pratiche
pericolose per la salute e dannose anche per l’azienda che ha tutto l’interesse
a ridurre le assenze per malattia. In Francia, per esempio, si danno 300 euro
alle donne che tengono spenta la sigaretta durante la gravidanza.
Nella piccola azienda
bresciana, i 21 dipendenti hanno preso positivamente e a cuore l’iniziativa del manager: basti
pensare che alcuni fanno anche spontaneamente i “vigili”, per evitare che
qualche dipendente faccia il furbo. In gioco c’è il rispetto dell’impegno preso e una
sorta di quindicesima in busta paga che, quando arriverà, manderà in fumo la
voglia di sigaretta!
Una bella idea che sono
certo darà i suoi buoni frutti!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento