Oristano
3 Novembre 2015
Cari amici,
che l’analisi di certi
comportamenti rafforzino le nostre precedenti convinzioni è certamente vero. Di
recente in quel mondo animale assai vicino all’uomo, quello degli Scimpanzé (il
DNA di questi animali è per oltre il 97% simile a quello umano), si è
verificato un fatto senza precedenti: presso il Monarto Zoo di Adelaide, in
Australia, una femmina incinta ha adottato il cucciolo dell’amica, morta
prematuramente di parto. Che anche nel mondo animale le “cure parentali” siano
sempre più simili a quelle umane è una constatazione sempre più frequente. Sarà
che la sopravvivenza delle specie è sempre più in pericolo, ma certi fatti,
certi comportamenti sempre più somiglianti ai nostri, rafforzano la convinzione che
l’evoluzione delle specie non solo non si è mai fermata, ma continua ad avanzare. Vediamo insieme questa bella
storia.
Soona è una femmina di
scimpanzé dimorante nello zoo australiano di Adelaide; incinta del piccolo
Boon, durante il parto ha delle serie complicazioni e muore dopo averlo dato alla
luce. Il piccolo, rimasto orfano, si trova in grande pericolo, correndo il
rischio di morire senza essere accudito, privato della necessaria assistenza. Fortuna ha voluto però che la
madre avesse una cara amica: una femmina di nome Zombi, anch’essa incinta e
prossima al parto. L’amicizia tra le due femmine era molto forte, tanto che Zombi
è rimasta a fianco della sua amica Soona anche mentre moriva. Cosa rara questa, all’infuori
del genere umano! Zombi, immediatamente dopo la morte dell’amica, si è subito assunto il
compito di crescere il piccolo orfano, quasi fosse suo.
Tra i primati, è
assodato, esiste una consolidata solidarietà reciproca, ma una femmina incinta
difficilmente pensa di adottare un cucciolo non suo, sopratutto se il suo parto
è imminente. I responsabili
dello zoo sono rimasti alquanto meravigliati, definendo il suo comportamento “senza
precedenti” e considerando il suo gesto qualcosa di straordinario. La Dottoressa
Laura Hanley, anziana primate keeper dello zoo, ha affermato che un
comportamento come quello di Zombi non era mai stato osservato prima in nessun’altra parte
del mondo. Intervistata ha detto: “Sono colpita da quello che
abbiamo visto fare al gruppo di scimpanzé nel corso degli ultimi giorni: è
rarissimo vedere una scimpanzé incinta adottare un neonato orfano”.
Nel corso dell’intervista
la Dr.ssa Hanley ha anche aggiunto che “La situazione unica rafforza certamente
il forte legame che i nostri scimpanzé condividono e la somiglianza che queste
meravigliose creature hanno con il loro parente vivente più vicino: noi”. "Nei
giorni successivi, ha detto, siamo stati in preda ad un turbinio di emozioni, ma il lato
positivo è che il nostro piccolo Boon sta crescendo incredibilmente bene,
considerato il suo difficile inizio. Dal primo momento in cui Zombi ha cullato
il neonato, è stata incredibile: si è presa cura del cucciolo come se fosse suo”.
Zombi dovrebbe dare
alla luce il suo cucciolo proprio nelle prossime settimane e i guardiani dello
zoo la stanno già monitorando, per vedere, man mano che il giorno del parto si
avvicina, se qualcosa cambia nell’affetto da lei riversato sul piccolo Boon. Il
dubbio è: sarà in grado di prendersi ancora cura di Boon, quando sarà nato il
proprio cucciolo? “Zombi è una mamma affidabile e capace, e ha il sostegno di
una incredibile truppa di scimpanzé”, ha aggiunto la dottoressa Hanley, “certo non possiamo prevedere cosa succederà, ma siamo sicuri che
se c’è una scimpanzé che può crescere due cuccioli in una sola volta, questa è
Zombi! Quando arriverà il momento per lei di avere il proprio figlio, lasceremo
che la natura faccia il suo corso ed interverremo solo se Zombi sarà in
difficoltà o se i cuccioli necessiteranno di alimentazione supplementare”.
La riproduzione tra gli
scimpanzé non è troppo frequente, ed il motivo è dovuto al fatto che la madre
deve occuparsi dei piccoli per un lungo periodo, durante il quale essi si
cibano solo del latte materno. Questo comporta che gli intervalli tra una gestazione e l’altra
durino dai 3 ai 6 anni. La gravidanza dura dai 202 ai 260 giorni, al termine
della quale nasce un solo piccolo del peso di circa 2 kg. Il neonato vive per
circa 6 mesi attaccato al petto della madre sostenendosi aggrappandosi ai peli,
poi, in genere, si sposta sulla schiena. Lo svezzamento avviene intorno ai 3,5
- 4,5 anni di età.
In natura, quando
vivono liberi in foresta, i piccoli restano a costante contatto con la madre
fino alla pubertà, che nella femmina è intorno ai 7 anni; i maschi raggiungono
la pubertà più tardi, intorno ai 15 anni, anche se potranno accoppiarsi solo
quando avranno raggiunto la grandezza ed il peso dell'adulto ed avranno
acquistato una loro precisa posizione sociale. L'età media in cui una femmina
inizia a partorire è tra i 7,5 e gli 11, anni mentre in cattività si è visto
che si attesta intorno ai 14-15 anni.
La cura della prole in
questa specie viene effettuata solo dalla femmina, compresa l'istruzione: il maschio, non è interessato
alle cure parentali, occupandosi invece di assicurare tranquillità al gruppo e proteggerlo
dai pericoli esterni.
Cari amici, devo dirvi
che questo fatto, questo bellissimo ed altruistico gesto, mi ha molto
emozionato. Il mistero della riproduzione, della prosecuzione della specie nel
tempo, è qualcosa di straordinario che, se mai ce ne fosse bisogno, fa capire
all’uomo quanto Egli sia piccolo e incapace, di fronte all’immensità ed alla
perfezione della natura. Restiamo a volte strabiliati dalle “nuove scoperte” dell'uomo,
che strombazzano con enfasi la costruzione di macchine intelligenti, di robot
capaci di gestire fabbriche, mezzi di locomozione, trasporti, contabilità e
bilanci, ma, se ci pensiamo bene, cosa sono questi minuscoli granelli di sabbia
fabbricati dall’uomo di fronte all’immensità dell’universo, alla straordinaria
forza della vita che Dio ha voluto donare agli esseri viventi, e che, senza troppo clamore,
ogni giorno segue il suo corso?
Grazie amici, a domani.
Mario
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