domenica, novembre 08, 2015

IL VANGELO TRADITO: QUANDO SI PREDICA BENE MA SI RAZZOLA MALE! LA CORRUZIONE NELLA VITA PUBBLICA, SIA POLITICA CHE RELIGIOSA.



Oristano 8 Novembre 2015
Cari amici,
il recente tsunami che si è abbattuto sul Vaticano ha scoperchiato santuari intoccabili, prima sempre celati nell’ombra, che hanno messo a nudo una Chiesa poco rispettosa del messaggio evangelico portato da Cristo e creato nei fedeli non poco disappunto e sconcerto, per la scoperta di situazioni che, di fatto, avevano poco di religioso. La grande amarezza del Papa credo che non sia facilmente descrivibile, anche se la sua fortezza d’uomo sicuramente saprà trovare il giusto rimedio, spazzando via le mele marce, evitando così ulteriori contagi, pericolosi come virus.
La mia riflessione di oggi non vuole assolutamente entrare nel merito del nuovo scandalo in Vaticano, che ha visto la sottrazione di importanti documenti e addirittura l’intercettazione di Papa Francesco, azioni queste che hanno portato in carcere un Monsignore e una sua collaboratrice, ma vuole semplicemente rimarcare il grande malessere che tanti fedeli hanno provato e provano, nel constatare quanto il potere centrale della Chiesa si sia allontanato dall’insegnamento  originario datoci Duemila anni fa da quel Cristo che per la nostra salvezza discese dal cielo e si sacrificò fino alla morte terrena. Eppure, se ci pensiamo bene, nessuno può sostenere che Gesù non sia stato assolutamente chiaro nei Suoi messaggi!
Nel Vangelo secondo Matteo (Mt 19,16-22) viene ricordato il giusto comportamento stabilito da Gesù per ogni Cristiano: “Se vuoi essere perfetto, vendi quello che possiedi e avrai un tesoro nel cielo”. Per meglio chiarire Matteo riporta i dettagli dell’incontro di Gesù con un uomo giovane che, avvicinatosi a Lui, Gli domandò «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?», Gesù gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Il giovane Gli chiese ancora: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli rispose: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse allora Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udite queste parole, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.
Ho volutamente riportato questo brano del Vangelo per esternarvi con quanta tristezza ho preso atto di questi ultimi avvenimenti che, a mio avviso, non solo hanno sconvolto ma mettono addirittura in pericolo la fede di molti cristiani. Il Papa, come trapela dalle fonti ufficiali, pur fortemente amareggiato non rinuncia certo alla Sua lotta, anzi sicuramente la aumenterà di intensità, considerata la durezza degli ultimi suoi interventi. In una recente omelia durante la Santa Messa celebrata a Santa Marta, secondo quanto riferisce Radio Vaticana, ha sottolineato la Sua grande insofferenza verso un certo stile di vita sostenuto dagli alti prelati. "Nella Chiesa ci sono questi, che invece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa: gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi. E quanti sacerdoti, vescovi abbiamo visto così. E' triste dirlo, no?".

«Quando la Chiesa è tiepida, chiusa in se stessa, anche affarista tante volte», ha detto il Papa, «non è al servizio, bensì si serve degli altri». Aggiungendo anche che ogni cristiano deve invocare il Signore affinché gli dia «quel punto d’onore di andare sempre avanti, rinunciando alle proprie comodità tante volte e lo salvi dalle tentazioni». Questo l’amaro e allo stesso tempo tagliente commento del Papa per le pericolose situazioni venute a galla.
Molte cose cambieranno ancora, ne sono certo, perché quando un organismo, che sia un corpo umano oppure un’istituzione, è colpito da un cancro, se non si estirpa in tempo il male tutto l’organismo può perire. Il Papa, intervistato dal 'giornale di strada olandese' Straatnieuws sul tema della casa, ad un certo punto ha detto: «C'è una tentazione: parlare della povertà o dei senzatetto e condurre una vita da faraone: questo non si può fare». Questa è la prima tentazione ha aggiunto, la seconda, invece, «è la corruzione nella vita pubblica, sia politica, sia religiosa». Gli strali del Papa erano rivolti in particolare a quei Cardinali che, amanti del loro Status di principi della Chiesa, avevano dimenticato che la loro funzione era quella di servire, non di essere serviti!
Cari amici, in questo delicatissimo momento che la Chiesa sta attraversando, pur pervaso da una grande preoccupazione il Pontefice è lucido e determinato. Il sostituto della Segreteria di Stato, il sardo Monsignor Angelo Becciu (che per la funzione che riveste ha giornaliere frequentazioni con Papa Francesco), ha scritto nel suo account Twitter che le parole del Papa, rispecchianti chiaramente il Suo pensiero, sono state: “andiamo avanti con serenità e determinazione".
Da cristiano credo di non dover aggiungere nessun ulteriore commento, se non sperare e pregare che il Signore illumini chi ha sbagliato, affichè tutti possiamo ritrovare il cammino perduto.
Grazie, amici, della Vostra attenzione.
Mario


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