Cari
amici,
siamo sempre più
avvolti dalla “rete”! Se i collegamenti senza fili ci avevano convinto di aver
raggiunto una dimensione ottimale, con le fibre ottiche ci eravamo illusi di
essere arrivati definitivamente al top, ma non era così’: il traguardo è senz’altro
ancora lontano. Vediamo insieme perché.
Un gruppo di lavoro
dell’Università del Maryland, coordinato dal fisico e ingegnere elettronico
Howard Milchberg, come ha pubblicato la rivista di quella Università “OPTICS”, ha scoperto un nuovo modo di
collegare la rete Internet nel mondo: non più cavi, ma una rete di “autostrade d'aria” sulle quali far
viaggiare le fibre ottiche, in modo da diffondere immagini e dati istantaneamente
in ogni angolo del pianeta. Per realizzare questo nuovo metodo
di collegamento i ricercatori hanno utilizzato una “guida d'onda”, ossia una
struttura lineare in grado di convogliare le onde elettromagnetiche all'interno
di un percorso definito, per potenziare i segnali luminosi emessi da fonti
distanti.
Sembra fantascienza, se
pensiamo che potremo collegarci con il nostro computer, tablet o cellulare, in
qualsiasi momento ed in qualsiasi angolo del pianeta, in modo praticamente
istantaneo, con un semplice click! Ma non è solo questo. Con questa nuova
tecnologia le applicazioni possibili saranno innumerevoli. Per esempio le comunicazioni
laser su grandi distanze, il rilevamento di inquinanti nell'atmosfera, la
creazione di mappe ad alta risoluzione, fino ad arrivare alle armi laser. Il
principio di funzionamento di queste “autostrade d’aria” è quello di incanalare
i dati veicolati dalla luce all'interno di guide
d'onda, capaci di apportare modifiche rivoluzionarie nelle
telecomunicazioni.
La recente scoperta
consentirebbe di superare il problema attuale della perdita di intensità dei
segnali luminosi su lunghe distanze. La qualità dei laser attuali, per esempio, spesso può essere compromessa dall'interazione possibile con i gas presenti
nell'atmosfera. I primi test effettuati dal gruppo di ricerca hanno dato buoni
risultati. Inizialmente i test effettuati hanno incanalato la luce nei cavi di
fibre ottiche, che si sono rivelati di buona efficacia nel confinare la luce, ma
non abbastanza resistenti da sostenere grandi potenze.
Successivamente il
gruppo americano di ricerca ha sperimentato i ''cavi d'aria'', che riescono,
invece, a trasportare la luce su grandi distanze senza alcun problema. Questi
nuovi “cavi d’aria” consistono in una
sorta di ''muro'' d’aria a bassa densità che avvolge un nucleo di aria più
densa. Per noi, poveri ignoranti in materia, credo che sia difficile anche
immaginarli questi ‘cavi’ e questi ‘muri’ d’aria! Poco importa, è il risultato
quello che conta. Gli scienziati hanno
potuto verificare, con i primi test, dei risultati sorprendenti: il segnale
luminoso trasmesso sui “cavi d'aria”
è arrivato a destinazione con un'intensità una volta e mezzo superiore rispetto
a quello trasmesso senza guide d'onda. Un dato che, secondo i ricercatori, è
apprezzabile soprattutto su grandi distanze.
Cari amici, la scienza giorno
dopo giorno ci dimostra che l’uomo assomiglia sempre di più ad un giovane “apprendista stregone”: ha tante cose
sconosciute o poco note intorno a sè, ma non sa esattamente in che modo possano
essere proficuamente utilizzate. Il mondo che Dio ci ha dato in carico è una
miniera ancora tutta da scoprire: quel poco che al momento siamo riusciti a conoscere,
portandolo a nostro uso e consumo, non è che una goccia in un mare, un granello
di sabbia di una immensa distesa, ancora tutta da scoprire e portare a nostro
beneficio. Con grande attenzione, però. Spesso l’uomo ha ignorato gli allarmi
derivanti dalle modifiche che, in modo manifesto, potevano alterare, spesso in
maniera irreversibile, l’ordine costituito di quel Creato affidatoci. L’uomo
deve stare attento a non giocare a fare il “Dio”, perché se è vero che gli è
stato delegato dal Creatore il compito di amministrare in modo saggio tutto il
mondo, è anche vero che, senza saggezza, rischia di distruggerlo. Utilizziamo
le risorse con intelligenza, senza strafare!
L’uomo non dimentichi
che già una volta ha perso la possibilità di vivere al meglio nel “Paradiso
Terrestre…!
Ciao a tutti!
Mario
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