domenica, agosto 03, 2014

“LA FORZA INARRESTABILE DEL FARE”, SOTTOTITOLO DEL LIBRO AUTOBIOGRAFICO “LA MIA VITA”, RIFLESSIONE SENILE DEL PROF. DESIDERIO CASU, MIO STIMATO DOCENTE DI RAGIONERIA ALL’ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE.




Oristano 3 Agosto 2014
Cari Amici,
la riflessione di oggi è dedicata ad una persona che nel mio percorso di vita ha contribuito in modo importante alla mia formazione tecnica e professionale: il prof. Desiderio Casu. Il professore, nato nel 1924 a Sant'Andrea Frius, dottore commercialista e revisore ufficiale dei conti, esercita ancora la professione ad Oristano, città in cui vive. Ha insegnato per 30 anni e, negli anni scorsi, è stato anche Consigliere Regionale.
Uomo serio e preparato, è stato mio docente di Ragioneria e  Contabilità, all’Istituto Tecnico Commerciale “Lorenzo Mossa” di Oristano. Giorni fa, chiacchierando con il mio caro amico e compare Nando Loddo, allievo anch’esso del prof. Casu per essersi diplomato nello stesso Istituto, mi informò che il “professore”, pur in tarda età, aveva scritto e dato alle stampe un suo libro di memorie,  dal titolo “LA MIA VITA. La Forza Inarrestabile del Fare”, per le Edizioni EPDO di Oristano. La cosa mi incuriosì alquanto e gli manifestai il mio desiderio di leggerlo.
Poiché allo stesso tempo mi sarebbe piaciuto anche incontrarlo, anziché andare a comprare il libro,  decidemmo di andare a trovarlo e, nell’occasione,  portargli il mio ultimo libro “Tracce”, anch’esso autobiografico e di “memorie”. Qualche giorno dopo Nando, preso l’appuntamento, passò a prendermi a casa e andammo a fargli visita. Come preventivato l’incontro fu emozionante e allo stesso tempo piacevole: ci scambiammo i libri, dopo aver ripercorso i bei tempi scolastici degli anni ’60.  Durante l’amichevole colloquio fu un vero piacere ricordare episodi di tempi tanto lontani: mi sono diplomato nel 1964, e in questo 2014, con diversi altri compagni di corso, festeggeremo i 50 anni dalla maturità! La chiacchierata con il professore, che fisicamente ricordavo ben diverso dallo stato attuale (in quanto colpito tempo fa prima da un ictus e poi da un tumore), fece riaprire nella mia mente il file dei ricordi, riportandomi velocemente indietro nel tempo.
Mi ritrovai catapultato nella Oristano degli anni ’60, ancora priva di efficienti scuole medie superiori (l’unica scuola pubblica superiore era il solo Ginnasio-Liceo, mancando sia gli Istituti Tecnici che quelli Magistrali). L’Istituto Magistrale era Parificato (Scuola Privata), mentre nell’anno scolastico 1959/60 iniziò a funzionare una sezione staccata dell’Istituto Tecnico “Martini” di Cagliari. Mio malgrado (avrei voluto, come mio fratello, diventare Maestro di scuola), ma non essendoci altre possibilità, fui costretto ad iscrivermi in Ragioneria, ed è proprio in quell’Istituto che conobbi il prof. Casu, docente di Ragioneria. Nei lunghi anni successivi al diploma ebbi occasione di incontrarlo diverse volte: seppi che, oltre che insegnare, aveva messo su un avviato studio di commercialista e che, nel tempo, si era cimentato anche nell’agone politico, diventando Consigliere Regionale. Seppi anche, pur in modo scarno, della malattia che lo aveva colpito, privandolo della voce per un tumore alle corde vocali, ma niente di più. La vera conoscenza dell’uomo Desiderio Casu, ho potuto farla, invece, pochi giorni fa, attraverso la lettura del suo libro di memorie prima citato.
Ho sempre apprezzato i libri autobiografici. Penso addirittura che ciascuno di noi avrebbe il dovere di scrivere il proprio: sarebbe un modo per riflettere sul proprio percorso, per mettere a nudo “il bilancio” della propria vita. Parlare di sè non è facile: perché si è portati a mettere in bilancio solo i successi e non le cadute, dimenticando o nascondendo gli errori commessi. Invece è necessario farlo con grande sincerità, perché è proprio dagli errori che si impara, più che dai successi. Raccontarsi, inoltre, può essere utile agli altri, perché possano trarne consiglio e giovamento. Io, come molti di Voi sanno, l’ho fatto, così come l’ha fatto il professor Casu!
La sera stessa dell’incontro, tornato a casa, ho voluto dare un primo sguardo al libro. L’interesse che mi suscitò fece sì che l’indomani continuai nella lettura, leggendolo tutto d’un fiato. Il racconto della sua vita avventurosa, fin dalle prime pagine, mi aveva non solo incuriosito ma sotto certi aspetti affascinato. Mai avrei pensato che il professore, fin da piccolo, aveva avuto dentro di se una forza ed una determinazione non comuni. Figlio, come me e come tanti altri, di famiglia modesta, il giovane Desiderio  cercò subito di non arrendersi alla logica del “continuare nel solco tracciato dai propri genitori”, ma, attraverso lo studio, di elevarsi, cercando di costruirsi una vita migliore. Dopo il faticoso lavoro nei campi, nelle ore notturne si dedicò allo studio, trascurando il sonno e lottando con la forza e la determinazione che solo pochi hanno. Nel 1950 diventa ragioniere e abbandona la campagna: lasciando il poco certo per l’incerto, andò alla ricerca di un posto di lavoro.
Vinto il concorso alle Ferrovie Complementari della Sardegna, prese servizio lontano da casa, a Macomer. Altre località di lavoro verranno successivamente, fino al trasferimento a Cagliari, luogo che Gli consentirà di dare un forte impulso ai suoi studi universitari: nel 1959 si laurea in Economia e Commercio. Dopo aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento lascia il “sicuro” impiego presso le Ferrovie Complementari, avendo ottenuto la nomina come docente al “Martini” di Cagliari. Nel frattempo si era sposato ed iniziavano ad arrivare i figli. Da Cagliari arriva ad Oristano, sempre al Martini, sezione staccata di Oristano, che poi avrà l’autonomia come Istituto Tecnico “L. Mossa”. Il resto è storia più recente. Dopo l’insegnamento, la libera professione, l’avventura politica, la crescita dei figli, il desiderio di girare il mondo, e la malattia, grave batosta che lo colpisce ma non lo vince. Oggi, ormai novantenne, continua la Sua battaglia leggendo e raccontando la sua vita alle nuove generazioni.
Cari amici, il mio professore fin da piccolo ha voluto caparbiamente coltivare i suoi sogni; nonostante le difficoltà non si è mai arreso, continuando a “volare alto” per concretizzare i suoi sogni: perché solo chi sogna è capace di volare con le sue ali, perché solo chi sogna impara a volare alto! Con la grande forza che solo chi conosce le difficoltà e le sofferenze possiede, ha sempre guardato in faccia la realtà: anche oggi, dopo aver superato l'ictus e l'intervento che lo ha privato della voce (è costretto a parlare con un piccolo apparecchio),  continua la sua lotta, aiutato dal computer. La speranza non lo ha mai abbandonato. Chi, come Lui, nasce con “La Forza Irresistibile del Fare” non abbandonerà mai la scena, fino all’ultimo giorno!
Quella dell’altra sera è stata per me una grande lezione di vita: mai lasciarsi dominare dalle avversità, perché dentro di noi c’è una grande forza che dobbiamo sempre togliere fuori, per dimostrare a noi stessi ed agli altri che se vogliamo possiamo vincere anche il male, senza arrenderci mai.
Grazie, professor Casu di quest’ultima grande e onesta lezione di vita!
Mario

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