Oristano
13 Agosto 2014
Cari amici,
il piatto che sto per
proporvi non è soltanto molto saporito, ma assolve anche l’impegno estivo di
mangiare più leggero senza appesantire ulteriormente l’organismo. Oggi Vi propongo,
valido sia per il pranzo che per la cena, un piatto unico a base di riso venere,
petti di pollo, mozzarella e pomodorini. Il riso “Venere” è quella particolare
varietà di riso nero, oggi ben coltivato anche in Italia e in Sardegna (a
partire dal 1997) e che in Cina è stato per secoli (in particolare
nell’Ottocento) riservato alle tavole
dell’imperatore e della sua corte.
Il riso della varietà “Venere”
è un riso dal chicco piccolo e profumato, con un aroma che ricorda il pane
appena sfornato (profuma di nocciole), tipico dei risi orientali. Il colore del
chicco è ebano: la pigmentazione scura del prodotto è data dalla presenza del pericarpo
(l’involucro del seme) che è di colore nero. Il pigmento scuro contiene
elementi antiossidanti, per cui viene commercializzato “integrale”, cioè non
viene sottoposto ai trattamenti che lo privano del tegumento. Il Venere risulta
così un riso più ricco e sano, ed è considerato un’importante fonte di fibre.
Veniamo ora alla saporita ricetta estiva che voglio proporvi e che chiameremo: Insalata di riso Venere con petti di pollo,
mozzarella e pomodorini.
Ingredienti
(calcolati per 5/6 persone).
300 g di riso Venere, 400
g circa di petti di pollo, 300 g di mozzarelline, tre peperoni (uno giallo uno
verde e uno rosso), due dozzine di pomodorini cherry, mezzo bicchiere d’olio
extravergine d’oliva, un bicchierino di vino bianco, un paio di foglie fresche di
salvia, del succo di limone, pepe e sale qb.
Preparazione
della ricetta.
Mettere sul fuoco una
pentola d’acqua abbondantemente salata. Come inizia l’ebollizione aggiungere il
riso e cuocere per 45 minuti circa (essendo un riso integrale la cottura e ben
più lunga), scolando subito dopo e rinfrescandolo sotto l’acqua corrente. Una
volta ben sgocciolato stendere il riso su un panno di lino, asciugandolo per
bene. Prendere i peperoni, e, tenendoli fermi con una forchetta, passarli
diverse volte sulla fiamma del gas, fino a che la pelle sia ben bruciacchiata.
Appena dorati per bene, chiudere i peperoni in un sacchetto di plastica per
alimenti per facilitare con il vapore l’eliminazione della buccia. Appena
raffreddati estrarli dal sacchetto e col coltello (passandolo per il dorso) privarli
della buccia, evitando di lavarli ma ripulendoli con carta da cucina. A questo
punto aprire i peperoni, eliminare i semi e tagliarli a listarelle. Il resto
degli ingredienti di contorno è semplice da preparare: mettere le mozzarelline
in un piatto fondo e i pomodorini ben lavati e asciugati (tagliati poi a metà)
in un altro piatto.
Lavate ora e asciugate
il petti di pollo, eliminando nervetti e le parti grasse; in una padella versare
un filo d’olio, aggiungere le foglie di salvia e, appena l’olio è caldo, far rosolare
i petti di pollo per 3 minuti circa, dorando in superficie. Insaporire con sale
e pepe e versare due dita di vino nel fondo della padella. Sfumare e far
cuocere ancora per diversi minuti, rigirando la carne un paio di volte, in modo
che rimanga dorata, ma morbida e succosa. Spegnere il gas e lasciar raffreddare
a recipiente coperto. Estrarre poi i petti e tagliarli a fettine sottili.
Scegliere un’insalatiera
capiente e versarvi il riso asciutto, creando al centro uno spazio vuoto da
riempire con le listarelle di pollo, le fettine di peperone, le mozzarelline e i
pomodorini (per gli amanti del basilico è possibile aggiungere un trito fine di
foglie profumate). In una ciotola versare l’olio rimasto, aggiungere sale, pepe,
uno spruzzo di succo di limone e amalgamare il composto con una forchetta o un piccolo
frullatore. Versare infine, in più volte, l’emulsione ottenuta sull'insalata,
mescolando a lungo con cucchiaio di legno. Prima di portare in tavola guarnire
a piacere con piccoli pomodorini o foglie di basilico. Servire a tavola a
temperatura ambiente.
Che ne dite cari amici?
A me il solo pensiero fa venire…l’acquolina in bocca! D’estate un piatto così
ricco va consumato come piatto unico, accompagnandolo con un vino bianco fresco
(un Karmis, della Cantina Contini, per esempio), oppure con un rosato frizzante
(come un Burberino della cantina Mancini). Alla fine frutta fresca a volontà.
Cia a tutti e…Buon
Appetito!
Mario
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