Oristano 2 Gennaio 2014
Cari amici,
credo che a tutti, più
o meno, sia accaduto di poggiare casualmente in campagna una mano su una pianta
di ortica e di ritrarla con grande prontezza, data la sua immediata capacità urticante.
Eppure, nonostante l’aspetto poco appariscente, e la sua forte capacità di
irritare con i suoi peli sporgenti la pelle, essa è stata per l’uomo una pianta
grandemente benefica, per le sue innumerevoli proprietà, sia alimentari che medicinali.
Vediamo di conoscere meglio questa umile ma pizzicante pianta.
L'ortica (Urtica
dioica, L.), è una pianta erbacea perenne, nativa dell'Europa, dell'Asia, del
Nord Africa e del Nord America, appartenente alla famiglia delle urticacee. Il
suo nome deriva dal latino “urere” che significa bruciare. Molto diffusa anche
in terreni dismessi è nota per possedere una grande quantità di peli urticanti
i quali, quando toccati, iniettano nella pelle istamina e altre sostanze
chimiche che causano prurito. Con il nome di «ortica» ci si riferisce anche
all’Urtica urens, un'altra specie comune del genere Urtica, pianta annuale più
piccola e pungente dell'Urtica dioica. La pianta, alta fino a
200 cm, ha un fusto eretto, densamente peloso, striato ed in alto scanalato a
sezione quadrangolare poco ramificato. Il rizoma è strisciante, cavo e molto
ramificato. Le foglie sono grandi ovate e opposte (lamina lunga
1-2 volte il picciolo), lanceolate, seghettate e acuminate. Foglie e fusti sono
ricoperti da tricomi (peli) contenenti la sostanza urticante. Il pelo è
costituito da un'unica cellula allungata con pareti calcificate, mentre la punta
è silicizzata e si riforma facilmente. Quando si sfiora la pianta, l'apice dei
peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente da
acetilcolina, istamina, serotonina e probabilmente acido formico.
Come dice il nome
stesso, l'Urtica dioica è una pianta dioica, vale a dire che ci sono piante che
portano solo fiori femminili e piante che portano solo fiori maschili. I fiori
femminili sono raccolti in spighe lunghe e pendenti e sono verdi, mentre i
fiori maschili sono riuniti in spighe erette, hanno quattro tepali che
racchiudono i quattro stami nei fiori maschili e l'ovario in quelli femminili .
Dai fiori femminili si sviluppa un achenio ovale, con un ciuffo di peli
all'apice. Fiorisce da aprile a settembre. Per le sue grandi proprietà, soprattutto
medicinali, l’uomo l’ha utilizzata fin dai tempi più antichi.
A questa pianta gli
antichi attribuivano non pochi poteri magici. La sua radice era considerata un
potente antidoto per proteggere e assorbire negatività e malattie. Spesso
veniva posta sotto il letto di un malato con la speranza che le sue virtù allontanassero
la malattia. Veniva poi usata per rompere i malefici e per allontanare le persone
sgradite. I suoi poteri erano considerati molto attivi, potenti
e diretti: per la sua associazione al dio Marte (è ricca di ferro) donava un’impronta
decisiva ad ogni incantesimo. Sparsa attorno alla casa allontanava il male, e
lanciata sul fuoco allontanava il pericolo dei fulmini in arrivo e spazzava via
le malelingue e le dicerie. Per respingere un maleficio e farlo
ricadere sul suo mandante, bastava indossare un sacchetto contenente foglie e
radici di Ortica. Chi poi ne portava addosso un’intera pianta, sarebbe stato al
riparo da qualsiasi maleficio. Sempre una pianta intera, tenuta con la radice
verso l’alto, in una notte di luna piena, avrebbe fatto passare la febbre
all’ammalato di cui si fosse detto il nome a voce alta. Si riteneva anche che
trasmettesse molto coraggio a chi la teneva in mano: in effetti, non è
difficile immaginare una certa dose di aggressività in un individuo che stringe
un mazzo di ortiche con le mani nude. Ed infine, se vogliamo credere ai
pronostici tratti dai sogni, era considerato di buon auspicio sognare di essere
“punti” da un’ortica, con sicura previsione di ottenere successo. L’ortica era
indicata anche per ravvivare il desiderio sessuale latente: per la sua azione
urticante era indicata per “stuzzicare” ed eccitare il partner. Potere
urticante che, tra l’altro, era efficace solo quando l’ortica era appena colta,
perché 10-12 ore dopo essere stata raccolta, perdeva questo potere, acquisendo
una consistenza morbida.
A prescindere dai
poteri magici attribuiti, l’ortica era considerata una pianta dalle grandi
proprietà terapeutiche, confermate anche recentemente dalla scienza moderna. Pare
che Nabucodonosor, il famoso re babilonese, avesse deciso, fin da giovane, di
nutrirsi esclusivamente di ortiche al solo fine di divenire saggio. L'ortica,
in effetti, è una pianta ricca di sali minerali, in particolar modo le foglie
che contengono ferro in abbondanza, calcio, silicio, magnesio, e fosforo; esse
contengono anche le vitamine A, C e K, acido formico e gallico, clorofilla,
istamina, tannino, carotene e altri principi attivi ancora non
studiati a fondo, che nel loro insieme fanno dell'ortica una delle piante con
il maggior numero di proprietà medicinali. Proprietà che possono così
riassumersi:
1-Depurativa, diuretica e alcalinizzante: è consigliata in caso di
affezioni reumatiche, di artrite, di gotta, di calcoli renali, di renella e, in
generale, quando occorre produrre un'azione depurativa e diuretica. L'ortica ha
una grande capacità di alcalinizzare il sangue e facilita l'eliminazione dei
residui acidi del metabolismo, che sono strettamente legati a tutte queste
malattie. La cura per uso interno si può completare con urticazioni
sull'articolazione colpita.
2-Antianemica: si usa nelle anemie causate da mancanza di ferro o da
perdite di sangue; il ferro e la clorofilla che abbondano nell'ortica stimolano
la produzione dei globuli rossi; l'ortica è consigliata anche in caso di
convalescenza, di denutrizione e di esaurimento, perché è ricostituente e
tonificante.
3-Vasocostrittrice ed emostatica: è utile specialmente nei casi di emorragie
nasali e uterine. Nelle epistassi si consiglia di introdurre nel naso
batuffolini di cotone idrofilo imbevuti di succo fresco di ortica. E'
utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti.
4-Digestiva: si ottengono buoni risultati nei disturbi digestivi
causati da atonia o da insufficienza degli organi dell'apparato digerente.
L'ortica contiene piccole quantità di cretina, un ormone prodotto da alcune
cellule del nostro intestino, che stimola la secrezione del succo pancreatico e
la motilità dello stomaco e della cistifellea: l'ortica facilitata così la
digestione e migliora la capacità di assimilare i cibi.
5-Astringente: è stata usata con successo per fermare le fortissime
diarree provocate dal colera; è utile in tutti i tipi di diarrea, in caso di
colite o di dissenteria.
6-Ipoglicemizzante:
esperimenti su numerosi pazienti hanno dimostrato che le foglie di ortica fanno
abbassare il livello di zuccheri nel sangue.
7-Galattogena: aumenta la secrezione del latte materno e perciò è
consigliabile durante l'allattamento.
8-Emolliente: per il suo effetto emolliente si raccomanda nelle
malattie croniche della pelle, specialmente in caso di eczemi, di eruzioni e di
acne; si usa anche contro la caduta dei capelli; pulisce, rigenera e rende più
bella la pelle. I migliori risultati si ottengono assumendola per via orale e,
al contempo, facendo applicazioni locali.
I diversi modi con cui
possono essere somministrati i suoi principi sono:
Tisana:
scottare 2-3 cucchiaini da tè in una tazza d’acqua calda. Da prendere 3 tazze
al giorno. Ha effetto diuretico, antiartritico, antireumatico.
Infuso:
si
ottiene deponendo circa 50 grammi di foglie fresche in un litro di acqua
bollente per 10 minuti, dopodiché si può assumere. La stessa cosa si può fare con le foglie secche, aumentando di 5
minuti il tempo di infusione e diminuendo
la quantità a 30 grammi.
Decotto:
Far bollire 30 grammi di foglie e steli in 1,5 l di acqua. Lasciare riposare,
filtrare e bere 2-3 tazze al giorno. E’ depurativa del sangue.
Tintura:
la
sua preparazione è molto semplice: occorrono 20 grammi di ortica secca che
vanno posti a macerare in 100 ml di alcool a 25° per una settimana, terminata
la quale si filtra il liquido e si ripone all'interno di bottiglie scure.
Succo
di ortica fresca: si ottiene tramite centrifugazione di una
grande quantità di ortica fresca; per fare un' esempio, occorrono circa 10 kg
di ortica per ottenere 100 ml di succo.
Anche in cucina l’ortica
è un vegetale gradito e utili all’organismo. Si può consumare
cruda in insalata, tritata nelle frittate, nelle minestre o semplicemente
bollita come qualsiasi altra verdura: può così sostituire benissimo gli spinaci
e forse e più gradita essendo più dolce. L'ortica è una buona fonte di proteine:
quando è fresca ne contiene da 6 a 8 g ogni 100 g, essiccata ne contiene da 30
a 35 g (percentuale vicina a quella della soia, uno dei legumi più ricchi di
proteine). Con le ortiche appena colte si può preparare
un'ottima crema che può essere consumate su tartine o dove meglio si crede. E'
necessario innanzitutto munirsi di un tritatutto elettrico nel cui contenitore
andremo a riporre le ortiche sminuzzate (gambo compreso), prezzemolo, un paio
di noci, uno spicchio d'aglio, olio extravergine di oliva, sale e limone.
Tritare il tutto fino a raggiungere una consistenza cremosa e compatta; molto
buona se consumata fresca, la crema si mantiene in frigorifero per circa tre
settimane. Ottimi anche i ravioli o le crespelle, con ripieno di ortiche e
germogli.
La pianta dell’ortica
ha avuto in passato anche usi “Tessili”: veniva battuta e sfibrata per tessere
stoffe (ramia) simili alla canapa o al lino e cordami di buona resistenza.
Grazie alla clorofilla che contiene in grandi quantità, era utilizzata anche
per colorare i tessuti delicati: le foglie tingono di verde, mentre le radici
di giallo.
Anche in “Cosmesi” l'ortica è apprezzata e utile: viene impiegata efficacemente
per arrestare la caduta dei capelli. Sena dimenticare il suo uso in campagna,
dove si mescola l'ortica tritata al mangime per le galline per migliorare la
produzione di uova. Inoltre, il decotto o il macerato di ortica hanno effetto
antiparassitario sulle piante di casa e dell'orto, liberandole in particolare
dagli afidi. La notorietà dell’ortica ha fatto si che venisse
citata anche nei racconti popolari. In Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, alla
domanda del Re: “Qual è quell’erba che fin i ciechi la conoscono?” Bertoldo
rispose: “L’ortica”! In un quadro di Albrecht Durer, famoso pittore e incisore
tedesco della fine del Quattrocento, è rappresentato un angelo che offre al
Creatore niente meno che un’ortica. Quale migliore testimonianza potremmo
desiderare del prestigio che già allora circondava quest’erba?
Secondo Maria Treben,
il cui libro “La salute dalla farmacia del Signore” è stato venduto in oltre 8
milioni di copie, l’ortica è una delle piante che ha maggiori virtù salutari.
E’ medicamentosa in tutte le sue parti, dalla radice allo stelo, dalle foglie
fino al fiore e al frutto. Sono migliaia le specie vegetali
che le nuove abitudini di consumo hanno lasciato da parte, nonostante il loro
valore abbia segnato la storia di molte comunità. L'Ortica, per vari motivi, è
la regina delle specie neglette: prosperando a molte latitudini, altitudini e
climi, non solo è trascurata e sottoutilizzata, ma addirittura considerata
infestante, nonostante l’incredibile varietà di usi possibili: medicinale,
culinario, tessile, cartario, colorante, foraggero.
Cari amici, come spesso
avviene per gli umili, anche l’ortica è stata surclassata da altri vegetali apparentemente
più vistosi e belli. Credo che meriti una rivalutazione e sono certo che non
tarderà ad arrivare!
Grazie della Vostra
attenzione!
Mario
Nessun commento:
Posta un commento