Oristano 31 Dicembre 2013
Stanotte alle 24 salutiamo la fine di un anno non
particolarmente fausto. In Italia, e ovviamente nel resto del mondo, i problemi
non sono mancati. Nonostante notoriamente il “13” sia portatore di fortuna,
quest’anno credo proprio che possa essere segnato come un’eccezione, forse per “confermare
la regola”. Oggi non faccio come di consueto la mia riflessione, ma scrivo queste
due righe solo per salutare tutti Voi e augurarvi un nuovo anno 2014 meno denso
di incognite di quello che sta terminando. Con questi auguri spero che in tutti
si rafforzi la speranza, per un anno più sereno, e che possa almeno tracciare
ai giovani la strada per un futuro migliore.
Voglio salutarvi con una poesia di
Pablo Neruda dedicata al giorno di Capodanno. Parla di speranza, quella che ci
deve accompagnare sempre.
Poesia per Capodanno "Il primo giorno
dell'anno" - Pablo Neruda
Il giorno di Capodanno
Il primo giorno dell'anno
lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo
sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
Come il pane, assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell'ombra.
Eppure,
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
Come il pane, assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell'ombra.
Eppure,
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.
Grazie a
tutti!
Mario
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