Oristano 10 Dicembre
2013
Cari amici,
L’anno 2013 è stato per
la Sardegna più nefasto di molti altri, in particolare per l’Oristanese. Alla
perdurante crisi economica, ai disastri naturali, in particolare quelli più recenti , si sono aggiunti molti altri eventi negativi, tra i quali la
scomparsa di due grandi artisti della nostra Oristano: Mauro Ferreri e Alessio
Fadda. Il mio pensiero, la mia riflessione, oggi vuole ripercorrere con Voi il
percorso artistico di Mauro Ferreri, che personalmente considero “un poeta del
pennello”, paragonando i suoi quadri a delle vere e proprie “poesie”: un grande cantore della Oristano del passato
ed in particolare della Sartiglia. Era un grande artista Mauro
Ferreri, un pittore figurativo moderno di taglio realista, che, oltre la
pittura, aveva anche grandi capacità di grafico, di progettista e di esperto di
buon livello anche nelle pitture murali. Oristano oggi si sente orfana di Lui e
della Sua arte.
Mauro, che vide la luce
ad Oristano nel dicembre del 1957, non era nato sotto una buona stella: era
venuto al mondo colpito da quella atavica malattia dei sardi qual è l’anemia
mediterranea. La sua forza, però, era quella dei sardi antichi, che dentro di
se egli tanto ammirava; pertanto non si era mai arreso alla malattia genetica che
l’aveva colpito o dato per vinto. Da uomo di tempra forte aveva lottato da
subito contro la malattia, affrontandola a viso aperto, senza mai cadere nel vittimismo. Innamorato dell’arte fin da
giovanissimo, iniziò presto a dipingere da autodidatta, frequentando
successivamente l’Istituto Europeo di Design di Cagliari, corso in “Design per
l’artigianato e l’industria”, dove nel 1990 si diploma. Il
Suo Io ama il realismo pittorico, i colori
forti, caldi ed incisivi, utilizzando fin dagli inizi le tecniche più svariate.
Il suo percorso
artistico, inizia ad Oristano nel 1975, con la prima personale alla Galleria
Contini; successivamente partecipa ad altre collettive e nel 1978, ad Oristano,
viene segnalato nel Premio Sironi. Verranno poi altre collettive a Sassari,
Orosei, Cagliari (dove vince il 5° premio di pittura estemporanea), Roma (premiato
al Premio nazionale Arti figurative), e Calangianus, dove gli viene assegnata
la medaglia aurea al Premio Gallura. Nel 1979 allestisce una personale alla
galleria La Soffitta di Sassari, poi una a Roma, dove gli viene assegnato il Leone
d’Oro al Premio Nazionale di poesia e arti figurative Salvator Rosa. Nell 1980,
1981 e 1982, allestisce nuovamente una collettiva a Cagliari, per la Rassegna
regionale di arti figurative, una a Silanus ed una “personale” ad Oristano. Dall’83
all’84 è presente ad Atzara, Oristano e S. Vero Milis in mostre collettive,
allestisce inoltre 3 mostre personali: una a Bono (galleria Comunale) e due ad
Oristano. Nel 1986, viene segnalato tra i primi 100 finalisti del premio Arte
Mondadori, dove parteciparono quasi 2000 artisti di tutt’Italia. Nell’87
altre “mostre personali”, a Fonni e a Gallarate, e in “collettiva” a Bono. Nel
1989 partecipa ad una collettiva a Fonni, in una Rassegna di pittori sardi. Nel
1990 e ‘91 allestisce due mostre personali: una ad Oristano (Galleria Contini)
ed una a Cagliari (alla Galleria Il Gabbiano).
Nel 1991 inaugura la sua
mostra permanente nella galleria La
Saletta in “Via Dritta” ad Oristano, successivamente trasferita in Via S.
Antonio n°17. Dal ‘92 al ‘99 è anche presente in collettive a Perugia, Bosa,
Iglesias, Gallarate, e in una estemporanea di pittura nuovamente ad Oristano. Nel 1999
partecipa alla rassegna “Il cavaliere infinito” con una mostra personale. Nel
2001 è ancora tra i primi 100 finalisti del premio Arte Mondadori. Nel 2002 è a
Reggio Emilia alla rassegna “Immagina” e partecipa, alla collettiva Matrimoni
Misti ad Oristano.
Che dire, un curriculum che non ha necessità di commenti!
Sue importanti opere figurano in
collezioni private e pubbliche fra cui quelle delle Amministrazioni Provinciali
e Comunali di Oristano, Bono, Nuoro, Fonni e Gesturi, della Regione Sarda, di Istituti
di Credito tra cui la S.F.I.R.S., il Credito Italiano, il Banco di Sardegna e la
Banca Commerciale Italiana. Suoi dipinti si trovano anche in luoghi di culto,
tra cui la chiesa parrocchiale di Solanas, quelle di Samugheo e di Bono, e la
chiesa di S. Giovanni Battista ad Oristano.
Mauro Ferreri ha
costantemente arricchito la Sua esperienza pittorica: le forme, i colori e le
sue espressioni artistiche, derivano da
una intensa ricerca e da un continuo ispirarsi a scuole artistiche diverse,
tenendo conto anche dei suggerimenti che gli arrivavano da altri colleghi. Nella
Sua vita lavorativa Mauro ha dipinto di tutto, ma il “Suo Universo particolare”,
è sempre stato quello della Sartiglia, la manifestazione più spettacolare di Oristano,
che certamente portava nel cuore. Questa antica giostra è vissuta dall’artista in
tutte le sue fasi, e celebrata nelle sue
tele fissando i momenti salienti della Giostra Equestre: dalla vestizione alla
corsa alla stella, dalle pariglie a “S’Arremada”, senza dimenticare l’accompagnamento
dei musici, in particolare il Gruppo dei Tamburini (a cui apparteneva) e quello
dei trombettieri che ritmano le diverse fasi dell’evento Sartiglia. Con una
passione spiccata per il cavallo, ha esteso il suo interesse pittorico anche ad
altre celebrazioni equestri che si svolgono in Sardegna, con dipinti realizzati
sempre in modo raffinato, impregnati di quell’autentico e profondo carico di patos. Mauro
Ferreri è stato un artista che ha lasciato un solco profondo nel mondo della
pittura contemporanea oristanese, ricevendo significativi riconoscimenti non
solo ad Oristano e nel resto dell’Isola, ma anche a livello nazionale e
internazionale.
In tanti si sono
occupati della Sua arte: la sua Bibliografia lo vede citato in innumerevoli
riviste e giornali. Hanno scritto di lui: Marcello Atzeni, Antonio Cadoni,
Martino Canalini, Gavino Colomo, Romolo Concas, Maria Crucco, Ruggero Emmi,
Dino Fantini, Carlo Figari, Luisa Fornari, Lucia Guiso Caggiari, Francesco
Marruncheddu, Filippo Martinez, Antonio Masala, Michele Masala, Giuseppe
Mascia, Giorgio Mocci, Patrizia Mocci, Giuseppe Murtas, Giuseppe Pau, Sandro
Pisu, Alfredo Pomogranato, Mario Steri, Antonio Turnu, Socrate Visco e altri.
La sua scomparsa,
avvenuta ad Oristano il 2 Giugno di quest’anno, lascia in tutti un profondo
rimpianto, un vuoto incolmabile. Non incontreremo più la
sua figura minuta in giro per Oristano (lo si incontrava spesso sia in città che
al mare d’estate): il suo ricordo, però, non sbiadisce, rinnovato costantemente
dalle sue opere che continuano ad essere visibili nella saletta di via S.
Antonio.
Con Mauro Ferreri, cari
amici, Oristano perde una personalità
importante della cultura oristanese, un testimone del nostro tempo, che nei
suoi dipinti, con tratti realistici e colori incisivi, è riuscito
a cogliere l’anima di questa nostra terra orgogliosa, terra degli Arborea,
terra di Sartiglia, che in passato ha dato lustro non solo alla Sardegna.
Grazie Mauro della Tua dedizione, del Tuo affetto e dell’amore che hai dato alla
Tua Oristano.
Mario
1 commento:
Ciao Mario sai se il quadro de su componidori a cavallo esiste in una solo copia o se ci sono varie copie , in oltre si trovano altri quadri sul tema della sartiglia in vendita
Saluti
Alessadro Pinna
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