mercoledì, novembre 12, 2014

LA POPOLAZIONE DEI PAESI SVILUPPATI È IN SOVRAPPESO: IN ITALIA SONO 6 ITALIANI SU DIECI.UNO SU 5 HA PROBLEMI DI DISORDINI ALIMENTARI.



Oristano 12 Novembre 2014
Cari amici,
i risultati della recente indagine sulle ‘abitudini alimentari degli italiani’, fatta da Waste Watcher / Knowledge for EXPO 2015 sui temi dell’alimentazione, dell’agricoltura, dell’ambiente e della sostenibilità, sono stati illustrati Giovedì 6 novembre a Milano dal Presidente di Last Minute Market, Andrea Segrè, Direttore scientifico di Waste Watcher e promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco”, e dal Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di EXPO 2015, Roberto Arditti.
L’indagine, che ha dato i risultati evidenziati, è stata condotta dagli esperti intervistando, nelle scorse settimane, un campione di 1.500 famiglie italiane, a cui era stato chiesto di rispondere a domande sulle loro abitudini alimentari. I risultati ottenuti confermano, senza ombra di dubbio, che nell’opinione degli italiani l’alimentazione equilibrata giochi un ruolo centrale per individuare uno stile di vita corretto: lo afferma con evidenza il 77% degli intervistati. Nelle pieghe dell’indagine si rileva anche che nell’accostamento fra la parola cibo e la parola salute, “frutta e verdura” vengono associate prima della “carne”: cosa che mette in luce una curiosità e forse anche una tendenza in atto da parte degli italiani verso il vegetarismo. Dai dati ricavati dall’indagine colpisce il fatto che soltanto 1/3 dell’opinione pubblica dichiari di avere con il cibo un rapporto equilibrato, mentre 4 italiani su 5 segnalano di riuscire a controllarsi con qualche sacrificio, e ben 1 italiano su 5, il 21% degli intervistati, ammette di accusare problemi di disordine alimentare.
La diretta conseguenza di tutto questo e che ben 6 italiani su 10 (esattamente il 59%) si dichiarano in sovrappeso – molto oppure leggermente – e solo il 35% degli intervistati dichiara di sentirsi su un peso ottimale. La percezione degli intervistati sembrerebbe dunque sottostimata, visto che secondo i dati ‘Okkio alla salute’ dell’Istituto superiore di Sanità (www.okkioallasalute.it) sono oggi in sovrappeso il 41% degli uomini, il 25,7% delle donne e il 22,1% dei bimbi tra gli 8 e i 9 anni, ed è obeso il 9,7% degli adulti e il 10,2% dei bimbi tra gli 8 e i 9 anni.
In sintesi le nostre abitudini alimentari hanno messo in evidenza che per noi italiani il  cibo è innanzitutto un piacere (immancabilmente associato alla pasta) e, soprattutto che mangiare non è solo nutrirsi ma godere del piacere di mangiare
Cibo, quindi, uguale piacere e gusto prima che nutrimento e necessità! L’83% degli italiani, infatti, associa il cibo a sensazioni positive, anche se poi, però, 1 italiano su 5 denuncia di avere problemi di disordini alimentari, e 6 italiani su 10 si dichiarano in sovrappeso! Alla fine tutto questo causa conseguenze di non poco conto: spendiamo di più per le diete correttive che per acquistare il giusto cibo di qualità.
A questo proposito l’indagine ha messo anche in evidenza che il consumo di prodotti di qualità in Italia è ancora limitato. Secondo i dati Ismea e Istat il consumo dei prodotti biologici vale solo l’1,5 per cento dei consumi alimentari nazionali; il consumo interno dei prodotti a marchio (DOP, IGP, ecc.) incide per il 5,5 per cento circa sui consumi interni. «Una tendenza che la ricerca valuta è che gli italiani spendono di più per mettersi a dieta piuttosto che per comprare cibo di qualità - ha spiegato il presidente di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze Agroalimentari dell'Università di Bologna, Andrea Segrè. - Quello che emerge è che gli italiani devono dare più valore al cibo perché significa salute della persona».
Dei 6 italiani su 10 che si sentono in sovrappeso, solo il 24% decide alla fine di mettersi a dieta; di questi il 14% opera con una dieta fai da te, il 7% seguendo i consigli del dietologo ed il 3% seguendo le diete delle riviste. Questo significa che chi ha necessità di mettersi a dieta, anziché rivolgersi al dietologo, per studiare un’alimentazione equilibrata, ripiega sulle diete fai da te o fitness, creando all’organismo più danni che guadagni.
L’indagine ha messo comunque in evidenza che la consapevolezza e l’interesse degli italiani intorno alle questioni legate al cibo risulta crescente, ha detto il Presidente di Last Minute Market Andrea Segrè.   «Solo pochi mesi fa, nel luglio 2014, il Rapporto 2014 Waste Watcher sullo spreco domestico registrava una netta convergenza (8,3 italiani in scala da 1 a 10) per la diffusione di una vera e propria campagna di educazione alimentare nelle scuole, oltre ad informazioni diffuse sul tema dello spreco (le considerava utili il 94% degli italiani). Promuovere l’educazione alimentare, anche e soprattutto a partire dalle scuole introducendola come materia d’insegnamento è una battaglia centrale per favorire una svolta  culturale nel Paese intorno a cibo e salute, restituendo al cibo il suo giusto valore».
Conoscere meglio il cibo, ha aggiunto Segrè,  aiuta a migliorare i comportamenti personali e familiari e a prevenire gli sprechi alimentari. La gran parte degli intervistati, comunque, concorda sull’importanza di promuovere uno stile di vita più sano, e “Expo Milano 2015” potrebbe rivestire un ruolo centrale per farlo.
Lo afferma e ne è consapevole il 63 per cento degli italiani, che attribuisce all’evento Expo un’importanza rilevante per aumentare le conoscenze dei cittadini in ambito agro-alimentare.
Cari amici, ieri in questo blog abbiamo parlato di educazione alimentare che deve partire proprio dalla scuola. Il cibo, non dimentichiamolo mai, è certamente un piacere (che il Buon Dio ci ha dato per consentirci non solo di alimentarci ma di farlo con gusto), ma questo non significa che ne dobbiamo abusare, o sprecarlo. Purtroppo però questo avviene. Nel mondo esistono grandissime disuguaglianze in campo alimentare, che fanno vivere “troppo bene” alcuni popoli e “troppo male”  altri. Ho già commentato altre volte queste disparità e non voglio ripetermi. Chiudo ricordando a tutti le parole di Gandhi sull’argomento, che non necessitano di nessun commento.
Mario

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