Oristano 31 marzo 2025
Cari amici,
Chiudo i post di questo mese di marzo riflettendo con Voi di un problema di cui molto si discute e che, personalmente, ritengo di grande importanza: pagare in contanti o con la carta di credito, in quanto il futuro della
circolazione delle banconote e delle monete è alquanto denso di incognite. Per
lungo tempo i Paesi scandinavi come la Svezia e la Norvegia hanno
martellato i propri cittadini invitandoli ad abbandonare l’uso del contanti, elogiando,
finanche in modo esagerato, l’utilizzo delle carte elettroniche! Paesi così innovatori tanto da
essere diventati i campioni mondiali della «Cashless society», ovvero praticamente senza contanti. Basti pensare che, secondo l’ultimo rapporto della Banca
centrale svedese (pubblicato dal Guardian), il denaro contante in circolazione
rispetto al PIL era arrivato ad essere ai livelli più bassi al mondo!
Fino ad oggi, infatti, in
questi Paesi nordici solo un acquisto su dieci viene effettuato in contanti,
mentre il resto avviene con l’uso delle carte di pagamento e con il sistema
mobile Swish, introdotto nel 2012 da un gruppo di sei banche. Innovazione alquanto anticipata e rischiosa, tanto che ora è
arrivato un importante ripensamento da parte delle autorità monetarie. Si, la
veloce marcia indietro, intrapresa dalle autorità monetarie, risulta che sia stata presa a
seguito dei potenti attacchi informatici portati avanti da abilissimi hacker,
che, giorno dopo giorno, stavano rendendo i pagamenti virtuali ad alto rischio.
Una saggia decisione, che può essere considerata una vera e propria “Marcia indietro”, con il
conseguente invito ai cittadini a non abbandonare del tutto le banconote.
Amici, indubbiamente la
precedente decisione di non stampare più carta moneta, utilizzando come
sostituto le carte di credito, fu presa in modo alquanto frettoloso, da parte
dei Paesi scandinavi, Svezia e Norvegia! Una decisione presa senza tenere in debito
conto i possibili rischi conseguenti. Si sarebbe dovuto considerare, infatti,
non solo il problema prima accennato, quello dei possibili Cyberattacchi, ma anche
quelli, potenzialmente ancora più pericolosi, derivanti da un possibile blackout della rete elettronica, alquanto vulnerabile in momenti come
quelli attuali, dove le guerre in corso si combattono non solo con le armi ma anche con attacchi informatici, che possono risultare delle guerre anche più
pericolose di quelle combattute sulla terraferma.
Il repentino cambio di
visione effettuato dalle autorità di questi due Paesi, circa il futuro della circolazione monetaria, ha indotto i governi ad allertare, in forma ufficiale, i propri
cittadini, invitandoli a tenere sempre disponibile una scorta di contanti, da
utilizzare come riserva di sicurezza, nel caso di crisi o di una possibile guerra.
Indubbiamente una retromarcia alquanto imbarazzante, per questi governanti che
per anni hanno catechizzato la popolazione ribadendo che la modernità era costituita
solo dal digitale! Poi, fortunatamente, i grandi sogni da loro cullati sono
crollati, e la nebbia si è diradata, riportando tutti alla dura realtà che
stiamo vivendo.
Amici, viviamo un momento
storico di emergenza, che, seppure vede nell’elettronica e nei collegamenti Web
la strada del futuro, non si deve mai dimenticare che basta un nonnulla per
bloccare i velocissimi collegamenti, e a quel punto, praticamente tutto si
ferma! Quando il «bip-bip» dei POS smette di funzionare, quando la carta di
credito diventa solo un pezzo di plastica senza valore, se non hai in tasca le
banconote non sei più nessuno! Non hai denaro, non puoi viaggiare su un mezzo
pubblico, non puoi comprare al supermercato, in farmacia, o noleggiare un’auto!
Per tutto servono le BANCONOTE!
La fretta è sempre stata cattiva consigliera! Tutti dovremmo ricordare
che un vecchio proverbio ci ammoniva dicendo che “Sbagliando si impara”, e anche
un altro, sulla stessa lunghezza d’onda, recitava che “La gatta frettolosa ha partorito i gattini ciechi”. Andare avanti senza tenere conto dei rischi può costare
caro, soprattutto quando le nostre decisioni coinvolgono e ricadono sugli
altri. Ora, in Svezia il Ministro della Difesa ha inviato una brochure a tutte
le famiglie del Paese con il titolo "Se arriva una crisi o una
guerra"; lì i cittadini sono invitati a conservare una scorta minima di
contanti, con cui potersi garantire il sostentamento almeno per una settimana. Anche
la Banca centrale ha ribadito l’importanza di avere la possibilità di poter effettuare
pagamenti anche in situazioni di emergenza.
Cari amici, che il
progresso sia importante e debba continuare è una realtà ineludibile! Ma è necessario avanzare verso il
nuovo, sempre "Cum iudicio", ovvero, come in questo caso, verso un futuro più digitale, ma con un’avanzamento che tenga sempre conto dei rischi che si vanno a correre. Il consiglio, dunque, è sempre quello di procedere con la giusta lentezza, magari affiancando le due
possibilità, il vecchio e il nuovo, e sempre mai sottovalutando i rischi. Altrimenti, come è dimostrato dalla recente
“marcia indietro” fatta dai governi svedese e norvegese, devi tornare indietro facendo una bella magra figura! Il contante, amici, resta per ora un elemento cruciale per la resilienza
economica e la sicurezza dei popoli.
A domani.
Mario