ORISTANO 31 gennaio 2020
Cari amici,
L’ultimo post di questo
mese lo voglio dedicare a due amici straordinari: Rita Piredda e Massimo Sanna, naturalisti con
la Sardegna nel cuore! Si, la nostra Sardegna è tutta bella, meravigliosa,
unica! Ma l’interno, il Supramonte, le sue montagne, sono oasi di assoluta
libertà, dove l’uomo riesce a tornare indietro nel tempo: ad immaginare come
poteva essere ieri il Paradiso terrestre! Montagne che possono essere definite
“Il Tempio della LIBERTÀ”, come sostengono con convinzione i miei cari amici
Rita e Massimo, che per essere più vicini a questo straordinario mondo hanno
deciso di avere un punto di riferimento abitativo a Fonni, il paese sardo
posto a oltre mille metri d’altezza.
Questo luogo (che io ben
conosco per averci vissuto e lavorato per circa 3 anni) è così amato dai miei
due amici da essere definito: Home sweet home”, ovvero la loro vera,
dolce casa. In realtà non hanno tutti i torti, perché Fonni è posto in una
stupenda località tutta da vivere; insomma, come sostengono ancora Rita e Massimo,
Fonni è un “lucente Rifugio” per due Naturalisti come loro! Un rifugio che loro
considerano non solo romantica dimora, ma capace di creare in loro una specie
di “rigenerazione”, di disintossicazione dall’alienante stress dei grandi
centri.
Una dimora, come la
definisce Rita, “sicuro rifugio nel fuggente tempo, genuinamente
ludicamente forgiata con festoso calore, solerte ottimismo e armonica
semplicità”! Rita alla sua ormai proverbiale dote di naturalista abbina
quella di scrittrice e poeta, e dopo le escursioni fatte con Massimo, si
cimenta a raccontar poeticamente quanto gli occhi hanno potuto godere e
apprezzare; Ella definisce questa natura selvaggia un “Natural Goder…, ove
…il sensibil Cuor impera incontrastato, supremo padrone”.
Che la montagna possa
scatenare la vena poetica è certamente vero, in quanto una vetta, un irto
sentiero, un angolino riparato e coperto di fiori, dà a chi è presente un
anelito di sfolgorante Libertà! Libertà di sentire la fresca brezza profumata,
ascoltare il canto degli uccelli o il belato di un agnello che cerca la mamma,
percorrendo sentieri invitanti e godendo di panorami straordinari e mozzafiato!
Questa cari amici è la
nostra Sardegna che ancora oggi è così bella, godibile, unica, che noi dovremmo
certamente apprezzare ben di più di come facciamo, ringraziando il Signore per
questo dono meraviglioso, che potrebbe anche regalarci maggior reddito,
occupazione, e fama. Con la natura intatta, ancora regina, godiamo di questo
mondo che appare quasi una nicchia particolare, praticamente rara e forse
unica, che noi potremo utilizzare al meglio, preservandola per poterla
trasmettere alle nuove generazioni.
Rita e Massimo nel loro
amoroso “Nido” di Fonni, da loro definito “un malioso nido, un celeste, inaspettato
focolare”, capace di creare e ricreare gioia e serenità attraverso un qualsivoglia elemento,
fotogramma o tratto pittorico, sono felici di fare quella vita da tanti desiderata e sognata.
Cari amici, una delle
ultime escursioni fatte da Massimo e Rita, potete vederla dalle immagini da loro
scattate e che sono disponibili per tutti Voi se siete curiosi nel sito fotonaturali.it.
Sono immagini di “VITA vissuta in NATURA”, vita che tutti dobbiamo come detto preservare,
altrimenti le nuove generazioni potranno conoscerla domani solo attraverso documenti da museo.
Oggi, invece possiamo godere di un museo vivo, un “Museo della Naturalezza”!
Nelle straordinarie foto
scattate da Rita e Massimo, potete vedere, per esempio, un’Amica Mucca che fa
il “CAR WASH”, ovvero intenta, saporosamente, a rimuover dalla loro autovettura
il sale antighiaccio, oppure il bellissimo safari fotografico sul muflone, che
nel Supramonte vive squisitamente in libertà, anche se non è un’impresa facile
catturare l’immagine della loro normale vita quotidiana (ci vuole un’esperienza
pluriennale sul campo e un’intensa e passione), senza turbarli o infastidirli,
mentre percorrono e si cibano nei loro territori.
Bisogna essere atleti leggeri
come farfalle, muovendosi in modo felpato, come a caccia, anche se fotografica!
Per farlo è necessario avere una perfetta e approfondita conoscenza dei luoghi,
una spiccata o acuta intuizione, restando in perfetta sintonia con la natura
circostante. Volontà, impegno a
dismisura e spirito di avventura, sono le doti necessarie per percorrere arditamente
sentieri talora inaccessibili o impervi, pronti sempre a cimentarsi con il gelo,
il vento, il caldo o la pioggia, munendosi sempre dell’abbigliamento o
equipaggiamento adeguato.
Con questi accorgimenti
si possono fare foto eccezionali anche senza l’ausilio di capanni o treppiede,
impavidi di fronte alle avversità, perché non dimentichiamo mai che gli animali
in quell’ambiente non prevedono la presenza dell’uomo, che essi temono, in
quanto essi vivono la loro vita in modo totalmente LIBERO! Un consiglio di Rita
e Massimo? Vivete la natura in modo spontaneo, senza mai turbare l’ambiente, e
se fate i fotografi naturalisti, una semplice raccomandazione: Emozionatevi per
fare emozionare gli altri!
Grazie Rita, grazie
Massimo della Vostra dedizione alla natura, parte di quel “Paradiso Terrestre”,
che il Buon Dio ci ha donato!
A domani.
Mario
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