Oristano 21 gennaio 2020
Cari amici,
Evviva! Personalmente mi permetto di dire "Era ora"! Anche la nostra Oristano è
ora inserita nel programma ‘Città che legge’, istituito dal CEPELL (il Centro
per il libro e la lettura è un Organismo indipendente del MIBAC, Ministro per i
beni e le attività culturali), che, in accordo con l’ANCI, intende valorizzare
quei Comuni che si adoperano per la promozione della lettura.
Il Comune di Oristano,
dunque, gettando alle ortiche anni di immobilismo culturale, ha deciso di
lanciare la sfida al lassismo privo di cultura, cercando di stimolare la gente
a leggere, e, proprio per questo, ha sottoscritto il “Patto per la lettura”,
aperto a tutti i soggetti, pubblici e privati, intenzionati a sostenere la
lettura come pratica sociale diffusa. L’iniziativa della Giunta Lutzu è nata su
proposta dell’Assessorato comunale alla Cultura e della Biblioteca comunale, a
cui ha fatto seguito l'approvazione di una delibera che ha stabilito le
modalità di realizzazione del Patto.
Ed è così che mercoledì
15 gennaio sono stati in tanti i curiosi che si sono recati in Piazza Eleonora
al Palazzo Campus Colonna, per assistere, nella sala Giunta del Comune di
Oristano, alla firma del “Patto per la lettura”. Erano presenti dirigenti
scolastici, associazioni culturali, editori, rappresentanti di Enti e Istituti
che, a vario titolo, si occupano di fare cultura in città e che hanno voluto raccogliere
l’invito del Comune di Oristano per sottoscrivere il Patto che punta a
integrare le risorse cittadine per stimolare la lettura. Per il Comune il Patto
è stato firmato dal Sindaco Andrea Lutzu che ha sottolineato
l’importanza del documento che dà valore ufficiale all’azione congiunta di una
molteplicità di soggetti, pubblici e privati, per il perseguimento di un
obiettivo culturale di grande rilievo.
L’Assessore alla cultura
e Vice Sindaco della nostra città Massimiliano Sanna ha così commentato:
“Per noi è diventato prioritario promuovere la lettura, vero mezzo di
acquisizione della cultura, strumento fondamentale per tutti i cittadini e
quindi per l’intera Comunità per promuovere il benessere e il miglioramento
culturale ed economico del territorio. Una città che legge garantisce ai suoi
abitanti conoscenza e competenza, e l’accesso ai libri e alla lettura,
attraverso biblioteche e librerie, partecipazione ad incontri e iniziative
culturali, come evidenziato dai progetti nazionali del Centro per il libro e la
lettura (Libriamoci, maggio dei libri, etc.), significa crescere culturalmente,
socialmente ed economicamente per il reale e concreto benessere del proprio
territorio”.
Il Patto per la Lettura, dunque, punta
a ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per la
costruzione di una nuova idea di cittadinanza; il Patto ora stipulato intende
riconoscere l’accesso alla lettura come un “diritto di tutti”; rendere la
pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta, significa sostanzialmente
garantire l’apprendimento permanente. Il Patto, inoltre, vuole essere anche un
tentativo per avvicinare alla lettura quelli che di norma non leggono, quelli
refrattari, con particolare riferimento alle famiglie in cui si registra un
basso livello di consumi culturali, dove non si insegna più l’uso della lettura ai
bambini sin dalla prima infanzia e, di conseguenza, con le pericolose, successive ripercussioni.
Oltre il Sindaco Lutzu, a
porre la firma sul documento e di conseguenza impegnarsi in questa “unica
mission” come l’ha definita Enrica Vidali, responsabile della Biblioteca
comunale di Oristano, sono stati in tanti: l’operatore culturale Marcello
Marras responsabile del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, Silvia
Orrù, dell’Ente Concerti di Oristano, Michela Poddighe dell’Archivio di Stato,
ma anche i dirigenti degli istituti e delle scuole pubbliche come Pino Tilocca
(IIS “De Castro”), Giuseppina Loi (Istituto comprensivo n.4), Tiziana Maria
Laconi (Istituto comprensivo n. 2 “Bellini”), Donatella Arzedi (Liceo scientifico
“Mariano IV d’Arborea), Maria Grazia Leo (Istituto comprensivo n.1), Roberto
Cau della casa editrice oristanese EPDO, Maria Beatrice Lupi e Ada Carboni
dell’Associazione Residenti Torre Grande.
Cari amici, ora l’Amministrazione
Comunale di Oristano resta impegnata a creare una rete territoriale che
coinvolga le professionalità della filiera culturale, in particolare del libro
(bibliotecari, educatori, insegnanti, librai, case editrici, associazioni
culturali, animatori della lettura) e ogni altro soggetto pubblico o privato
(biblioteche, scuole, università, enti, fondazioni, aziende, lettori singoli
e/o organizzati in gruppi, ecc.), che consideri la lettura, in tutte le sue
forme, come una risorsa importante di crescita culturale e civile, un bene
comune su cui investire.
Sono davvero felice di
questo ulteriore passo culturale fatto dalla nostra città, che intende mettere
rimedio alla sonnolenza del passato, ricreando quei circuiti virtuosi che fanno
crescere socialmente ed economicamente. Ad maiora!
A domani.
Mario
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