sabato, gennaio 25, 2020

I GRANDI CONDOMÌNII: TANTI I PROBLEMI DEL VIVERE IN UN “IMMENSO ALVEARE”. LA STORIA DI ILARIA SORICETTI CHE AMMINISTRA IL CONDOMINIO PIÙ GRANDE D’ITALIA.


Oristano 25 gennaio 2020

Cari amici,

La gran parte di noi quando si parla dei problemi di un condominio, pensa a quelli di un palazzo che, seppure grande, può arrivare a contare al massimo qualche decina di appartamenti, fors’anche un numero vicino alle 100 unità, e, ovviamente, immaginando tutti i problemi relativi allo stare insieme. Però, alle volte, la realtà supera, e anche di molto, la fantasia, come nel caso del complesso residenziale dell’Hotel House, posto nelle vicinanze di Porto Recanati, che con i suoi 480 appartamenti posti su 16 piani, è la dimora di ben 2.300 persone, che tra l’altro sono di 32 etnie diverse!
È questo il condominio più grande (e credo anche più complicato) d’Italia, ed è, pensate, amministrato da un Avvocato donna (odio il termine “Avvocata”) di 51 anni che si chiama Ilaria Soricetti. In questo immenso palazzo-alveare, costruito a forma di croce, posto a 2 chilometri da Porto Recanati, in provincia di Macerata e a un chilometro dall’Adriatico, questo caparbio avvocato ha da risolvere quotidianamente i problemi praticamente di un piccolo Comune, in quanto amministrare 2.300 persone di 32 etnie diverse equivale praticamente a svolgere il compito, che di norma è in capo ad un vero e proprio Sindaco di un paese! 
Ilaria Soricetti 51 anni, avvocato da venti, esperta in diritto civile, è una professionista con un curriculum di tutto rispetto, avendo già amministrato con grande capacità a Tolentino, sua città natale, un complesso di 130 appartamenti. Come ha riportato il Corriere della sera, la Soricetti nel nuovo incarico si troverà ad affrontare una miriade di problemi, a partire dagli 8 ascensori che non funzionano e a quelli del riscaldamento centralizzato che fa le bizze. Insomma, una babele di problemi urgenti, visto che la sua nomina è avvenuta proprio quando "stavano per staccare il riscaldamento centralizzato e i condòmini erano tutti davvero infuriati". 
Lei, comunque, non è un soggetto che si scompone facilmente, visto che quando il Tribunale di Macerata l’ha nominata amministratrice giudiziaria del complesso, ha confessato di aver riso di gusto! Ecco come ha cercato di spiegare al Corriere della Sera lo spirito positivo che la anima in queste sfide: " Il sorriso e l’ironia sono lo spirito giusto con cui affronto le sfide, con un confine molto labile tra coraggio e incoscienza. Ma, a parte gli scherzi, sono stata molto contenta. L’idea di incontrare culture tanto diverse mi è sembrata una ricchezza". Ma vediamo con maggiore dettaglio la composizione e i problemi di questo “mostro abitativo”.
Il mega condominio è composto da una struttura di 16 piani; realizzato intorno agli anni '60, fu progettato dall'architetto svizzero Le Corbusier, seguendo la suggestione dell’Unité d’Habitation, che immaginava i soggiorni estivi del ceto medio umbro e marchigiano. In un alveare così grande, però, tutto ingigantisce, a partire proprio dal problema più urgente da affrontare: quello degli ascensori da tempo fermi. "Chiederò consiglio a chi è più esperto di me, lo faccio sempre; e poi, le prime persone che incontrerò saranno i portieri. Il mio approccio è pragmatico: una volta individuato il problema, troverò la soluzione con quello che avrò a disposizione. Il mio motto è: vediamo cosa c’è e cosa si può fare", spiega la Soricetti, sempre con un sorriso.
I problemi nel condominio non sono mai mancati. Nel 2015 l’Hotel House fu commissariato a causa di un buco da un milione di euro nel bilancio condominiale. «Beh, peggio di così non potremo fare», scherza Ilaria. Di sicuro non sarà facile convincere le imprese a fare dei lavori per clienti morosi, e contemporaneamente far capire ai condomini che le spese fatte per manutenzioni, adeguamenti alla legge e amministrazione del condominio, non sono soldi buttati via ma spesi bene.
Ora Lei, che nei momenti liberi si rilassa leggendo in quanto appassionata di saggi di antropologia e sociologia (che certamente ora le torneranno davvero utili), è pazientemente supportata dal marito Sergio Pizzichini, che di professione fa il programmatore, e sembra pronta ad affrontare la nuova sfida animata dallo spirito giusto. L’aiuta certamente la sua capacità relazionale, avendo dimostrato di essere abile nel disinnescare le diatribe che sorgono a volte per motivi futili. “La cosa più preziosa che ho imparato in questi anni – dice -- è una: disinnescare la rabbia degli altri, in quanto Replico solo quando si sono calmati”.
Nelle bollenti riunioni di condominio, data la sua ormai collaudata esperienza, sarà portata a ribadire la logica e la necessità degli interventi richiesti. Per esempio, una delle spese più contestate è quella destinata alla manutenzione degli impianti. «Non si capacitano del perché si debba intervenire se non c’è una emergenza. A loro delle direttive europee non interessa nulla: non ha senso pagare 200 euro a un tecnico per controllare un cancello o un ascensore che funziona... Il culmine l’ho raggiunto quando, in un condominio di 54 proprietari, preferirono cambiare amministratore piuttosto che pagare per adeguare la normativa sulla privacy», sostiene
Cari amici, Ilaria Soricetti è una che affronta sempre le sfide a viso aperto; conosce già le difficoltà che incontrerà ogni giorno, sa che in pratica lei in quel grosso complesso si dovrà muovere proprio come un vero e proprio "Sindaco", una specie di omologa del Sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, eletto nel 2016 con una lista civica di centrodestra, che amministra 12.500 abitanti. 
Personalmente sono certo che quel condomino non avrebbe potuto trovare un amministratore migliore!
A domani.
Mario



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