Oristano
4 Dicembre 2017
Cari amici,
Sono ormai 4 anni che
Mauro Ferreri, il grande artista oristanese noto ai più come uno dei più grandi
interpreti pittorici della Sartiglia, è prematuramente scomparso alla giovane
età di 56 anni (era nato ad Oristano nel 1957), lasciandoci però in eredità una
serie straordinaria di opere che, oltre che raccontare anche ai posteri la
nostra grande Oristano e il suo plurisecolare torneo cavalleresco, continueranno a raccontarci di Lui, che l’ha amata con
grande trasporto e determinazione. La mostra, allestita negli splendidi locali
del Museo della Diocesi oristanese, è stata inaugurata nel pomeriggio del 2 Dicembre, rendendo
così doveroso omaggio al grande artista oristanese che non può e non deve essere
dimenticato.
Promotore della bella
iniziativa, che ha avuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune
di Oristano e della Fondazione Sa Sartiglia, è stato il suo caro e fraterno amico
Giorgio Mocci, che ha voluto allestire nei locali del Museo una interessante
mostra antologica che ripercorre tutte le fasi della produzione artistica di
Mauro, con opere che spaziano dai soggetti sacri a quelli profani, dalle nature
morte alle splendide immagini delle diverse fasi della Sartiglia, opere “prestate”
per l’occasione da privati, da Enti Pubblici e Istituzioni religiose.
La sera dell’inaugurazione,
a fare gli onori di casa nelle sale del Museo l’Arcivescovo
Mons. Sanna e la Direttrice, l’Arch. Silvia Oppo. Numerosi gli ospiti illustri presenti: in
prima fila il Prefetto di Oristano Dr. Giuseppe Guetta, il Vice Sindaco
Massimiliano Sanna e l’On.le Caterina Pes; non mancavano nemmeno i suoi amici
di lungo corso: il regista Filippo Martinez, Roger Emmì, storico banditore della
Sartiglia, Andrea Sanna e Roberto Cau, patron quest’ultimo della casa editrice
EPDO, che, di sua iniziativa, ha voluto rendere omaggio al collega-artista prematuramente scomparso, assegnadogli, seppur postumo, il prestigioso Attestato
Culturale di “Maestro di Pittura”.
Credo che Mauro Ferreri
meritasse tutto questo e anche molto di più. Oristanese di nascita,
inizialmente artista autodidatta di taglio figurativo, nel 1990 a 33 anni si
diploma in Design per l’Artigianato e
l’Industria, all’Istituto Europeo di Design di Cagliari. Anche da
pubblicitario affermato non abbandonò mai la sua passione iniziale: la pittura,
incentrata soprattutto sui personaggi della sua Oristano, che ritraeva e
trasponeva nelle sue composizioni sia sacre che profane. Con Oristano nel
cuore, sempre, Mauro ci ha lasciato opere straordinarie che parleranno per sempre di
Lui.
Numerosi e tutti
favorevoli i consensi e i commenti espressi sulle opere presentate Sabato 2
alla sua mostra retrospettiva. Tra le opere esposte nei vasti locali
del Museo Diocesano Arborense, una in particolare ha colpito maggiormente i
visitatori: un grande quadro rappresentante l’Ultima Cena, in cui sono
riconoscibili numerosi oristanesi. A soddisfare la curiosità dei presenti, Don
Antonio Muscas, che ha spiegato che quel quadro, insieme ad un altro che
rappresenta San Giuseppe, era stato commissionato da lui a Mauro Ferreri,
quando era parroco della parrocchia di San Pietro Apostolo di Solanas.
L’acquisizione delle
due opere, alla chiesa di Solanas, che in quel periodo era stata appena
restaurata, fu resa possibile, grazie alla generosità del mitico comandante
Giovanni Camedda, che tanti riconoscimenti, medaglie e attestati, ricevette
durante la sua lunga carriera marinara. Straordinari i coraggiosi salvataggi
effettuati nel mare in tempesta e con grande sprezzo del pericolo, ma tante anche
le onorificenze ricevute, a cominciare dal Premio “Guida”, massima onorificenza
internazionale di “Avanti tutta”, e il titolo di Commendatore della Repubblica
Italiana e del Regno di Spagna; per Lui anche le medaglie d’oro delle
Amministrazioni provinciali di Cagliari, Sassari e la targa al merito della
Provincia di Oristano.
Cari amici, ho
conosciuto Mauro e ne ho apprezzato le sue doti straordinarie; credo che questa
mostra sia solo un primo segno di affetto, che sicuramente Lui merita da tutta la città. Si,
penso che Oristano possa e debba fare nei suoi confronti anche qualcosa di più.
Uno come Lui, che è stato un vero protagonista nel raccontare la Sartiglia con
i pennelli, non può e non deve essere dimenticato!
La mostra inaugurata
Sabato 2 Dicembre sarà visitabile fino al 4 Febbraio del prossimo anno (il Giovedì̀
e il Venerdì̀ dalle 17,00 alle 20,00), mentre nei fine settimana, il Sabato e
la Domenica, resterà aperta dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.
Grazie amici, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento