La nostra agricoltura ha ripreso a crescere:+6% nel 1° Trim.2015
ORISTANO
2 GIUGNO 2015
Cari amici,
oggi è la festa della
Repubblica, ma quanto sto per dire, annunciato ufficialmente proprio a fine
Maggio, credo possa davvero rasserenare gli animi di molti italiani. L’Istat ha
finalmente sentenziato che il PIL ha ripreso a crescere e, anche se globalmente
risulta ancora una ripresa fragile, in alcuni settori si vede già la ripresa
vera. E’ l’agricoltura il vero settore trainante che, con il suo + 6% di valore
aggiunto agricolo nel primo trimestre 2015, si colloca come apripista di molti
altri settori.
Partenza sprint,
dunque, per il settore agroalimentare italiano nei primi mesi di questo 2015, e,
pur in presenza di elementi di incertezza, sia a livello nazionale che estero,
il forte dato positivo del suo + 6,00% fa ben sperare per il futuro. I dati
migliori del settore riguardano sia l’andamento dell’export che la ripresa
della domanda interna, che, insieme, hanno reso possibile l’inversione di
tendenza: quel + 6% in agricoltura ha contribuito (considerati i tanti segni
meno) a creare un PIL globale con un saldo positivo, portandolo ad un + 0,3%.
Nessun dubbio sulla grande
soddisfazione dell’Esecutivo, per il segno positivo del nostro PIL. Il Ministro
per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha dichiarato: “L’agricoltura
si conferma un settore strategico per la ripresa economica del nostro Paese.
Iniziamo a toccare con mano i risultati del lavoro che abbiamo portato avanti
negli ultimi mesi, spingendo sulla crescita occupazionale, sulle
semplificazioni burocratiche nel settore, sugli sgravi fiscali per le imprese e
adottando misure specifiche per favorire il ricambio generazionale. Anche in
Europa abbiamo fatto sentire la nostra voce e per la prima volta la Banca di Investimenti
Europea ha aperto una linea di credito da 400 milioni di euro in collaborazione
con gli Istituti Bancari del nostre Paese per dare liquidità alle nostre
imprese agroalimentari. I dati ci danno fiducia e con grande ottimismo
guardiamo ai prossimi mesi per rendere la crescita stabile”.
Il dato che maggiormente
conforta nella positiva ripresa del nostro prodotto agricolo è quello della
maggiore vendita all’estero dei nostri prodotti: alimenti e bevande, in
particolare trasformati, hanno avuto un incremento del 6,2% su base annua, nel
periodo Gennaio-Marzo 2015. Inoltre la dinamica appare in forte accelerazione
rispetto allo scorso anno, in special modo verso i mercati extra Ue. Alle
vendite all’estero si aggiungono, positivamente, anche gli aumenti della
domanda interna, dopo la fase di prolungata contrazione dei consumi alimentari
delle famiglie. Le rilevazioni Ismea-Nielsen indicano un incremento degli
acquisti alimentari domestici dell’1,4% nel bimestre Gennaio-Febbraio 2015,
rapportati allo stesso periodo del 2014, dato che risulta in linea con le
indicazioni Istat sulle vendite del commercio al dettaglio del settore. A
influire sulla ripresa dei consumi, sottolinea l’Ismea, anche le scelte di
politica fiscale finalizzate a restituire un maggiore potere d’acquisto alle
famiglie italiane.
Indubbiamente, quello
attuale, uno scenario già molto diverso da quello precedente, che faceva presupporre
una ancora lunga agonia di sacrifici. Quanto alle prospettive per il resto
dell’anno, la debolezza dell’euro continuerà a giocare un ruolo determinante
assieme alle ricadute positive sull’economia nazionale che ci si attende
dall’Expo 2015 di Milano. Ovviamente, come giustamente osserva il rapporto Agrosserva, non mancano i “fattori di
incertezza” legati al quadro internazionale: in primis gli incerti sviluppi della
politica monetaria in Usa, legati alla probabile revisione peggiorativa delle
stime di crescita dell’economia statunitense e dalla forte decelerazione del
Pil in Cina. L’evoluzione del quadro macroeconomico di breve termine potrebbe
inoltre risentire degli sviluppi della vicenda greca in Europa, della forte
instabilità nell’area mediorientale e nordafricana e del protrarsi dell’embargo
russo. Tutte incognite capaci di ridimensionare ogni previsione.
Cari amici, una cosa è
certa: l’Italia ha ripreso il cammino della crescita e questo significa che
tutti noi abbiamo ripreso fiducia, soprattutto sulle nostre capacità. I dati riportati
dall’Istat confermano la ripartenza della nostra crescita economica, che
certamente tutti noi abbiamo contribuito a ricreare, accordando la nostra
fiducia. L’aspetto più importante è
certamente la ripresa degli investimenti, perché evidenzia la volontà di “investire
in futuro”. Ora è importante che la politica del Governo continui a supportare
questa nuova “voglia di crescere”, offrendo serie prospettive a chi vuole
costruire il proprio futuro in Italia. Questo significa che la strada delle
riforme deve continuare, anzi accelerare, perché solo così questo accenno di
ripresa potrà essere consolidato.
Se tutto questo
avverrà, se il Governo manterrà le promesse, mettendo in campo in campo gli
strumenti per favorire sia gli investimenti che l'occupazione, la ripresa si
consoliderà. Semplificazione,
alleggerimento degli oneri fiscali e burocratici, introduzione di criteri di
merito in ogni ambito della vita pubblica, incentivi per chi innova e crea
lavoro, questi i provvedimenti che il Paese si attende! Se lo vogliamo il Paese può risorgere: confidando sulle tante
energie sane, sulle quali esso può ancora contare! Solo in questo modo potranno
essere smentite le Cassandre che ancora continuano a scommette contro l'Italia.
L’Italia ce la può, davvero, ancora fare!
Ciao, a domani.
Mario
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