Roberto Giacobbo al museo di Cabras (foto dal sito del museo)
Oristano
14 Giugno 2015
Cari amici,
ormai i nostri Giganti
sono delle vere e proprie star! Tutti li vogliono vedere, conoscere, ammirare,
toccare con mano. E’ un via vai continuo quello che tutti i giorni i cabraresi
possono vedere con i loro occhi: la forte curiosità della gente di volersi rendersi
conto di persona di come sono fatti questi super famosi giganti. La loro
scoperta certamente non è qualcosa di poco conto, se pensiamo, tra l’altro, che
quello che finora è stato riportato alla luce potrebbe essere solo una piccola
parte di quanto ancora celato sotto terra! Intanto gli scavi sono ripresi e
anche i finanziamenti cominciano ad essere più consistenti del passato, considerato
che, oltre quelli ministeriali, sono già disponibili i fondi messi a
disposizione dalla Fondazione Banco di Sardegna.
Anche il difficile
lavoro di restauro delle ultime statue rinvenute a Mont’e Prama, è stato
avviato (eseguito questa volta a Cabras) e recentemente portato a termine, circa
la prima fase di ripulitura. Il lavoro, che ha visto impegnati nel Museo Civico
di Cabras studenti e docenti restauratori americani, è stato seguito e guidato
dagli esperti del Centro di Conservazione Archeologica di Roma. Inoltre proprio
oggi, Domenica 14 Giugno, era in programma anche la ripresa dei lavori sui
reperti più significativi provenienti dalla campagna di scavo del 2014. A
lavorare sulle statue saranno una università americana e il Centro Archeologico
di Roma. La cosa più interessante è che questo lavoro sarà fatto alla luce del
sole: per i visitatori del Museo Civico di Cabras sarà possibile, infatti, assistere
alle fasi salienti del lavoro di restauro fatto dagli esperti.
“È
una fase molto importante che consentirà ai visitatori di assistere al “restauro aperto” dei reperti di Mont’e
Prama”, dicono il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus e
l’assessore alla cultura Fenisia Erdas. “Attendiamo
di poter mostrare al pubblico nuovi pezzi restaurati che offrano una visione
del complesso statuario sempre più completa. Siamo certi che, anche grazie alla
presenza delle Università americane, i Giganti e il territorio potranno essere
promossi e conosciuti a livello internazionale ed essere, oltre che una
scoperta archeologica importantissima, un’attrattiva turistica fondamentale per
la Sardegna”.
Certamente, cari amici,
questi Giganti sono ormai diventati una realtà nota in tutto il mondo! Ora
anche Voyager, uno dei programmi di punta della RAI, li ha inclusi nel proprio
programma e Roberto Giacobbo, il suo grande conduttore, nei giorni scorsi è
venuto con la sua troupe a Cabras per immortalarli e farli ulteriormente
conoscere in tutto il mondo. La troupe di Voyager, magazine televisivo
sull’archeologia misteriosa, dunque, alla scoperta dei Giganti di Mont’e Prama!
Verranno mandati in onda su RAI 2 presumibilmente il 27 Luglio.
All’arrivo a Cabras la
curiosità di Giacobbo, storico presentatore del noto programma televisivo di
divulgazione storico-scientifica del secondo canale RAI, si toccava con mano;
la sua passione per la storia antica ingigantiva la sua curiosità: ammirava le
statue, le accarezzava, ne studiava i disegni, le fattezze, ne apprezzava la
freschezza della lavorazione, nonostante le statue risalissero a millenni
orsono. Per lui e per la sua troupe, poi, tappa al sito archeologico di Mont’e
Prama, dove, guidati dall’archeologo della Sovrintendenza Alessandro Usai, hanno
potuto non solo riprendere ma anche ammirare quello splendido lembo del nostro
Sinis.
A Cabras l’arrivo di
una troupe così importante è stato accolto con grande soddisfazione, espressa
in particolare dall’Assessore alla Cultura Fenisia Erdas, che ha ribadito come
i Giganti rappresentino una delle principali testimonianze storiche della
Sardegna, sulle quali sempre di più si sta concentrando l’attenzione dei mass
media nazionali e internazionali. La visita di Giacobbo non è per i Giganti ne
la prima ne certamente l’ultima: essa, infatti, segue quella di Alberto Angela,
conduttore della trasmissione di Rai Tre Ulisse, che probabilmente dedicherà a
Cabras e ai suoi preziosi Giganti un bel servizio in una delle puntate prossime.
Altre sicuramente, anche di televisioni straniere, non tarderanno ad arrivare a
Cabras.
Cari amici, io credo
che i Giganti di Mont’e Prama siano una scoperta assolutamente eccezionale, in
grado di far scoprire la Sardegna e il suo immenso patrimonio storico e
culturale in tutto il mondo. Sta a noi, ora, cavalcare questa scoperta
tramutandola in opportunità! Se quello che ancora giace sotto il suolo di Mont’e
Prama si rivelerà per quello che in tanti presumiamo, se questa antica civiltà
venisse alla luce in tutta la sua interezza, la Sardegna dimostrerebbe di
essere stata in passato al centro della storia del Mediterraneo, e
costringerebbe addirittura gli studiosi a “riscriverla”!
I Giganti offrono oggi ai
sardi una grande possibilità di riscatto: un’opportunità unica, capace di rivalutarli
e considerarli non ignoranti ma qualificati artefici della storia passata. Un’opportunità
che può riqualificarci, dimostrando a chi ci ha sempre tenuto sotto il giogo
del dominio, che La Sardegna è una terra capace, forte ed orgogliosa, che ha
dato i natali ad un grande popolo, ricco di una grande cultura, che nel
Mediterraneo ha fatto la storia!
A domani.
Mario
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