Oristano
19 Giugno 2015
Cari amici,
ho già avuto occasione
di parlare dei droni su queste pagine, anche di recente. Questi mini velivoli
telecomandati possono, davvero, svolgere funzioni, assolvere compiti mai prima
neanche pensati. Dalla fotografia aerea, alla sorveglianza, dal monitoraggio di
impianti e luoghi di pericolo, al rilevamento di disastri ambientali, oltre a
tutta una serie di problematiche che solo attraverso il loro utilizzo possono
trovare una rapida ed efficiente soluzione. Tra i possibili utilizzi dei droni,
uno dei più recenti è quello di impiegarli in Agricoltura. E’ questo un settore
che sta facendo passi da gigante, che ha ripreso a crescere, stante la perdurante
situazione di stallo in molti altri comparti. Il campo agricolo, infatti, nei
primi mesi del 2015 appare in netta ripresa, considerato anche il supporto
dalle nuove tecnologie.
Una nuova agricoltura,
dunque, sana e sostenibile, che, grazie ai nuovi studi, potrebbe avvalersi per il
costante monitoraggio delle varie produzioni dei droni, strumenti che
potrebbero svolgere un eccellente lavoro. Una delle applicazioni possibili, è,
per esempio, quella alla quale lavora il Team
della Skyline, un gruppo di giovani ingegneri nato con “Principi Attivi 2012”, oggi tra i
protagonisti del progetto Fooding, finanziato dall’Unione
Europea e coordinato dall’Istituto agronomico Mediterraneo di Bari e dalla
locale Camera di Commercio.
Una delle idee di base
del progetto di utilizzare i droni è quella di utilizzare il ‘Precision Farming’, che altro non è
che il costante monitoraggio delle vaste coltivazioni senza andare fisicamente
in loco, ma utilizzando invece, in modo semplice e veloce, i droni. Con questi
apparecchi, infatti, è possibile osservare dall’alto l’andamento della crescita
e capire subito, in caso di anomalie (sviluppo di malattie), come intervenire
il più velocemente possibile. I droni, inviando a terra i dati raccolti attraverso
la trasmissione diretta sui dispositivi mobili predisposti, consentono in tempo
reale di mettere in atto i necessari possibili rimedi, evitando disastri, come ad
esempio quelli fatti dalla Xylella, che ha messo in ginocchio la gran parte
degli oliveti salentini.
Il futuro agricolo,
cari amici, è dunque fatto di “Precision
Farming”, che in parole povere ha il significato di una vera e propria agricoltura di precisione, che consiste
in una moderna strategia gestionale dell'agricoltura, attraverso l’utilizzo delle
più moderne strumentazioni. Strategia mirata all'esecuzione di tutti quegli interventi
agronomici che tengano conto delle effettive esigenze culturali e delle
caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo. Agricoltura di precisione che,
a partire dal 2000, si avvale dell'Information
Technology, informazione tecnologica
posta al servizio dell'agricoltura. In questi 3 lustri, partendo dalle
prime applicazioni effettuate con i diversi prototipi, si sono via via
sviluppate metodologie, software e strumenti che sono stati in grado di fornire
agli agricoltori nuove e preziose risorse, spesso risolutive, per superare complessi
problemi.
Una di queste ultime
risorse e applicazioni messe in campo è certamente quella dell’utilizzo dei
droni. Il futuro, in particolare in agricoltura, è certamente fatto di innovazione nei suoi vari settori e
comparti, partendo dal presupposto che quanto messo in atto debba essere non
solo di buon livello qualitativo e quantitativo, ma soprattutto di “costo
accessibile” degli investimenti programmati, che debbono non solo essere
contenuti ma anche capaci di garantire un sicuro ritorno dell'investimento
realizzato.
Il recente via libera ottenuto
da parte dell’ENAC, l’Ente Nazionale
per l’Aviazione Civile, circa l’utilizzo dei droni pilotati in remoto (l’autorizzazione
è dello scorso 20 Maggio), apre avanzati
ed importanti scenari per il nuovo sviluppo dell’agricoltura in Italia. Il
nuovo regolamento prevede l’introduzione
di una licenza per i piloti dei mezzi aerei a pilotaggio remoto, riconosciuta
dopo aver svolto un periodo di formazione e verifica all’interno di una delle
scuole del circuito ENAC, la registrazione autonoma dalle imprese che operano
in aree non critiche, tramite dichiarazioni di responsabilità sul sito web
dell’Ente e la sostanziale liberalizzazione dei droni con peso inferiore ai due
chilogrammi, che potrebbero sorvolare anche le città.
Cari amici, nel mio
post recente, dove ho parlato della bella ripresa che l’agricoltura ha fatto in
Italia nei primi mesi del 2015, ho anche detto che il ‘ritorno alla terra’, da
parte di tanti giovani da anni privi di lavoro è sicuramente un buon segnale. La terra è quella che per millenni ha creato
il sostentamento a tutti gli esseri viventi che la abitano, e, nonostante nel
tempo ci sia stato un certo allontanamento da essa, credo che presto un vero e
massiccio ritorno alla “madre terra”, ci sarà e sarà anche salutare.
L’uomo, spesso, ha
cercato di cullarsi nei sogni, appiccicandosi un paio d’ali come Icaro, ma
certi voli pindarici sono stati sempre destinati a spegnersi, a morire. Come
successe a Icaro, la caduta, poi, diventa pesante e dolorosa. Credo che nel
futuro prossimo l’uomo dovrà necessariamente rinsavire e, soprattutto, vivere
con i piedi saldamente ancorati a terra, anzi alla sua “madre-terra”!
A domani, ciao.
Mario
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