Oristano
6 Giugno 2015
Cari amici,
quante volte sarà
capitato anche a Voi di incrociare in piena notte gli occhi di una volpe, di
una donnola, di una lepre o coniglio, quando non un animale ben più robusto!
Costruendo le strade, soprattutto in zone con una fitta vegetazione, quasi mai
abbiamo pensato che questa arteria tagliava in due l’habitat naturale
preesistente, e che, per la fauna di quei luoghi, il passare da una parte all’altra
creava non pochi intralci alla loro vita e una continua carneficina, non
limitata ai soli animali ma con gravi ripercussioni anche sull’uomo.
La saggezza insita nell’uomo
avrebbe dovuto incoraggiarlo a trovare le giuste soluzioni: perché la natura va
sempre salvaguardata, soprattutto quando, per nostra comodità e piacere abbiamo
modificato lo stato precedente dei luoghi creando situazioni di disagio e di
pericolo. Diverse nazioni al mondo, consce di questi danni non solo potenziali,
hanno già messo mano al problema e cercato di risolverlo creando degli
attraversamenti idonei, dei “sovrappassi” o “sottopassi”, insomma dei
particolari “ponti” che, scavalcando la trafficata arteria potessero consentire
alla fauna di quel luogo di passare da una parte all’altra senza pericolo e in
tutta serenità.
Qualsiasi sia stata la
denominazione data a queste opere architettoniche, costruite sulle strade per
consentire alla fauna selvatica di attraversare in modo sicuro le due sponde, esse
sono sicuramente in grado di salvare la vita a centinaia, migliaia di animali. Questi
veri e propri ponti, realizzati con una larghezza che va dai 10 ai 60 metri,
sono anche delle costruzioni curiose e gradevoli da vedere: solitamente con
modesta curvatura, sono rivestite di terra e vegetazione nella parte superiore,
e cercano in tutti i modi possibili di ricreare l'habitat circostante, in modo
che la fauna di quel territorio, spesso costituito da una vasta gamma delle più
diverse specie (dagli ungulati ai grandi carnivori come orsi, linci, ghiottoni
e lupi, etc.), possa agevolmente muoversi, senza incorrere negli scontri con le
auto e i camion che transitano nelle strade sottostanti o sovrastanti a
velocità sostenuta, creando incidenti pericolosi sia per gli animali che per l’uomo.
Sono già molte le
Nazioni che hanno deciso di adottare questi sistemi: da quelli del Nord Europa
agli Stati Uniti e il Canada, dai Paesi del Sud America a quelli dell’Australia.
Anche l’abitudine ad usarli, subito acquisita dagli animali delle diverse zone, risulta in
aumento: c'è chi li usa per raggiungere il cibo o l'acqua, che si trovano sul
lato opposto, chi per la migrazione stagionale. A volte a lato del sovra o
sotto passo sono stati creati addirittura dei piccoli stagni, riservati agli
anfibi che vi soggiornano, stimolandoli in questo modo a muoversi sia da un
lato che dall’altro. Per esempio, come spiega The World Geographic, nel Banff
National Park, in Canada, ci sono attualmente 41 strutture per l'attraversamento
della fauna selvatica, di cui 6 cavalcavia e 35 sottopassaggi, che evitano agli
animali di avere a che fare con la trafficatissima Trans-Canada Highway.
Da quando nel Canada è
iniziato il monitoraggio dell’utilizzo di queste strutture, le prime risalenti
al lontano 1996, i ricercatori hanno scoperto che ben 11 specie di grandi
mammiferi, tra cui alci e orsi, hanno usato i ponti ben 200.000 volte. Nel
Christmas Island National Park, in Australia, esiste addirittura un insolito
cavalcavia per favorire l'attraversamento dei granchi durante la loro migrazione!
Cari amici, la
salvaguardia della natura dovrebbe essere un principio primario da non
trascurare o sottovalutare mai. Con questo ingegnoso e allo stesso tempo
gradevole sistema degli attraversamenti, è possibile arrivare a ridurre le
collisioni tra auto e animali di una percentuale di ben l'80%.
Se è vero che l’uomo
ha sempre più necessità di strade veloci e sicure, è pur vero anche che questo
non deve mai andare a discapito dello “status precedente” dei luoghi,
distruggendo l’armonico habitat preesistente. Almeno fin quando l'uomo avrà
intenzione di continuare a mettere le strade nel bel mezzo del loro habitat!
L’armonico equilibrio
della natura, non dimentichiamolo mai, sarà la nostra salvezza! Quando creiamo
le condizioni per distruggere l’armonia del creato, anche se non ce rendiamo
conto, stiamo distruggendo il nostro futuro!
Ciao, a domani.
Mario
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