Oristano
10 Giugno 2015
Cari amici,
il mio orgoglio di
sardo mi ha sempre fatto apprezzare l’intera Sardegna, che considero, per mille
ragioni, fra le più belle Regioni d’Italia. Il suo grande passato ne fa una
terra ricca di storia, cultura, bellezze naturali e tanto altro, facendone un
luogo ambito e particolarmente adatto a trascorrervi un periodo di vacanze. I
suoi molti chilometri di spiagge incantate, considerate fra le più belle d’Italia,
fanno della Sardegna uno dei posti più incantevoli del pianeta.
In tutta la sua
splendida bellezza la Sardegna ha ovviamente anche le sue “perle particolari” e una di queste è proprio Bosa, antica città regia, che ha mantenuto intatte molte delle
caratteristiche del suo passato. Bosa con i suoi 8 mila abitanti è il capoluogo
della Planargia, la sub regione posizionata al centro dell’isola nella sua
parte occidentale. La città, adagiata nella vallata del fiume Temo, è l'unico
centro della Sardegna edificato accanto all'estuario di un fiume, che è
navigabile per circa 5–6 km. A ridosso della grande spiaggia dove il fiume
termina il suo percorso si è sviluppata una frazione marina (Bosa Marina),
frequentata stazione balneare, presso la quale si trova un porto che include
quella che un tempo era l'isola Rossa, accanto alla foce del fiume, ora
congiunta alla terraferma. Il borgo antico (Sa Costa) risulta in parte
arroccato sulle pendici del colle di Serravalle, in cima al quale si trova il
castello omonimo, edificato dalla famiglia toscana dei Malaspina tra il XII e
il XIII secolo.
Ebbene, cari amici,
anche quest’anno la Sardegna, che è ormai considerata turisticamente una delle
regioni con il mare più bello e pulito d’Italia, ha fatto il pieno di consensi,
ottenendo 4 delle 16 “5 Vele” di Legambiente e Touring club, assegnate
a Bosa, insieme a Baunei, Domus de Maria e Posada! L’isola,
ancora una volta, svetta su tutte le Regioni
italiane, dominando con queste quattro località, scelte per paesaggio,
ambiente e qualità dei servizi; premiati anche cinque comprensori turistici sardi
(sono: Costa nord occidentale e Parco dell’Asinara, Golfo di Orosei, Ogliastra
e Baronia, Golfo degli Angeli, area Sinis e Arburese e Sulcis Iglesiente), che hanno
ottenuto l’ambito riconoscimento, assegnato sempre da Legambiente e Touring
Club Italiano. In tutto, sulle coste nazionali, le cinque vele sventoleranno in sedici località marine e sei
lacustri: oltre che in Sardegna, in Puglia, Liguria, Basilicata, Calabria e
Trentino-Alto Adige.
“La Sardegna è ancora
una volta al top per la tutela delle coste e per la qualità dei servizi
balneari”, ha commentato l’assessore al Turismo,
Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, “e quest’anno può mostrare la sua
eccellenza ambientale e naturalistica nel palcoscenico più importante, quello
dell’Expo 2015 a Milano”, che conclude l’intervista affermando: “Oggi
più che mai quello della Sardegna è il mare dell’Expo, nonché il più bello
d’Italia”. I riconoscimenti si devono alle attente politiche di salvaguardia
delle amministrazioni locali, supportate da quelle regionali, tese sempre più
verso un turismo sostenibile e di qualità”.
Cari amici, ho
conosciuto Bosa fin da piccolo, quando frequentavo i primi anni dell’Istituto
Tecnico, e trascorrevo l’estate a Macomer. Per andare al mare utilizzavo
(allora la linea ferroviaria era ancora ordinaria non turistica) il trenino che,
lentamente e sbuffando, percorreva i 27 kilometri che separano Macomer da Bosa
in oltre un’ora! Andare al mare con quel trenino era una vera festa: tanti i
ragazzi che, con il pranzo al sacco appresso, muniti oltre che di vettovaglie
di chitarra e organetto, utilizzavano il tempo del percorso per cantare in
allegria, prima di tuffarsi nelle splendide acque di Bosa Marina.
Città regia dalle
antiche tradizioni, Bosa ha mantenuto nei secoli il suo grande fascino.
Edificata ai lati del suo grande fiume, il Temo, può ancora esibire splenditi
ricordi del suo passato: ponti, Chiese, palazzi nobiliari, e il castello dei
Malaspina, costruito sul colle nel periodo trecentesco. Sono veramente tanti i luoghi
veramente interessanti da visitare: il Corso Vittorio Emanuele, la Chiesa del
Rosario, il Museo Casa Deriu (da poco riaperto al pubblico e che annovera la
collezione permanente di Melkiorre Melis, artista bosano del 900), la
Pinacoteca di Antonio Atza (altro grande artista bosano d’adozione), situata
proprio di fronte al Museo Casa Deriu. Di particolare interesse la Cattedrale della
Diocesi Alghero-Bosa, intitolata a Maria Immacolata, la Chiesa di Santa Croce,
la Chiesa e il convento del Carmelo, la Chiesa di Regnos Altos, oltre alla
Biblioteca e all’archivio storico, ricco di oltre 24.000 volumi, tra cui 5000
antichi, e di interessanti manoscritti.
I turisti che oggi visitano
Bosa e la Planargia ne restano estasiati: Bosa e l’intero comprensorio sono
oggi un mix di bellezze naturali, storia, architettura, ospitalità, prodotto
tipici (famosissimi i cestini e gli intrecci in asfodelo, in particolare a
Flussio) e vini, come la Malvasia di Bosa, un vino unico, eccezionale, per
genuinità, profumo e bontà. Il suo splendico e antico carnevale è noto nel mondo.
Credo che visitare
Bosa, non solo per i turisti ma per i tanti sardi che, spesso, poco conoscono l’Isola,
sia davvero una cosa assolutamente da fare!
Ciao, a domani.
Mario
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