Oristano
21 Luglio 2014
Cari amici,
la casa è senz’altro il
sogno più grande di ogni essere vivente. C’è chi si accontenta di un anfratto,
per ricoverare se stesso e la famiglia, e chi, invece, cerca di creare uno
spazio significativo, a volte spettacolare. A parte l’uomo, la cui fantasia ben
conosciamo, anche gli animali, in particolare gli uccelli, sono capaci di
costruire nidi meravigliosi, dimore che sembrano quasi castelli, per armonia,
grazia e fantasia. Vediamo di sfogliare insieme un piccolo album delle loro
dimore più fantasiose.
Architettura,
mimetismo, confort: questi i parametri che gli uccelli, veri e propri ingegneri,
utilizzano per realizzare la propria dimora. Essi sono in gran parte degli
ottimi costruttori e compiono questo lavoro principalmente per dare la migliore
accoglienza e protezione alle loro uova ed ai loro piccoli. Ognuno costruisce
il proprio nido con forme e materiali differenti, a secondo del proprio habitat.
Durante il periodo che precede la deposizione delle uova gli uccelli
ispezionano in lungo ed in largo la zona dove soggiornano alla ricerca dei
materiali necessari; nulla è escluso: a partire dai filamenti di erba secca,
legnetti, fango, piume, lanugine delle piante o di animali e quant’altro.
Una volta fatta la
ricognizione dei materiali necessari comincia la ricerca del posto più adatto
per la collocazione del futuro nido: la cima di un albero, un anfratto tra i
cespugli, uno sperone roccioso difficilmente accessibile, la sporgenza di una
casa, un palo telefonico o addirittura il camino di una casa, come fanno le
cicogne. Ogni specie ha nel suo DNA le direttive progettuali che la specie ha
incorporato nei millenni per la necessaria maggiore protezione possibile della
prole. E’ questo messaggio interiore, infatti, che suggerisce la ricerca del luogo
più idoneo alla costruzione della futura dimora della prole che dalle uova si
svilupperà.
Gli uccelli tessitori,
in particolare, sono i volatili che più ci stupiscono nella realizzazione dei loro
nidi, costruiti con una fantasia tale da destare meraviglia anche negli
studiosi più esperti. Pur di dimensioni piccole (sono simili a fringuelli e ne
esistono al mondo 57 specie diverse) gli uccelli tessitori sono espertissimi
nell’arte dell’intreccio. L’uccello-architetto è il maschio, che costruisce il
nido con lo scopo di corteggiare le femmine e, individuato il posto ritenuto
migliore, inizia “la tessitura” partendo dai primi filamenti vegetali con i
quali darà poi vita a incredibili strutture complesse e curiosissime. Il
risultato finale sarà un raro esempio di straordinaria architettura, realizzata
con il solo utilizzo di materiali di fortuna quali paglia, erbe, rametti,
muschio, fango e piume (queste ultime come morbido letto per la deposizione delle
uova).
Alzi la mano chi non è
rimasto sorpreso nel vedere dal vivo un qualsiasi nido "a cestello"
(aperto) o "a sacco" (chiuso): del resto le occasioni, quando si vive
o si ha il piacere di trascorrere le belle giornate in campagna, non mancano.
Gli uccelli, sono molto abili nell’individuare i siti più appropriati, prima di
procedere alla costruzione del nido; essi prediligono luoghi ben nascosti e
difficilmente raggiungibili dai predatori, anche se la moderna convivenza con l’uomo
ha portato alcune specie a non disdegnare gli alberi dei comuni giardini domestici.
Come in tutte le specie, in particolare in quella umana, ci sono anche tra gli
uccelli grandi lavoratori e soggetti pigri e poco ingegnosi. Tra i
comportamenti indolenti e poco attivi, per esempio, spicca quello del cuculo,
che riutilizza nidi costruiti da altri uccelli; altro comportamento singolare
(ma dettato dalla necessità) è quello del pinguino imperatore che deposita il
suo unico uovo nella neve, covandolo soltanto con il calore del suo corpo,
quello dello storno e del picchio che costruiscono i loro nidi nelle cavità
degli alberi ed infine quello del martin pescatore che adopera come nido i buchi
scavati nelle pareti sabbiose.
Ad osservare bene i
loro nidi ci stupiscono soprattutto le forme date a queste dimore di custodia
delle uova e allevamento della futura prole. I ploceidi, dei fringuelli dai
colori brillanti tendenti al giallo, solitamente costruiscono un nido che
ricorda un pallone appeso al contrario; l’ingresso della tana si trova in basso
e somiglia spesso ad un tubo. Questi uccelli attirano le femmine agitando le
ali e starnazzando a testa in giù! Sebbene molte specie di
uccelli tessano nidi utilizzando fili sottilissimi di erba, ve ne sono alcuni,
come i bufali-tessitori, che usano invece legni e bastoncini incastrati tra
loro per dar vita a vere e proprie colonie di nidi dove abitano dalle 100 alle
300 coppie di fringuelli! Se poi pensiamo che gli esperti costruttori sono
uccellini minuscoli eppure straordinariamente capaci nel realizzare queste strutture
fatte di ramoscelli, steli e altre cianfrusaglie, restiamo ancora più sorpresi.
Vederli al lavoro è semplicemente strabiliante!
Non mancano neanche,
come nella specie umana, gli uccelli artisti. L’uccello giardiniere è uno di
questi. Abita le foreste tropicali australiane e quelle degli altipiani della
Papua Nuova Guinea. E’ frugivoro e spesso monopolizza interi alberi da frutto,
scacciando gli altri uccelli più piccoli grazie alla sua stazza. Non avendo competitori
ha un sacco di tempo libero, che passa facendo l’architetto e dipingendo.
Gli
uccelli giardinieri sono dei veri e propri artisti: passano settimane intere a
costruire ed abbellire il loro nido, spesso ubicato in un ampio spazio erboso e
costituito da un’enorme capanna intrecciata di rametti. Essi ci tengono molto al
fatto che la loro dimora sia all’ultimo grido: funghi, fiori, piume altrui,
pelli di serpenti, gusci di lumaca, ali di farfalle, teste di coleottero e anche
i tappi di bottiglia, costituiscono l’arredo coloratissimo della regale dimora.
La natura, cari amici, riesce
sempre a stupirci: spesso ci sorprendiamo ad osservare capolavori che neanche l’uomo
con la sua intelligenza e capacità sarebbe in grado di realizzare! Sono opere
meravigliose, per bellezza e armonia, spesso realizzate da minuscoli passeracei
che per giorni e giorni, con immensa fatica macinano kilometri per costruirle.
Portata a termine l’opera la coppia, dopo aver esaminato con compiacimento la
futura casa dei loro piccoli, inizia a colonizzarla. E’ questo il periodo che
la specie dedica con grande amore alla riproduzione. E’ il meraviglioso
replicarsi della vita, il continuo rinnovarsi di tutte le specie, che da
millenni mantiene vivo questo mondo al cui vertice c’è la specie umana, a cui
Dio a ha dato la potestà di governarlo. Cerchiamo di mantenere sempre quell’equilibrio
che all’origine Dio ha creato e che, a volte, l’uomo (giocando a fare il dio)
ha cercato di modificare facendo danni incalcolabili.
Grazie amici della
Vostra attenzione.
Mario
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