sabato, luglio 26, 2014

GIUSEPPE TAMPONI ALLA “13 ARTS GALLERY”: DAL 26 LUGLIO AL 3 AGOSTO LA MOSTRA FOTOGRAFICA DEL NOTO FOTOGRAFO ORISTANESE DAL TITOLO “LA MIA MUSICA”.



Oristano 26 Luglio 2014
Cari amici,
stasera alle 18,30 nella Galleria d’Arte “13 ARTS GALLERY” di Via Ciutadella de Menorca, 13 sarà inaugurata la mostra fotografica di Giuseppe Tamponi, fotografo d'arte oristanese ben noto al pubblico sia locale che nazionale. 
Il titolo già di per sé è significativo: “La mia musica”, perché le Sue immagini, pur prive di suoni, trasmettono a chi le guarda e le osserva con attenzione, “emozioni intense”, quasi come quelle di uno strumento musicale. Fotografare, cari amici, non è un semplice gesto meccanico su una macchina più o meno sofisticata, ma la trasformazione in immagine di un istante, di un’emozione vissuta, quella dell’artista, che ha colto l’attimo, riuscendo a fermarlo e renderlo visibile e fruibile anche ad altri.
C’è sicuramente fotografo e fotografo. Come in tutti i campi dello scibile umano possiamo certamente distinguere gli artigiani dagli artisti: l’artigiano ha certamente capacità e manualità, ma l’artista ha quel “qualcosa in più”, oltre le sue mani capaci possiede anche grande estro e fantasia, e soprattutto ha un cuore che sa emozionarsi, cogliere l’istante, l’attimo, fermandolo sulla pellicola o sulla carta, per poter rendere partecipi anche gli altri delle sue emozioni. Giuseppe Tamponi ha queste capacità: professionalità, manualità e soprattutto cuore. In una riflessione sul suo blog ho letto queste Sue parole: “Un’immagine deve trasmettere un’emozione, quell’emozione, a chi la osserva, senza che nessuno gliela suggerisca, è l’immagine stessa che deve parlare…”. Condivido l’affermazione che l’immagine deve essere in grado di emozionare, trasmettere all’osservatore quel momento magico vissuto dall’artista, che, fermandolo sulla carta, ha compiuto quasi un miracolo: ha fermato un istante, unico ed irripetibile, per poterlo donare anche agli altri,  condividerlo con altri.
Giuseppe Tamponi è nato ad Oristano nel 1954; è entrato nel mondo della fotografia nel 1978, cimentandosi con l’allora “evoluta” fotocamera reflex, Zenit E. Man mano che migliorava la sua tecnica fotografica ha poi continuato con un corredo Olympus che, negli anni, ha visto l'utilizzo di tre corpi macchina, OM1n, OM2n e OM4 Ti, corredate da numerose ottiche, fino ad arrivare alla Sony Alpha 700 con le ottiche Minolta. Innamorato del “bianco e nero” non lo ha mai abbandonato per il colore. Inoltre, ama non solo fotografare ma curare, con particolare impegno, lo sviluppo e la stampa. Ancora oggi sviluppa e stampa la pellicola in Bianco e Nero, sostituendo la provinatura a contatto con la scansione e digitalizzazione del negativo, dando alle immagini una particolare impronta personale. 
Nel 1995 ha fondato l’Associazione Fotografica Dyaphrama, che ha lasciato nel 2008 per fondarne una nuova, l’Associazione Culturale Fotografica AssoPhoto (www.assophoto.it), all’interno della quale organizza corsi base e avanzati di fotografia, workshop e attività varie inerenti la fotografia.
I suoi scatti fotografici sono noti in diverse parti del mondo: tante le mostre fotografiche a cui ha preso parte, a partire da quella del 1995 (mostra “Is Iscrutzus”, presso la biblioteca comunale di Cabras, dedicata alla processione di San Salvatore (conosciuta come “Corsa degli scalzi”). Negli anni successi, oltre a quelle nel nostro territorio, ha partecipato ad un’esposizione alla galleria Maxò di Barcellona, assieme agli altri vincitori del concorso fotografico internazionale “Fotoemotion” indetto dal sito internet “Blipoint” (2013). Tanti i riconoscimenti ricevuti, oltre quello di Barcellona, tra cui: finalista nel 1° concorso fotografico nazionale on line della Epson Italia nel 2004, 2° classificato al 27° concorso Video fotografico Nazionale “Tempo di Carnevale nel mondo” ad Acireale nel1994, solo per citare alcuni riconoscimenti ricevuti fuori dall’Isola. Importanti riviste specializzate,  a tiratura nazionale come REFLEX e FOTOGRAFARE hanno pubblicato sue significative immagini.

Giuseppe Tamponi ha praticato un po’ tutti i generi fotografici, per poi scegliere i reportage (nel quale comprende il genere attualmente più praticato: la fotografia di concerti) e il ritratto. 
La mostra di oggi, denominata “ La mia musica”, si riferisce soprattutto al campo concertistico, dove i soggetti sono ritratti con le loro espressioni più intense. Osservando questi scatti, non troviamo ritratto solo l’artista con il suo strumento, ma il Suo Io, la sua anima, il suo essere protagonista di una musica che sembra uscire anch’essa dalla fotografia, dandoci la sensazione di entrare anche noi in quel magico momento che l’artista-fotografo ha colto.

Non voglio aggiungere altro: qualsiasi altra mia considerazione potrebbe apparire inutile, superflua. Chi, davvero, vuole rendersi conto di chi è Giuseppe Tamponi può farlo andando a visitare la carrellata di immagini presente nella rassegna “La mia musica”, già a partire da stasera. Sarà, per l’attento osservatore, un viaggio attraverso il grande mondo della musica e dei suoi maggiori protagonisti, immortalati in scatti unici e irripetibili.

Ecco per Voi il biglietto d’invito alla mostra. Visitatela!

Mario


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