domenica, maggio 11, 2014

LE STRAORDINARIE PROPRIETA’ BENEFICHE DELL’AGLIO: INDISPENSABILE IN CUCINA MA ALTRETTANTO UTILE PER LA NOSTRA SALUTE, CONSIDERATE LE SUE MOLTEPLICI PROPRIETA’ TERAPEUTICHE.



Oristano 11 Maggio 2014
Cari amici,
quand’ero ragazzo non ero inizialmente molto amante dell’aglio. In famiglia, allora, nell’ampio cortile annesso alla casa si coltivavano buona parte degli ingredienti che completavano il pasto quotidiano: patate, cipolle, aglio, e varie altre verdure. Era l’economia vigente all’epoca della civiltà contadina, quando non era ancora d’uso andare tutti i giorni a fare la spesa al mercato. Frequentavo le elementari quando un giorno mi trovai colpito da parassitosi intestinale: un’infezione da ossiuri (quei vermetti che si installano nell’intestino), malanno che nei primi anni ’50 del secolo scorso era più comune che al giorno d’oggi. Il medico, dopo aver diagnosticato l'infezione, disse ai miei genitori che potevo eliminare i vermi in breve tempo, mangiando molto aglio. Era una cura casalinga, ma le medicine allora erano abbastanza rare e la cura proposta dal medico era semplice e poco costosa.
Come ho detto prima l’aglio in casa nostra non mancava proprio. Considerato che il medico aveva consigliato di mangiare l’aglio poco cotto (meglio se crudo del tutto), la ricetta escogitata fu quella di abbrustolirlo leggermente al fuoco e, dopo averlo sbucciato, tagliato a spicchi e messo in mezzo a due belle fette di pane; per insaporire “la bruschetta”, si aggiungeva qualche sottile striscia di lardo. Iniziai così, giorno dopo giorno, a fare la cura dell’aglio, metabolizzando presto il suo forte sapore. Stranamente in poco tempo iniziai ad apprezzarlo, diventando un vero amante di questo prezioso alimento. La cura fu efficace: il potere dell’aglio in pochissimo tempo mi liberò dei fastidiosi vermi che scomparvero, anche se io, però, non “smisi la cura”, perché, ormai abituato a quel forte sapore! Continuai, pertanto, a fare quotidianamente incetta di bruschette all’aglio, sia a mezza mattina che di pomeriggio! In effetti il suo gusto mi aveva conquistato: ero diventato un vero cultore di quel prezioso e aromatico vegetale. Ecco, cari amici, quel lontano ricordo giovanile mi ha spinto oggi a fare con Voi una chiacchierata su questo prezioso alimento, indispensabile in cucina ma ricco, soprattutto, di grandi virtù salutari per il nostro organismo. Ecco, riepilogata per Voi, la sua carta d’identità.
L’aglio (allium sativum) è una pianta erbacea perenne, bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, anche se la recente classificazione APG III attribuisce, invece, l'aglio alle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae). In realtà il bulbo, è un insieme di spicchi, chiamati bulbilli, che si sviluppano sottoterra, raggruppati e rivestiti da una menbrana in forma tondeggiante. La parte esterna della pianta, invece, è formata da un lungo stelo verde alla cui sommità, ad inizio d’estate, si sviluppa un’infiorescenza composta da tanti piccoli fiori di colore tra il bianco ed il rosa. L’aglio è una pianta facilmente coltivabile, anche perché cresce pure nelle zone con temperature abbastanza rigide. La raccolta si esegue in estate e, secondo una tradizione popolare, andrebbe fatta appena prima della notte del 24 giugno, giorno di San Giovanni, quando la luna è calante, e poter così utilizzare appieno i suoi poteri benefici. Questo vegetale è coltivato da tempo antichissimo. Linneo indica la Sicilia come la patria della pianta, Kunth indica l'Egitto, mentre alcuni Autori affermano che l'unico paese dove l'Aglio è stato trovato allo stato selvatico in maniera certa è la Cina. Altri ancora sostengono di averlo trovato spontaneo in India. Le varietà oggi coltivate vanno dal bianco al rosa ed al rosso, ma ne esiste anche una varietà nera. La produzione italiana è in gran parte formata da aglio bianco (quello rosa, che ha un sapore più delicato si conserva per minor tempo, mentre il più pregiato e ricco di principi attivi è l’aglio rosso, coltivato soprattutto in Sicilia).
L’aglio risulta una delle piante più longeve al mondo, come dimostra il cenno alle sue proprietà trovato nel più antico papiro egiziano esistente, il Codice Ebers, risalente all’incirca al 1550 A.C. Gli antichi Egizi pare lo somministrassero agli schiavi impiegati nella costruzione delle piramidi per rinvigorirli. Il suo utilizzo principale è senz’altro in cucina, come condimento, ma è ugualmente importante è il suo uso terapeutico, per le grandi proprietà attribuitegli sia dalla scienza che dalle tradizioni popolari. Questo vegetale è noto per il suo forte odore caratteristico, dovuto ai suoi numerosi composti organici di zolfo, tra cui l'alliina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile. Il potere antisettico dell’aglio era noto fin dall'antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.  
Tradizionalmente l’aglio era correlato alla morte e agli spiriti, tant’è che sia gli antichi Greci sia gli antichi Egizi lo dedicavano agli dei degli inferi, rispettivamente Ecate e Sokar. Con il tempo la sua funzione propiziatoria, rispetto agli spiriti, si è trasformata in funzione protettiva rispetto alle streghe, per cui la notte di S. Giovanni, il 24 giugno, l’aglio veniva usato come ghirlanda insieme ad altre erbe proprio per proteggersi dalle temute streghe.
Nella piccola è modesta pianta dell’aglio sono presenti numerose proteine, il potassio, i sali minerali e un buon numero di vitamine, dalla A alle B1 e B2 alla C.  Sono questi elementi che, oltre a fare dell’aglio un ottimo ingrediente in cucina, lo elevano a pianta di buon utilizzo fitoterapico. Nell’uso culinario, il più noto, l’aglio è inimitabile: con il suo sapore e l'aroma di grande intensità  è capace di dare risalto ad una infinità di pietanze, trasformando in modo unico il sapore di molti piatti. 
Gli spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un classico noto in tutto il mondo, ma uno spicchio d’aglio accompagna verdure e insalate, carne e formaggi, minestroni e risotti, arricchendo col suo aroma intenso una infinità di cibi. Se la cucina, il suo luogo ideale, lo mette al primo posto, anche in campo medico il suo apporto è altrettanto di primo piano: grazie alle sue incredibili proprietà terapeutiche esso è un ottimo alleato del nostro sistema cardiovascolare, regola la pressione sanguigna, è un antibiotico naturale contro le infezioni gastrointestinali che fanno gonfiare e dilatare il girovita, è in grado di abbassare i livelli di colesterolo e i trigliceridi nel sangue e ha pure un’azione ripulente e detossinante sul fegato e l’apparato digestivo in genere.
L’aglio contiene un prezioso mix di vitamine, aminoacidi, enzimi, proteine, minerali e soprattutto sostanze anti tumorali: da recenti studi di settore sembrerebbe che l’assunzione regolare di aglio sia un ottimo “ravvivante” metabolico e svolga anche una funzione preventiva nei confronti dei tumori causati dalle nitrosamine, sostanze che si sviluppano nella flora intestinale quando alta è l’assunzione di cibi ricchi di conservanti (come la carne in scatola e gli insaccati). Le sue proprietà disintossicanti sul tratto digerente e l’intestino, inoltre, aiutano ad attenuare putrefazioni e gonfiori. All’aglio è attribuita anche la proprietà di rafforzare in modo naturale il sistema immunitario, che ha la specifica funzione di proteggerci dalle malattie; è stato dimostrato che è in grado di stimolare la funzione di difesa del nostro sistema, che impedisce a molti organismi e sostanze nocive di entrare nel nostro corpo.
Il difetto più significativo dell’aglio è però l’odore, inutile negarlo. L’odore emanato è molto forte e particolarmente aspro: c’è chi lo ama e chi lo odia. Dall’esperienza si ricava che se non piace, non potrà mai piacere, e a quel soggetto non rimarrà che tollerarlo nelle preparazioni in cui non può essere eliminato, come il soffritto, il pesto e le patate al forno. Una volta cotto, però, perde molto del suo caratteristico odore e si attenua anche il suo forte gusto: a chi non garba, basta spostarlo, mettendolo a bordo del piatto. L’uso anche costante dell’aglio, a prescindere dal gradimento, non ha praticamente grandi controindicazioni. Esso presenta un elevato profilo di sicurezza. come si può facilmente intuire dalla lunga consuetudine nell'uso culinario, maturato nel secoli. 


Cari amici, che dirvi, io faccio parte di quella schiera di “amici dell’aglio” e sono veramente convinto che questo prodotto che la natura ci ha messo a disposizione sia, davvero, un gran ben di Dio, a prescindere dal suo forte odore e sapore. Potrei aggiungere solo che “ nessun prodotto è perfetto” e che spesso i migliori rimedi, quelli più salutari, spesso sono i meno gradevoli….
Grazie dell’attenzione.
Mario

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