mercoledì, maggio 28, 2014

ISOLARE LA CASA UTILIZZANDO I VECCHI GIORNALI ED IL CARTONE: LA BRILLANTE IDEA DI UN RICERCATORE MESSICANO DELL’UNIVERSITÀ TECNOLOGICA DI MONTERREY.



Oristano 28 Maggio 2014
Cari amici,
la necessità di creare un buon isolamento termico alla propria casa d’abitazione è un’esigenza prioritaria, sentita da tutte le fasce della popolazione in tutto il mondo, considerati i costi sempre più alti dell’energia. A risentirne di più sono certamente le fasce più deboli, non economicamente capienti, impossibilitate spesso a dotare la propria abitazione di buoni ma costosi materiali solanti. 
A venire incontro alle esigenze delle classi meno abbienti ci ha pensato un team di giovani ricercatori dell’Università Tecnologica di Monterrey (SIDCA), in Messico, che ha messo a punto un sistema innovativo di isolamento termico che utilizza, come materiale, quello che noi oggi consideriamo un rifiuto: la carta da macero, i vecchi giornali, il cartone dei vecchi imballaggi e gli scarti della lavorazione della cellulosa. Materiali questi che normalmente finiscono in discarica e che invece, con una modesta lavorazione, possono essere trasformati in un efficiente ed economico isolante termico da impiegare nel “social housing”, ossia nella costruzione di case destinate alle fasce più povere della popolazione.
Il team dei giovani ricercatori dell’Università è guidato da uno studente, Luis Alejandro Arcos, un ambizioso giovane che inizialmente mirava, in primis, a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti che ogni giorno finiscono nelle discariche del Paese. Dalla sua mente vulcanica è nata l’idea di riutilizzare la carta dei giornali e il  cartone degli imballaggi, trasformando questo “rifiuto” in qualcosa di ancora produttivo, economico e utile. Dalla sua idea innovativa sono nati i pannelli di cellulosa che consentono, con poca spesa, alle famiglie meno abbienti di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione; gli interventi di coibentazione a basso costo sono semplici e non necessitano, per la posa in opera, di una manodopera specializzata.
“L’idea è stata quella di creare un prodotto poco costoso, dedicato ad un segmento di popolazione che è alla base della piramide sociale”, ha affermato nelle interviste Luis Alejandro Arcos, “nella fase di studio, discutendo sui possibili materiali da impiegare per il progetto, la scelta è ricaduta inevitabilmente sui quotidiani, una materia prima facile da intercettare, prima che raggiunga la discarica e molto più semplice di altre da lavorare”, ha concluso.
Grazie ad un processo produttivo estremamente semplificato, il pannello isolante in cellulosa riciclata può essere realizzato da chiunque con il minimo spreco di risorse, il minimo costo economico ed un’ottima resa termica. L’obiettivo concreto del progetto è anche quello di interrompere il “ciclo produttivo lineare”, attualmente impiegato nel settore delle costruzioni, che passa dall’estrazione della materia prima, alla sua lavorazione finale ed installazione, per poi essere distrutta e demolita al termine del suo ciclo di vita, ma molto spesso senza un vero e proprio percorso di riciclo.
Con il nostro pannello isolante l’utente finale può eseguire da sé il lavoro, evitando di pagare manodopera specializzata per l’installazione, - afferma il giovane Luis Alejandro - inoltre il prodotto può essere usato indefinitamente e, se necessario, dopo un’eventuale demolizione, può essere riciclato per produrre un nuovo pannello con le stesse prestazioni”.
Cari amici, il team di ricerca Messicano che ha messo a punto questo nuovo e poco dispendioso sistema per riciclare i vecchi quotidiani e trasformarli in un buon isolante termico, economico ma ad alte prestazioni isolanti, credo che costituirà per le fasce deboli della popolazione una buona risorsa per il social housing. Mi piace che questa brillante idea venga da un giovane e brillante studente, e non da un navigato ed esperto ricercatore. I giovani, non dimentichiamolo, sono potenziali grandi inventori che nulla hanno da invidiare alle generazioni precedenti.
Con giovani come Luis Alejandro, cari amici, il futuro delle nuove generazioni sarà nel mondo certamente più roseo.
Grazie dell’attenzione.
Mario
CARTA,
NON 
RIFIUTO
MA
RISORSA!

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