mercoledì, ottobre 29, 2025

QUANDO ARRIVA IL TEMPO DI DECIDERE COME DIVIDERE I PROPRI BENI. CHI FA TESTAMENTO DEVE RISPETTARE LE QUOTE LEGITTIME STABILITE DALLA LEGGE.


Oristano 29 ottobre 2025

Cari amici,

Con l’avanzare dell’età, una volta arrivati all’età della riflessione, credo che un po’ tutti si pongano il problema di “COME DIVIDERE E ASSEGNARE” il proprio patrimonio, faticosamente costruito in una vita di impegno e di lavoro. A quel punto, riflettendo, si arriva a fare "TESTAMENTO", stabilendo in che modo “DIVIDERE” questo sudato patrimonio. Il problema risulta alquanto difficile (le scelte non sono mai facili...), e, spesso, si arriva a fare testamento commettendo degli errori che poi inficiano quello che in realtà si voleva fare. Seppure disporre dei propri  beni con testamento sia un diritto, lo si deve fare nel pieno rispetto delle regole, nel senso che non si possono escludere gli eredi potenzialmente legittimati, ai quali sono riservate delle quote.

La normativa vigente, infatti, protegge soprattutto il coniuge e i figli, garantendo loro una quota minima dell’eredità, detta quota legittima. Questa tutela riguarda anche situazioni particolari, come quella del coniuge separato, che ha comunque diritto ad una parte dell’eredità. Per comprendere al meglio come funziona la divisione ereditaria, è opportuno conoscere alcune regole base: eccole. Partiamo con la "successione in assenza di testamento".

1- Se il defunto lascia un coniuge e un figlio, l’eredità viene divisa in parti uguali tra i due. 2- Nel caso di coniuge e più figli, ai figli spettano complessivamente i 2/3 dell’eredità, mentre il coniuge riceve il restante 1/3. 3- Se gli eredi sono solo figli e fratelli, l’eredità viene suddivisa equamente tra loro. 4- Quando sono presenti coniuge, fratelli e genitori, il coniuge ha diritto a 2/3 dell’eredità, mentre fratelli e genitori condividono 1/3 restante.

Queste sono le disposizioni che si applicano in assenza di testamento, ma chiariscono anche i limiti entro cui è possibile disporre dei propri beni in fase testamentaria. La quota legittima rappresenta la porzione del patrimonio che la legge riserva obbligatoriamente agli eredi legittimari. Chi scrive un testamento deve rispettare queste quote, poiché non è possibile disporre liberamente di tutta l’eredità. Ecco le quote minime tutelate dalla legge e quindi da rispettare.

1- In presenza di coniuge e figlio unico, a ciascuno spetta un terzo dell’eredità. Il terzo restante può essere destinato liberamente. 2- Se c’è un coniuge e più figli, al coniuge spetta un quarto del patrimonio, mentre ai figli va metà dell’eredità complessiva, libero il quarto rimanente. 3- Se c’è solo un figlio e nessun coniuge, il figlio ha diritto a metà del patrimonio, libera la metà rimanente. 4- In presenza di più figli senza coniuge, la quota legittima riservata ai figli è di 2/3 del patrimonio, libero 1/3 rimanente. Queste le percentuali che indicano la parte di patrimonio che non può essere toccata dal testatore a favore di altri soggetti. La parte residua, invece, può essere destinata secondo la volontà del testatore, ad esempio a persone estranee alla famiglia o a enti benefici.

Amici, Uno degli errori più diffusi è l’idea errata di poter escludere completamente dal testamento determinati eredi legittimi, ad esempio un figlio o il coniuge, senza considerare la quota legittima. Tale azione può comportare l’impugnazione del testamento e la conseguente apertura di una controversia legale, con il rischio che la volontà del testatore venga parzialmente o totalmente annullata. Un altro errore frequente è la scarsa conoscenza delle norme che regolano la materia, che porta a una stesura imprecisa o incompleta del testamento, con conseguenze negative per gli eredi.

Per poter lasciare i propri beni rispettando la legge, il consiglio è quello di rivolgersi a un professionista esperto in diritto successorio, in modo da poter redigere un testamento valido e sicuro. Per esempio, un genitore con un solo figlio che decide di redigere un testamento deve considerare che metà del patrimonio sarà automaticamente destinata al figlio, mentre solo l’altra metà potrà essere lasciata a terzi. Ignorare questa regola può causare contestazioni e ritardi nella distribuzione dell’eredità.

Cari amici, essere a conoscenza delle regole della successione, in particolare per rispettare le quote legittime, è indispensabile per chi vuole pianificare la propria eredità in modo consapevole, evitando di commettere errori che possono creare tensioni familiari e complicazioni legali.

A domani amici lettori.

Mario

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