martedì, dicembre 15, 2015

ECCO I SARDI DELLA PROVINCIA DI ORISTANO CHE HANNO DEDICATO LA LORO VITA ALL’IMPEGNO DI “OPERATORI DI PACE”: UN IMPORTANTE E DIFFICILE COMPITO. A BREVE UN LIBRO DI BEPPE MELONI.



Oristano 15 Dicembre 2015
Cari amici,
che la pace sia un fine a cui tutti  mirano non è certo solo una mia grande aspirazione: tutti, almeno a parole, sono capaci di parlare di pace! Tuttavia, per portare il proprio contributo le parole non bastano: ci vuole un quotidiano impegno concreto. Il “post” di oggi, cari amici, vuole trattare proprio l’argomento degli “Operatori di pace”, quella pattuglia di uomini e donne sarde, in particolare dell'Oristanese, che operano in campo internazionale svolgendo proprio questo compito: agevolare la pace nel mondo.
Beppe Meloni, notissimo giornalista oristanese, ha in “corso di stampa”, su questo argomento, un prezioso “Libro-Ricerca”, in grado di mettere in luce il difficile lavoro svolto da una bella pattuglia di sardi che all’estero hanno portato e portano ancora avanti, una ‘missione’ delicata e difficile. Il libro, il cui titolo provvisorio è “Costruttori di Pace nel mondo”, affronta il lungo e travagliato processo della ricerca della Pace nel mondo. In questo grande sforzo collettivo, un posto di assoluto rilievo oggi come in passato – scrive Meloni – lo occupa un folto gruppo di diplomatici, ambasciatori e operatori internazionali di pace, provenienti sia dall’Oristanese che dal Ghilarzese: uomini e donne che hanno tenuto e tengono alto il buon nome della Sardegna andando in giro per il mondo.
Sono ben undici questi “Sardi Speciali”, di cui Beppe indica le caratteristiche principali. Angelino Corrias di Ghilarza (1903/1977): studi classici al liceo Canopoleno di Sassari, diplomatico di lungo corso, con una brillante carriera snodatasi tra Algeri, Nizza e Parigi; negli anni Quaranta dell’ultimo conflitto mondiale, ha operato a Roma, come sottosegretario dell’Albania e partecipato, il 25 luglio 1943, all’arresto di Mussolini, mentre il Paese in ginocchio accoglieva la fine del Fascismo come una liberazione. Anche il figlio Francesco ha seguito le orme paterne, con una bella carriera diplomatica in giro per il mondo: classe 1933, dal 2007 in pensione, dirige a Roma il Circolo dei Diplomatici; le tappe più significative della sua carriera sono state di serietà e grande impegno, svolto a Tokio, in Africa e Angola, Lisbona, e infine New York, dove ha curato la Mostra dei Retabli Sardi nel 1985. E’ stato anche consigliere diplomatico del Presidente Cossiga e ambasciatore d’Italia presso il Re dei Belgi. Altro personaggio di rilievo è Monsignor Mario Roberto Cassari, anche lui ghilarzese: attuale Nunzio Apostolico a Malta, in precedenza aveva girato il mondo dirigendo sedi apostoliche in Africa e in Angola. Francesco Ettore Sequi è invece l’attuale ambasciatore d’Italia a Pechino: dopo una lunga permanenza in Afghanistan e in Albania, Francesco, ghilarzese pure Lui, è un altro giovane diplomatico che ha lasciato un impronta inconfondibile in tutte le Nazioni dove ha rappresentato l’Italia.

 






 A questa prima schiera seguono ancora altri brillanti personaggi oristanesi: Giorgio Francesco Mameli, sposato con Donna Vera Piercy, che, dopo una lunga permanenza in Bulgaria durante il secondo conflitto bellico, è stato a lungo (dagli anni Sessanta del Novecento) ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede; Bruno Stiglitz, docente di matematica e fisica, che è stato per molti anni ambasciatore dell’Unesco in America Latina; Gabriele Annis, consigliere d’ambasciata a Brasilia, dopo essere stato a lungo in India, Ruggero Corrias, un giovane diplomatico oristanese arrivato da qualche mese nuovo titolare a Sarajevo dopo una lunga tappa a Santiago del Cile come ambasciatore d’Italia, Agostino Lionello Chiesa Alciator, oristanese, discendente della nobile famiglia cagliaritana, e nipote dello scrittore Francesco, che ha concluso di recente la sua brillante carriera come console di Nizza. Anche lui, ottimo scrittore, è autore di numerosi volumi sui problemi della pace nel mondo. E non è finita.
Francesco Mugheddu è un altro giovane oristanese che ha già compiuto numerose missioni all’estero come operatore internazionale di pace. Ha scritto di recente un libro sulle sue missioni all’estero, che è stato presentato a Settembre ad Oristano con largo successo di pubblico. Rossella Urru, infine, la cooperante internazionale di Samugheo a lungo prigioniera in terra algerina, è l’undicesima esponente di questa bella schiera di operatori di pace della terra oristanese, che fanno onore alla Sardegna e che meritano una pubblicazione delle loro splendide biografie.
Cari amici, credo che il certosino lavoro portato avanti da Beppe, meriti un plauso. Lo conosco da una vita e mi onoro della sua amicizia. Gli riconosco soprattutto un grande amore per Oristano e per i suoi personaggi, vecchi e nuovi. La sua “memoria storica” del nostro territorio è sicuramente da elogiare! Ecco una pacata, sincera, e meritata lettera aperta, a Lui diretta per ringraziarlo del suo prezioso operato.

“Caro Beppe, quando le stagioni culturali si fanno rigide, è sempre bello e utile poter attingere a quel granaio dell’umanità che si chiama memoria collettiva. E, dunque, non resta che rivolgersi a chi, di quella memoria, è stato sempre custode attento e appassionato. A Te, Beppe, decano dei giornalisti arborensi, che con i Tuoi volumi sulla Oristano del passato hai attraversato storia ed eventi per ricostruire una città ormai scomparsa, con i suoi personaggi, i suoi costumi, la sua storia e le sue tradizioni, auspico l’unanime riconoscimento del Tuo impegno da parte di tutti noi. Ora, dopo aver dato alle stampe per i tipi della Roberto Cau editrice, il bel racconto su “Gli Eroi di Pietra”, storia e cronaca della scoperta archeologica del Sinis (con una bella presentazione della studiosa Luisanna Usai), ti stai cimentando nell’ardua impresa di esplorare a tutto campo il vasto ed interessante mondo dei diplomatici, ambasciatori, operatori Pace dell’Oristanese e del Ghilarzese. Essi sono numerosi (sono ben undici): personaggi che hanno operato e operano tuttora al servizio della Pace nel mondo. Certo quest’ultimo impegno non ti sarà facile: dovrai con difficoltà trovare i non pochi fondi necessari per la stampa dell’opera, essendo in questi ultimi anni aumentate le difficoltà editoriali in Sardegna e non solo. Sono convinto, però, che se tutto andrà per il verso giusto (sono certo che non mancheranno gli interventi delle amministrazioni comunali di Oristano e Ghilarza e dell’amministrazione provinciale di Oristano), l’album ricordo, col suo ricco corredo fotografico, sarà un’ulteriore perla da aggiungere alla tua collana dei ricordi! Mi piacerebbe vedere il prezioso volume presentato al pubblico sia ad Oristano che a Ghilarza, in due belle serate, magari alla presenza dei diplomatici dell’Oristanese: proprio quegli instancabili operatori di Pace nel mondo, che il pubblico accoglierebbe con quel calore che i sardi sanno dare e riconoscere a chi porta avanti con orgoglio la storia e le tradizioni della nostra  bella terra arborense.
Ti abbraccio con l'affetto di sempre. Mario."




Un grande ‘in bocca al lupo’ a Beppe, cari amici, e, grato della Vostra attenzione, Vi do appuntamento a domani.

Mario  

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