giovedì, novembre 12, 2015

IL CROWDFUNDIG: QUANDO “LA RETE” DIVENTA UN GRANDE IMBUTO RACCOGLITORE DEL RISPARMIO. SULLA PIATTAFORMA KICKSTARTER RACCOLTI ONLINE OLTRE 2 MILIARDI DI DOLLARI!



Oristano 12 Novembre 2015
Cari amici,
di Crowdfunding ho già avuto occasione di parlare su questo blog (chi ha interesse a leggerlo puà andare a vedere il mio post del 7 Settembre 2014, cliccando sul link: http://amicomario.blogspot.it/2014/09/fare-impresa-senza-le-banche-oggi-e.html), ma oggi voglio tornarci per dirvi della notizia che ho appena appreso: sulla piattaforma Kickstarter sono stati raccolti on line oltre 2 miliardi di dollari! Se consideriamo che questa piattaforma di Crowdfunding è stata fondata nel 2009, il dato mi sembra sicuramente molto positivo. Kickstarter, che da Giugno è sbarcata anche in Italia, dopo il primo avvio è riuscita ad incassare nei primi 5 anni di attività la consistente cifra di 1 miliardo di dollari, mentre il secondo miliardo lo ha raccolto in appena 19 mesi!

Il traguardo dei 2 miliardi di dollari è stato raggiunto mettendo insieme gli investimenti di ben 9 milioni e mezzo di persone in tutto il mondo, che, col metodo della "colletta online", hanno finanziato migliaia di progetti tra cui lo smartwatch Pebble, antesignano dell'Apple Watch. Entrando nei dettagli apprendiamo che i progetti più finanziati sono stati i Film e i Video, seguiti da musica, editoria, giochi, arte, tecnologia e design. Dei quasi 10 milioni di finanziatori, quasi 3 milioni sono stati quelli che hanno supportato più progetti: da un minimo di 2 ad un massimo di 5; circa un milione e 700mila gli utenti che hanno finanziato progetti per 150 milioni di dollari, sapendo che non avrebbe ricevuto nulla in cambio (con l’equity Crowdfunding). Per i curiosi, amanti delle statistiche, possiamo dire che questa moderna forma di raccolta ha incassato circa 1.200 dollari al minuto e 9 nuovi progetti all'ora!  Un dato sotto certi aspetti straordinario.
Per non deludere chi non è troppo addentro in questa particolare forma di finanziamento, provo a spiegare ancora “in cosa consiste esattamente il Crowdfunding”, questa innovativa forma di finanziamento on line. Crowd, in inglese, significa “folla”, e, associato al termine “funding“, che significa finanziamento ha creato la nuova parola; insomma un “finanziamento collettivo” raccolto in rete, fatto per sostenere e finanziare dei progetti innovativi, che altrimenti avrebbero stentato a decollare. Per essere ancora più chiari, si tratta di una forma di micro finanziamento dal basso, apportato da una folla di piccoli sostenitori, una rete di persone intenzionate a sostenere un progetto attraverso dei contributi personali.
Oggi ‘on line’ esistono diverse piattaforme abilitate ad esercitare il Crowdfunding, dove si possono presentare progetti in cerca di mecenati e ottenere il supporto della rete. Kickstarter, una delle più attive, da Giugno è sbarcata anche in Italia, dove oggi di piattaforme se ne contano già oltre una ventina. Daniela Castrataro, Director di una società di consulenza e ricerca aziendale, è stata tra le prime a pubblicare un report dettagliato sullo stato di salute del Crowdfunding nel nostro Paese. Dallo studio sono emersi alcuni dati interessanti. In Italia la prima piattaforma ad insediarsi sul mercato fu la Produzioni dal Basso, che iniziò l’attività nel Gennaio del 2005. Da allora altri si insediarono sul mercato e ad oggi sono stati oltre 30.000 i progetti complessivamente presentati alle piattaforme di Crowdfunding operanti ed in attività; oltre 13 milioni di euro è invece il valore complessivo dei progetti finanziati, suddivisi secondo le tre principali forme di Crowdfunding utilizzate: 78% social-lending, 15% equity-based, 7% donation/renard-based.
Queste tre principali forme di finanziamento da cosa si differenziano? Vediamolo insieme.
Il modello “social lending” o “peer-to-peer lending” prevede un prestito di denaro tra privati con interessi favorevoli rispetto a quelli di mercato;
Il modello “equity based” consiste in un finanziamento sotto forma di capitale di rischio al fine di ottenere delle quote di partecipazione nella società finanziata. Con riferimento all’Italia, questa è l’unica forma di Crowdfunding per la quale esiste una specifica normativa (un Decreto Legge e un regolamento Consob), rivolta alle sole start-up innovative;
il modello “donation based” invece, prevede che il finanziatore dell’idea effettui la sua donazione senza ricevere nulla in cambio. Si tratta di una tipologia di Crowdfunding solitamente adottata per i progetti di carattere sociale e civile. Queso è il modello più utilizzato per collocare un prodotto/servizio prima della sua effettiva realizzazione.
Cari amici, in tempi in cui l’accesso al credito è sempre più difficile, tra le imprese che necessitano di liquidità per finanziare la propria attività o i propri investimenti, si sente sempre più spesso parlare di Crowdfunding. In particolare sono soprattutto le aziende giovani, create da "giovani imprenditori", ad utilizzare questo sistema di “finanziamento dal basso” che consente di dare gambe alle idee innovative, in quanto l’accesso al credito risulta per loro ancora più difficile; il Crowdfunding da la possibilità di raggiungere il traguardo non solo in tempi più rapidi ma soprattutto meno onerosi. Detto in parole povere questa forma di finanziamento risulta un nuovo canale di accesso al credito alternativo alle banche, e basato sul fatto che più persone contribuiscono con somme di denaro di varia entità a realizzare un progetto o un’iniziativa in cui credono e di cui si fanno sostenitori. 

Evviva, dunque, la Rete, nuovo strumento finanziario capace, attraverso un grande coinvolgimento collettivo, di sostenere le belle e brillanti iniziative dei nostri giovani! Un canale giovane, fatto da giovani per i giovani, capace domani se non di "mandare in pensione" almeno di "ridimensionare" l'obsoleto e antiquato sistema bancario.
Ciao amici, a domani.
Mario                               

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao!
Sono Grazia, laureanda all'Università di Torino. Sto conducendo una tesi sul crowdfunding e sono in cerca di fonti sul fenomeno. Potresti darmi qualche dritta? Soprattutto se sai di report che analizzano lo "stato di salute" in Italia.
Grazie mille e complimenti per il blog! ;)