mercoledì, agosto 03, 2011

LA MIA TERZA FATICA UNIVERSITARIA. SARA' L'ULTIMA? PER ORA DICO DI SI!


Oristano 3 Agosto 2011

Cari amici,

giovedì 14 Luglio ho chiuso la mia terza fatica universitaria.

Presso l'Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Scienze Politiche, Corso di Laurea Magistrale in Politiche Pubbliche e Governance, ho discusso la tesi di Laurea dal titolo " Giurisdizione e Mediazione - Dalla Giustizia Retributiva alla Giustizia Riparativa: un confronto con le antiche norme del Codice di Giustizia dei Sardi, " IL CODICE BARBARICINO".

Sono felice di questa nuova prova. Ho discusso una tesi che mi ha interessato ed impegnato molto ma che mi ha dato anche una gran bella soddisfazione: ho avuto il massimo dei voti e la lode, con i complimenti di tutta la Commissione di Laurea. Quando la relatrice, la Prof. Patrizia Patrizi, mi ha abbracciato, mi sono commosso fino alle lacrime. Anche la correlatrice, la Dott.ssa Anna Bussu, che mi ha seguito con particolare cura ed interesse, mi ha salutato con grande simpatia ed amicizia.

Questa nuova "prova" mi ha stancato molto e prima di andarmene in vacanza al mare ho voluto salutare gli amici più cari offrendo Loro un pranzo per festeggiare insieme. Sono venuti in tanti: familiari, amici di vecchia data, colleghi dell'Università, amici rotariani e amici Cavalieri dell'Ordine del S.S. di Gerusalemme. Mi hanno festeggiato con grande affetto ed amicizia e di questo li ringrazio, davvero, di cuore.

Uno dei cari amici dell'Università, laureatosi con me (anche lui con il massimo dei voti, nell'altra laurea specialistica di Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo) Stefano Chessa, grande cultore della nostra Lingua Sarda, mi ha dedicato un bellissima Poesia che voglio rendere pubblica e nota a tutti Voi!

Ecco la Poesia in “SARDO” di Stefano Chessa, improvvisata e scritta al tavolo del Ristorante Mistral 2, il 30 Luglio 2011, festeggiando, con molti amici, me, ovvero “ AmicoMario”, per la terza laurea.

… E SUNT TRES(E)

Nois semus tot’umpare, a fine mese

pro festegiare Màriu amigu caru.

Ti nd’as leadu un’àtera [e sunt tres(e)]

in custa nostra terra ‘e sole e laru

e como nos fichimus tot’in pes(e)

‘idende intro a tie pretziosu faru.

Tue bolas sempr’in artu che un’astore

e ti naramus galu … ses dutore !

De cust’àtera festa ses padronu

e iscriet sa fidele pinna mia,

oe puru t’amus giutu carchi donu

pro t’ìdere felitze, tando ria(s)!

Custu chi naro como ti siat bonu

ma bastat cun sas làureas in custa via…

però non nerzas mai chi semus malos!

No amus pius dinaris pro regalos!!

Istèvene Chessa 30.07.2011

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(Mia libera traduzione)

…E SONO TRE.

Noi siamo qui, tutti insieme, a fine mese

per festeggiare Mario, amico caro

Te ne sei presa un’altra (e sono tre)

in questa nostra terra di sole e di alloro

Ed ora noi ci alziamo tutti in piedi

vedendo in Te un faro prezioso

Tu voli sempre in alto come un’aquila (astore)

e ti diciamo ancora una volta, sei Dottore!

Di questa ennesima festa sei il padrone

e scrive la mia fedele penna

anche oggi ti abbiamo portato qualche dono

per vederti felice, quindi sorridi!

Questo che dico ora Ti sia gradito…

Ma basta con le lauree, abbandona questa strada,

però non dire mai che non ti vogliamo bene…

è che non abbiamo più soldi per i regali!

Stefano Chessa, 30 Luglio 2011


GGrazie, cari amici, della Vostra sempre splendida attenzione.

Mario

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