Longevità
Oristano 16 gennaio 2020
Cari amici,
Che la Sardegna sia terra
di centenari ho avuto l’occasione di scriverlo più di una volta anche su questo
blog. Ebbene, il suo primato continua a migliorare, visto che le statistiche
ufficiali accreditano la Sardegna come un Eden di lunga vita. La Sardegna è dunque
un “caso nazionale”, anzi addirittura internazionale di longevità, se pensiamo
che oggi si contano poco meno di 500 centenari e gli over 65 sono oltre il 22
per cento della popolazione, ovvero ben 370mila su 1,66 milioni di abitanti.
Dopo averlo trattato in
precedenza, riprendo questo argomento dopo aver letto, proprio nei giorni
scorsi, che non solo l’Ogliastra, terra longeva privilegiata, ovvero la nostra
vera “Blue Zone” speciale, anche la nostra Provincia di Oristano inizia a
migliorare il suo record di centenari. Dopo aver avuto fino a poco tempo fa il “Patriarca”,
dottor Antonio Cadoni, deceduto a quasi 106 anni, ora un altro oristanese d’adozione
ha felicemente raggiunto, proprio agli inizi di questo nuovo anno, i 105 anni:
si tratta di Arturo Fornasier, di origine veneta, nato il 4 gennaio del
1915.
Ha festeggiato l’ambito
traguardo con la sua numerosa famiglia a Pardu Accas, dove ora risiede. Arturo
Fornasier, primo figlio con 7 fratelli, lasciò il Veneto a 20 anni nel 1937 con
molti suoi altri conterranei per venire in Sardegna a costruire la rinascita
della Piana di Terralba e far nascere Arborea. Oggi Arturo è uno degli ultimi
di quegli uomini che abbandonarono tutto per creare una nuova patria nella
nostra isola. Agricoltore da una via non ha mai cambiato mestiere, dedito
sempre al lavoro della terra.
Lasciata Arborea nel 1950,
si trasferì con la famiglia a Siamaggiore, per proseguire sempre l’attività
agricola, e, nel 1967 a Pardu Accas, dove ancora oggi risiede, per curare la
sua azienda, ora seguita dal figlio Luigi. Sposato e padre di 5 figli, di cui 3
ancora residenti in Sardegna, Arturo Fornasier ha ben 15 nipoti e 16 pronipoti.
Cari amici, la Sardegna avrà
pure mille problematiche, ma certamente è un posto dove si vive meglio che
altrove. La longevità dei sardi è studiata e ristudiata a lungo a livello
internazionale, e continua contendere al Giappone (altra Blue Zone) il primato
degli uomini e delle donne più longeve del mondo. Ma se in Sardegna il numero
dei centenari è sorprendentemente alto, si chiedono gli studiosi, su cosa si basa il
concetto di “invecchiamento attivo”, che consente al corpo di superare limiti
fino a poco tempo fa invalicabili? Quali sono i segreti per arrivare in salute oltre
i cento anni di età?
Gli studiosi hanno accertato
che di “Blue Zone”, ovvero luoghi del mondo in cui è possibile vivere
felici e a lungo, ne esistono davvero poche: l’isoletta greca Icaria e la
giapponese Okinawa, la penisola di Nicoya in Costarica e la Comunità Loma Linda
in California, oltre la nostra Sardegna. Sicuramente ‘angoli magici’, dove gli
abitanti arrivano e spesso superano agilmente il traguardo dei 100 anni; come
in Sardegna nell’area Ogliastra, in provincia di Nuoro, dove nel paesino di
Seulo, in Barbagia, sono stati contati ben 20 centenari tra il 1996 e il 2016,
confermandosi il paese più longevo del mondo!
Sicuramente vi
contribuisce un mix eccellente di fattori, che variano dall’aria di mare a quella
di montagna, dal clima particolarmente favorevole alla struttura sociale
tradizionale, priva dei moderni orpelli, delle ansie e dello stress oggi imperante, uniti
alla particolare, genuina alimentazione basata sulla dieta mediterranea. La
realtà di una straordinaria longevità resta comunque inequivocabile, dimostrata
dai fatti e da tanti desiderata!
Antonio Todde, chiamato
Tziu Antoni, entrò, ufficialmente riconosciuto, nel Guinness dei Primati nel 2001,
come l’uomo più vecchio del mondo, scomparso all’età di 112 anni e 346 giorni; era
nato in provincia di Nuoro, a Tiana per la precisione. Alla BBC il pastore
sardo aveva rivelato il suo segreto: vivere un giorno alla volta senza stress,
amare il prossimo e bere un bicchiere di vino rosso tutti i giorni.
Un altro esempio è stato Giovanni
Frau, nato nel 1890 a Orroli in provincia di Cagliari, che è arrivato a
spegnere la 112esima candelina sulla torta. Anche Giuseppina Proietto, la
donna che dopo aver compiuto 116 anni diventò la più anziana d'Italia e
d'Europa e la seconda più anziana al mondo, era nata il 30 maggio 1902 a La
Maddalena, in provincia di Sassari, da genitori di origini siciliana.
Uno degli
ultimi nostri vegliardi che ci ha lasciato di recente si chiamava Valerio
Piroddi e fu considerato il nonnino d'Italia dopo aver celebrato per il suo
111° compleanno. Viveva nel sud della Sardegna, ad Assemini. Ex carbonaio, lavorò
nelle Ferrovie dello Stato e fino a 85 anni andava ancora in campagna.
Cari amici, sono un sardo
orgoglioso, felice di abitare in una terra che considero unica al mondo. Credo
che se valorizzassimo davvero il nostro straordinario patrimonio, fatto di
storia, cultura, bellezze naturali, saperi e sapori unici, potremmo davvero essere
non solo una delle Regioni più belle e vivibili d’Italia, ma anche
economicamente all’avanguardia. Riusciranno le nuove generazioni a realizzare
questo sogno?
A domani.
Mario
1 commento:
Anche Terralba ha avuto il suo ultra centenario Eufrusina casu , morta alla veneranda età di 106 .
Non capisco perchè non venga menzionata ... i di certo ad oggi non mancano altri centenari .
Terralba ne ha avuto parecchi !
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