Oristano
23 Gennaio 2019
Cari amici,
Il recente rapporto OXFAM 2019 ha confermato che nel mondo le
disuguaglianze anziché diminuire aumentano: i ricchi diventano sempre più
ricchi, mentre i poveri lo sono sempre di più, vedendo ulteriormente diminuire
i già modesti mezzi di sussistenza, oltre che aumentare di numero. A ribadirlo
è l’OXFAM, l’organismo che coordina le ONG a livello mondiale, che nell’ultimo
rapporto sottolinea le crescenti disparità dei livelli di vita nel pianeta,
certificando che la ruota della ricchezza continua purtroppo a girare a senso
unico.
Si, lo shoccante dato di
fatto è che i già ricchi stanno diventando ricchissimi, mentre lo stuolo dei
poveri non solo aumenta ma vede addirittura diminuire l’iniquo status
precedente. È questa la terribile fotografia scattata dall’OXFAM, sviluppata
nel suo Rapporto 2019 che titola: “Bene
pubblico o ricchezza privata?” (diffuso alla vigilia del meeting di Davos,
quello del World Economic Forum), che quantifica in 900 mld di dollari il
patrimonio accumulato in un anno dai Paperoni del mondo, ossia coloro che possiedono
beni per più di un miliardo di dollari. Il meeting di DAVOS, ora in corso, sta affrontando problematiche difficili, come quelle sul clima, che per l'egoismo dei potenti difficilmente porterà buoni frutti; oggi è in calendario la partecipazione al dibattito dell'Italia.
Nel rapporto OXFAM si conferma il perdurare di una tendenza certamente iniqua,
quella che iniziata nel 2011 purtroppo prosegue: l'aumento della
ricchezza in mano ai più ricchi. Si quei ricchi che, seppure rappresentanti solo l’1% della popolazione mondiale, hanno visto crescere ulteriormente le loro ricchezze, mentre il resto della popolazione mondiale, in particolare la parte più povera, ha visto diminuire ancora il poco posseduto.
Ma non è tutto. Un dato che dovrebbe impensierire tutti è questo: ogni giorno
circa 10 mila persone muoiono per malnutrizione e mancanza di cure! E non
pensiamo che questa terribile situazione di aggravamento della povertà tocchi
solo i Paesi così detti sottosviluppati.
Anche l’Italia non ne è
esente! Nel nostro Paese le statistiche evidenziano che ci sono pochi super
ricchi e troppi poveri. In Italia il 20% più ricco dei nostri connazionali risulta
in possesso del 72% dell’intera ricchezza nazionale. In dettaglio, il 5% più
ricco degli italiani amministra, da solo, la stessa quota di ricchezza
posseduta dal 90% più povero. Insomma, Paperoni sempre più ricchi e poveri
sempre più poveri!
Il rapporto OXFAM 2019 evidenzia,
in dettaglio, che nel mondo le fortune dei super-ricchi lo scorso anno sono
aumentate del 12%, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno, mentre 3,8
miliardi di persone, che costituiscono la metà più povera dell’umanità, hanno
visto decrescere quel poco che avevano dell’11%. L’anno scorso, pensate, una
piccolissima pattuglia, costituita da 26 ultramiliardari, possedeva una
ricchezza pari a quella della metà più povera del pianeta (circa 3,8 miliardi
di persone)!
Amici, la concentrazione nelle
mani di pochissimi “Paperoni” di enormi fortune dal valore stratosferico,
evidenzia una tremenda iniquità sociale, capace di rovesciare l’equilibrio dell’attuale
sistema economico. Un dato, quello sull'Olimpo della ricchezza, che fa
riflettere non poco e che dovrà, quanto prima, trovare una moderazione, perché alla
fine i poveri affamati, sempre più numerosi, osservando la tavola maestosamente
imbandita del ricco Epulone si coalizzeranno per rovesciare "il tavolo", ovvero il sistema. La ricchezza non può e non deve mai diventare ingiusta!
Cari amici, credo sia arrivato il tempo in cui quanto viene brutalmente portato avanti dai super potenti (in particolare dalle Multinazionali dall’esagerato potere) per
aumentare la loro ricchezza debba trovare un limite, perché potrebbe far collassare il sistema; senza soluzioni calmieratrici si rischia davvero, compromettendo
i progressi lentamente portati avanti nella lotta alla povertà, oltre che di danneggiare
le economie dei Paesi, di alimentare la rabbia sociale in tutto il mondo, capace di sviluppi imprevedibili. È la
politica, il governo di molti Paesi, che dovrebbe, con ogni mezzo, cercare di porre un freno a
certe disuguaglianze, in gran parte originate dall’ingordigia delle potenti multinazionali.
Si, le responsabilità dei
governi ci sono, eccome, in quanto gli organismi statali, sono spesso negligenti e incapaci nell’adottare
misure efficaci per contrastare questa galoppante disuguaglianza. Da ciò ne deriva che servizi
essenziali come sanità e istruzione continuano a essere
sotto-finanziati, la lotta all’elusione fiscale ristagna, mentre le grandi
corporation e i super-ricchi non contribuiscono fiscalmente se non im modo irrisorio, pagando molto meno di quanto
potrebbero e dovrebbero. Inoltre, ciliegina sulla torta, vi è sempre una forte
correlazione tra disuguaglianza economica e disuguaglianza di genere, emarginando in particolare le donne.
“Non
dovrebbe essere il conto in banca a decidere per quanto tempo si potrà andare a
scuola o quanto a lungo si vivrà - sottolinea Winnie Byanyima, direttrice di Oxfam
International -. Eppure è proprio questa
la realtà di oggi in gran parte del mondo. Mentre multinazionali e super-ricchi
accrescono le loro fortune a dismisura, spesso anche grazie a trattamenti
fiscali privilegiati, milioni di ragazzi – soprattutto ragazze - non hanno
accesso a un’istruzione decente e le donne continuano a morire di parto”.
Cari amici, non trovo ulteriori
parole per commentare ancora questo triste resoconto statistico, arido nelle
cifre ma tremendo nella realtà che rappresenta. Anche il meeting di DAVOS credo che si concluderà senza portare grandi frutti all'equità e alla salute del pianeta e delle persone che lo abitano. Il mondo vive problemi gravissimi, certamente difficili
da affrontare, ma credo che bisognerà farlo! E sono convinto che ciascuno di noi possa e debba,
in qualche modo, fare qualcosa!
A domani.
Mario
La ricchezza ingiusta...
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