Oristano
19 Gennaio 2018
Cari amici,
UNICORN LATTE è una
nuova bevanda magica, che ha già conquistato il mondo dei giovani. È stata
inventata negli USA, in un locale di Brooklyn (il The End), dai fantasiosi
gestori che volevano offrire ai loro clienti una bevanda che fosse allo stesso
tempo bella da vedere e anche buona da gustare, ma soprattutto genuina: senza
impiastricciarla di coloranti, realizzata solo con ingredienti naturali. Definita “Il
massimo dello psichedelico che puoi ottenere senza l’uso di droghe”, la
bevanda ora spopola, aumentando continuamente la sua diffusione. In Italia ha iniziato a
lanciare questa bevanda la FOODNESS (www.foodness.it),
ma certamente il successo pieno non tarderà ad arrivare. Totalmente vegana, non
ha niente a che vedere con le bevande ipercaloriche e piene di coloranti, come il
suo aspetto potrebbe far sembrare. I suoi ingredienti sono definiti
“stupefacenti”, in quanto possiedono una serie di proprietà benefiche valutate
sensazionali, non solo per il benessere del corpo, ma anche per il suo
straordinario colore che da solo attrae e incuriosisce.
In effetti Unicorn
Latte è una bevanda avvolta da un alone di magia e di mistero. Eppure la sua
composizione non è misteriosa, anzi è ben nota: la sua base è costituita da
latte di cocco, a cui viene aggiunta spirulina Blu Majik, zenzero, polvere di
maca, miele e succo di limone. Un mix in grado di creare benessere, in quanto
associa le proprietà digestive e antiinfiammatorie dello zenzero e quelle
tonificanti ed equilibranti della maca, con quelle nutrienti, energizzanti e
antiossidanti della spirulina. Si, la SPIRULINA
è l’ingrediente protagonista del Latte Unicorno. Infatti, oltre a dare alla
bevanda uno straordinario colore blu acceso e variegato, le dona belle proprietà
nutrienti essendo ricca di vitamina B, minerali e proteine.
Secondo i suoi
“inventori” i “poteri magici” di questo super-drink sono in grado di “far
volare alto” chi lo beve, effetto che viene raggiunto proprio dall’unione delle
diverse sostanze che la compongono! Bevanda consigliata per esempio come
ricostituente prima di un allenamento sportivo, o come aiuto per la
concentrazione prima del lavoro o dello studio. E tutto ciò è possibile senza
alcun contenuto di caffeina. All’aspetto questa bibita si presenta come un
frullato cremoso, dal colore blu-verde: viene decorato esteticamente in diversi
modi: con stelline, polveri colorate, granelle o, per gli amanti della natura, con
fiori commestibili.
Stante tutto questo, il
desiderio di produrla anche qui in Italia è già forte, soprattutto da parte dei
giovani. Ebbene, a questo proposito qui posso dare già una bella notizia: in
Sardegna, per essere precisi a Sassari, è nata un’idea che può accelerare la
diffusione di questa bevanda anche da noi: far crescere e allevare nell’Isola
uno dei sui componenti più importanti: la spirulina. Si, produrre questa alga
magica che dà vita all’Unicorn Latte, la nuova e agognata bevanda.
Un gruppo di studenti
del Liceo Spano di Sassari (delle classi IV C, D), ha concepito l’idea di creare
‘Spirulina Factory’, ovvero un
impianto innovativo e sostenibile per la sua coltivazione in Sardegna. Un
progetto ritenuto valido e che è risultato subito vincente, tanto da arrivare a
conquistare del primo posto nel concorso nazionale “La tua idea d’impresa”, progetto concepito ed inserito nel quadro dell’alternanza scuola-lavoro.
La competizione, durata
sette mesi, ha coinvolto circa duemila studenti di tutte le scuole superiori
d’Italia; è stata promossa da Confindustria (con il patrocinio del Ministero
della Pubblica Istruzione) e realizzata da Strategica Community insieme a
Intesa-San Paolo e Università Luiss di Roma. “Il progetto per la produzione
della micro alga coltivata in foto-bio-reattori è stato premiato per l’elevato
contenuto di innovazione ed eco-sostenibilità, per la significativa fattibilità
economica e le elevate potenzialità di sviluppo produttivo”, queste le
parole che hanno accompagnato il premio, consegnato poco tempo fa a Roma dal
direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto e da Paola Previdi di
Confindustria.
La vittoria ottenuta
dai ragazzi ha, ovviamente, elettrizzato l’istituto sassarese, la cui dirigente
scolastica, Maria Paola Curreli, dopo essersi complimentata con gli alunni (anche
su Facebook) ha dichiarato: “Sono davvero felice che la creatività,
l’impegno e le competenze acquisite dalle ragazze e dai ragazzi abbiamo avuto
questo straordinario riconoscimento”. Ora il progetto di ‘Spirulina
Factory’ può davvero diventare realtà. Il gruppo creativo è stato già
contattato da operatori, case farmaceutiche e negozi di prodotti bio,
interessati ad acquisire il progetto che, al momento, è ancora sulla carta.
Insomma ci sono tutti i presupposti per far decollare l’iniziativa di questi
giovanissimi inventori: la Sardegna può diventare la prima produttrice di
questa alga così ricercata.
Cari amici, la
Sardegna, quanto a innovazione, non appare seconda a nessuno. Credo che questo interessante
studio possa dare un’ulteriore spinta al riavvicinamento dei giovani al mondo
dell’agricoltura, che potrà far diventare, davvero, la Sardegna una zona davvero felice per le possibili culture
biologiche e innovative. Auguri!
A domani.
Mario
I ragazzi sardi premiati
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