Cari amici,
se è pur vero che
innovare richiede una grande dose di coraggio e lungimiranza, la fretta è
sempre stata cattiva consigliera. Renzi sta provando a cambiare l’Italia con
tutte le sue forze, scontrandosi anche con l’ala sinistra del suo partito, ma a
volte un attimo di pausa o di riflessione in più potrebbe essere più salutare
di una frettolosa imposizione. Sta di fatto, comunque, che ormai “Il Dado è
tratto”: il Senato, con 145 voti a favore, 97 contrari e nessun astenuto, ha nei
giorni scorsi dato il suo “Via Libera” definitivo al DDL di riforma della
Pubblica Amministrazione. Or, la palla passa al Governo, esecutivo al quale
compete la delega operativa sulla riforma della P.A.
Mettere mano ad una
modifica così importante non sarà certo ne semplice ne facile: Renzi sa già che
dovrà lottare non poco contro quella burocrazia che Egli vuole a tutti i costi
semplificare. Ora, anche dopo l’approvazione della Legge delega, tante saranno
le pressioni, i tentativi di vanificare una riforma che pochi si sono sentiti
di portare avanti negli anni scorsi. L’elefantiaco apparato burocratico, ormai
non più al passo coi tempi, difficilmente di rassegnerà e i colpi di coda
certamente non mancheranno. Per ora questa mia riflessione vuole esaminare con Voi solo quanto "bolle in pentola", cosa dovrà cambiare: insomma le 'patate bollenti' che il Governo dovrà presto sbucciare. Dopo i Decreti attuativi ci torneremo sicuramente!
Sono molte le novità
introdotte dalla Legge Delega, alcune molto importanti, altre addirittura
rivoluzionarie! Vediamo insieme le più importanti.
- LICENZIAMENTI FACILI. Quando scatta un'azione disciplinare su un pubblico dipendente non si
potrà più concludere tutto con un nulla di fatto; la pratica dovrà essere
portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba
sull'articolo 18, la reintegra resterebbe.
- NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere
aiuto in ogni circostanza. L'idea e' quella di realizzare centrali in ambito
regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al
servizio interessato.
- UN SOLO LIBRETTO PER AUTO. Apertura al trasferimento del Pubblico
registro automobilistico (PRA), retto dall'ACI, al Ministero dei Trasporti, a
cui fa capo la Motorizzazione Civile. Si va infatti verso un'unica banca dati
per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.
- CONCORSI, SUPERATO VOTO MINIMO LAUREA. Non ci sarà più una soglia (voto minimo)
sotto la quale, come si era tempo fa ventilato, si è fuori dalle selezioni
pubbliche. L'obiettivo è dare più importanza alla valutazione in sede di
concorso. Nelle prove non mancherà mai un test sull'inglese.
- BOLLETTE ELETTRONICHE DA PAGARE CON SMS. I pagamenti verso la P.A,
come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico
(ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente
sotto 50euro). Il versamento potrà quindi essere eseguito con un semplice sms.
- STRETTA SU DIRIGENZA. Anche i "Burocrati-Dirigenti" diventano licenziabili, se
valutati negativamente. Ma pur di non perdere il posto potranno optare per il
dimensionamento (retrocessione al grado inferiore). Gli incarichi non saranno più
a vita (4+2 anni) e scatta la revoca in caso di condanna della Corte dei Conti.
A questo proposito è stato aggiunto un intero articolo dedicato al processo
contabile.
- TUTTI I DIRIGENTI IN UN UNICO BACINO. E' previsto un solo ruolo
(seppure diviso su tre livelli: statale, regionale, locale) senza più
distinzione tra prima e seconda fascia. Si va verso una quota unica (intorno al
10%) per l'accesso di esterni. La figura del Segretario Comunale è considerata superata.
- SULLE ASSENZE DAL LAVORO, I POTERI VANNO ALL’INPS. Niente più finti
malati. Per centrare l'obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse
passano dalle Asl all'Inps. Vengono poi posti dei paletti per il precariato.
C'è anche un passaggio per favorire la staffetta generazionale, ma a costo
zero. Nasce la Consulta per l'integrazione dei lavoratori disabili.
- MAGLIE PIU' LARGHE PER I PENSIONATI DELLA P.A. Il tetto di un anno
vale solo per i ruoli direttivi. Le altre cariche sono comunque consentite, ma
resta il vincolo della gratuità.
- MANNAIA SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE. Dovranno essere ridotte: si
prevede un numero massimo di bilanci in 'rosso', dopo di che c'è la
liquidazione; ipotesi possibile anche il commissariamento. La Legge prevede anche il
dimezzamento delle Camere di Commercio.
- SFORBICIATA SU PREFETTURE. Su questo fronte si va verso un taglio
netto: anche qui l’ipotesi è di un dimezzamento; quelle cancellate andranno a
finire nell'Ufficio Territoriale dello Stato: punto di contatto unico tra P.A.
periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra Ministeri
e Authority. si tratta di interventi di Spending Review che si ritrovano anche
nella riduzione alla spesa per intercettazioni.
- PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE. Per queste è previsto un percorso 'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino al
dimezzamento dei tempi, l'attuale iter ora abbastanza complesso; ovviamente nei casi di rilevanti insediamenti
produttivi e grandi opere di interesse generale. Scatta anche la possibilità di
attribuire poteri sostituitivi al Premier.
- SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI. In caso di contese tra Amministrazioni
centrali su nulla osta e altri concerti sarà il Premier a decidere, dopo un
passaggio in CDM. E' fissato anche un tetto per ottenere il sì: massimo 30
giorni, che diventano 90 in materia di ambiente, cultura e sanità. Sulla stessa
linea le misure per sbloccare la conferenza dei servizi.
- FREEDOM OF
INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di
accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Si spalancano gli
archivi pubblici, anche se restano dei limiti.
- RIORDINO DELLE FORZE ARMATE E CANCELLAZIONE PER INCORPORAZIONE DEL
CORPO FORESTALE. Il DDL prevede un riordino di tutte le Forze Armate e di
Polizia. Su questa base è prevista la cancellazione (per incorporazione) del
Corpo Forestale dello Stato, inserendolo in un'altra forza (con tutta
probabilità i Carabinieri), così da portare i corpi da 5 a 4.
Si, cari amici, c’è
indubbiamente molta carne al fuoco! Il traguardo da raggiungere è certamente un
ottimo obiettivo, anche se nell’attuazione dovranno essere usate non poche
cautele. A questo proposito ho lasciato per ultimo il riordino delle Forze
Armate e di Polizia. L’ormai decisa scomparsa del Corpo Forestale, con il
probabile assorbimento nei Carabinieri, mi sembra all’apparenza poco
funzionale, dati i suoi compiti abbastanza particolari: forse si sarebbe potuto pensare ad una ristrutturazione diversa. Ma
su questo argomento vorrei tornare specificatamente con un’apposita riflessione,
che voglio fare con Voi nei prossimi giorni. Per oggi basta così!
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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