Oristano
23 Agosto 2015
Cari amici,
su questo blog ho
parlato a lungo del terribile “cancro” qual è la plastica: il mondo ne è già
talmente inquinato che terreni, fiumi, laghi e mari sono praticamente sommersi da questa peste. In uno degli
ultimi post ho messo in luce che il mare, la nostra più grande riserva di acqua
e cibo, inizia a pagare le conseguenze del nostro troppo disinvolto modo di
inquinare il pianeta: sia i pesci che anche i coralli stanno soffrendo e
morendo per le micro particelle di plastica che tutti i giorni ingurgitano. Nel
Pacifico, addirittura un’isola grande quanto un Continente è formata da
plastica ammucchiata lì dalle correnti. Credo che a questo punto tutti i Paesi
del mondo dovrebbero trovare sistemi adeguati per evitare un disastro di
proporzioni inimmaginabili, praticamente già annunciato.
Per farlo dovremmo
essere tutti più consci del pericolo e adottare anche nella quotidianità tutti quegli accorgimenti atti a iniziare a “diminuire”
l’immensa quantità di plastica che ogni famiglia giornalmente produce. Dovremmo,
innanzitutto, rivoluzionare la nostra cultura “dell'usa-e-getta”, ormai
incredibilmente imperante. E’ proprio nella nostra vita quotidiana che possiamo
mettere in pratica alcuni gesti, davvero semplici, per ridurre i rifiuti di
plastica, partendo dalle nostre scelte d'acquisto. Solo la collaborazione tra
famiglie consumatrici e produttori può iniziare a “dare una svolta” per ridurre
il volume degli imballaggi di plastica e degli imballaggi non riciclabili più
in generale; è in quest’ottica che dobbiamo operare in futuro, partendo dal
presente! Possiamo farlo in modi diversi, cambiando ad esempio il nostro modo
di fare la spesa. Ho reperito su Internet un’interessante riflessione di Marta
Albè per www.greenMe.it, dove vengono
riportati “10 consigli” per iniziare quest’opera di limitazione della terribile
plastica: insomma un vero e proprio “DECALOGO”!
Eccolo.
I carrelli del
supermercato di molte famiglie sono ancora carichi di acqua in bottiglia. Le
bottiglie di plastica rappresentano uno dei problemi principali per quanto
riguarda i rifiuti, dato che non sono completamente riciclabili. Le aziende
stesse ammettono che le bottiglie di plastica non sono del tutto riciclabili e
inoltre la fantomatica bottiglia di plastica riciclabile al 100% annunciata da
poco da una nota multinazionale in realtà non esiste ancora sul mercato. Meglio
allora scegliere l'acqua del rubinetto. Se ci sono problemi di potabilità
dell'acqua di casa, optate piuttosto per le bottiglie in vetro. Quando siamo in
viaggio o fuori casa, invece della classica bottiglietta di plastica dovremmo
portare con noi una borraccia.
Sembra uno dei consigli
più semplici da mettere in pratica ma non tutti se ne ricordano. Per ridurre
qualsiasi tipo di rifiuto basato sull'utilizzo di sacchetti monouso è
fondamentale portare con noi delle borse della spesa riutilizzabili e facilmente
lavabili come le borse di stoffa, che resistono a lungo e si possono
riutilizzare per anni. Se in casa abbiamo della vecchia stoffa e sappiamo
cucire, le possiamo realizzare facilmente da soli con un risparmio in più.
Si tratta di una scelta
molto importante per ridurre i rifiuti di plastica. Non parliamo del loro
utilizzo occasionale, che magari per necessità può capitare un paio di volte
all'anno, ma di chi sistematicamente acquista piatti e bicchieri di plastica monouso
quando potrebbe utilizzare senza problemi le normali stoviglie lavabili.
Riflettiamo sulle nostre scelte: di piatti, bicchieri e posate usa-e-getta
possiamo davvero fare a meno.
Un altro modo
intelligente per ridurre i rifiuti di plastica è la scelta di contenitori
lavabili e riutilizzabili per trasportare e conservare i cibi. In questo modo
avremo a disposizione degli oggetti davvero duraturi che ci permetteranno, ad
esempio, di portare con noi facilmente il pranzo al lavoro o di conservare i
cibi in frigorifero senza produrre rifiuti.
C'è una tipologia di
rifiuti di plastica a cui forse non prestiamo sufficiente attenzione: si tratta
delle cannucce. Sono tra gli strumenti che hanno vita più breve. Chi entra in
un bar e ordina una bibita o un succo di frutta probabilmente si troverà ad
utilizzare una cannuccia che finirà tra i rifiuti in pochi minuti. Possiamo
decisamente farne a meno. E se in casa prepariamo succhi e frullati e preferiamo
berli con la cannuccia, esiste la possibilità di acquistare cannucce
riutilizzabili. Ad esempio, potreste scegliere delle cannucce in vetro.
Uno dei passi
principali che un genitore può compiere per ridurre i rifiuti di plastica è la
scelta dei pannolini lavabili. Questi pannolini sono riutilizzabili, permettono
di risparmiare denaro e soprattutto di pesare meno sul Pianeta. All'inizio
l'investimento può sembrare oneroso ma esistono delle alternative come le
Pannolinoteche, che permettono di prendere in prestito i pannolini lavabili per
il tempo che vi è necessario.
Questa è probabilmente
una delle sfide più difficili da affrontare: evitare o almeno limitare i
prodotti con gli imballaggi in plastica. Parliamo soprattutto di merendine,
formaggi confezionati, biscotti, prodotti surgelati e affini. Alcuni
imballaggi, con particolare riferimento a quelli dei biscotti e della frutta
secca, contengono materie plastiche miste e non sono riciclabili. Controllate
bene sulle confezioni e scegliete il più possibile prodotti alimentari che
abbiano imballaggi riciclabili, ad esempio in carta, cartone o vetro.
Le bottiglie di
plastica non contengono soltanto acqua naturale o gassata ma anche succhi e
frullati. Se di solito acquistate succhi in bottiglie di plastica potete
provare a sostituirli con succhi e frullati da preparare in casa a partire
dalla frutta fresca. Saranno più buoni, più salutari e vi permetteranno di
ridurre i rifiuti.
Se avete la possibilità
di fare la spesa in un negozio di prodotti sfusi presente nella vostra città,
non perdete questa buona abitudine. Potrete acquistare davvero molti prodotti
senza imballaggio, a partire dalla pasta e dal riso. Nei negozi di prodotti
sfusi e alla spina troverete anche cereali per la colazione, legumi secchi per
le zuppe, frutta secca e essiccate, cosmetici e detersivi senza imballaggi di
plastica.
Nel vostro piccolo,
anche se non avete molto tempo a disposizione, quando potete cercate di
preferire i prodotti preparati in casa a partire da semplici materie prime da
acquistare sfuse al mercato o che provengono direttamente dal vostro orto.
L'autoproduzione si estende anche a detersivi, cosmetici, realizzazione di
giocattoli e di altri oggetti che non comprendano la plastica. Anche da questo
punto di vista ognuno può fare davvero la differenza.
Cari amici, credo che
dovremmo riflettere tutti, senza pregiudizi: l’abitudine dell’usa e getta ci
sta portando tutti in un mondo senza futuro, non solo per noi ma soprattutto
per le nuove generazioni. Credo che se tutti iniziassimo ad applicare, in tutto
o in parte, i consigli di Marta Albè,
avremo già iniziato un percorso di salvezza!
Ciao, amici, a domani.
Mario
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