giovedì, febbraio 19, 2015

LA SUPER MEMORIA DEI FUTURI COMPUTER? SARÀ FATTA DI DIAMANTI!



Oristano 19 Febbraio 2015
Cari amici,
che i diamanti siano da sempre un meraviglioso “oggetto del desiderio”, in particolare da parte delle donne, un bene raro e prezioso, difficile da possedere anche per il costo non indifferente, è cosa ben nota.

Proprio il loro difficile reperimento in natura, quindi la loro rarità, ha aguzzato il multiforme ingegno dell’uomo che è riuscito, ricalcando artificialmente la loro naturale formazione, a realizzare quelli artificiali, più noti come diamanti sintetici. Questi, pur non eguagliando in tutto e per tutto quelli di origine naturale, hanno potuto appagare più facilmente i desideri insoddisfatti di molte donne, che gli altri proprio non potevano permetterseli! Ebbene, cari amici, questi diamanti ottenuti in laboratorio, oggi, grazie forse ad un errore di fabbricazione (non si sa se casuale o voluto), stanno per diventare molto più preziosi di quelli naturali!

Nel fabbricarli, infatti, è bastato modificare leggermente la composizione, sostituendo un atomo, per ottenere un materiale particolare, dalle incredibili e bizzarre proprietà, capace di obbedire alle leggi della meccanica quantistica e aprendo la strada ad una nuova generazione di “PC dalla super memoria” e ad una nuova struttura di sensori, dei piccolissimi dischi, ad altissima densità di memorizzazione.
Il nuovo materiale, dunque, 'figlio' dei diamanti costruiti artificialmente per altri scopi, ha già iniziato a stupire, con risultati straordinari. Questo materiale, che non ha ancora un nome, è stato ottenuto, forse casualmente, "dopando" la fabbricazione dei diamanti attraverso la sostituzione di un atomo di carbonio con uno di azoto. 
Il progetto di ricerca DIADEMS (DIAmond Devices Enabled Metrology and Sensing), promosso e finanziato dalla Commissione Europea con 6 milioni di Euro, ha messo in luce possibili applicazioni quasi avveniristiche, nell'ambito del filone di ricerca sulle tecnologie emergenti. Agli studi sul nuovo materiale partecipano 15 partner provenienti dal mondo accademico e dall'industria, coordinati dall'azienda francese Thales.
Dagli studi in corso inizia ad emergere un'ampia gamma di applicazioni possibili del nuovo prodotto, grazie al fatto che “si presta ad essere monitorato in modo molto preciso”, come afferma il coordinatore del progetto Diadems, Thierry Debuisschert. Una delle prime applicazioni potrebbe essere la produzione di nuovi sensori di scala atomica, da utilizzare per ottenere piccoli dischi ad alta densità di memorizzazione, con capacità e affidabilità di gran lunga superiori a quelli attuali. Ma non è tutto. Questa sua straordinaria capacità consentirebbe la costruzione di futuri computer dalla super memoria, in grado addirittura di fornire applicazioni particolari, come quella di realizzare sensori capaci di 'spiare' le cellule nervose. Strumento quest’ultimo prezioso per la ricerca contro l'Alzheimer.
Spiega Thierry Debuisschert: ''Potremmo in definitiva creare sensori piccolissimi in grado di rilevare piccoli segnali magnetici, i quali ci permetterebbero, ad esempio, di monitorare l'attività elettrica dei neuroni su un vetrino di diamante e vedere come funzionano insieme''. Poi aggiunge: “in futuro potremmo essere in grado di vedere se un neurone risponde a una sostanza chimica usata per una determinata cura, uno strumento prezioso per la ricerca sulle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer”. Le straordinarie capacità del nuovo materiale di osservare come le molecole reagiscono ai cambiamenti della rotazione dei loro elettroni, permetterà, a questi super computer, di analizzare cosa succede durante le reazioni chimiche su scala molecolare e atomica.
Cari amici, ogni giorno si scoprono, in certi materiali, proprietà davvero straordinarie! Dopo aver appagato per secoli i desideri delle donne, oggi i diamanti stanno diventando anche un grande strumento di servizio nei confronti della nostra salute e del nostro lavoro. Il nuovo “simil-diamante” in futuro, oltre che fabbricato, potrà anche essere reperito nello spazio, nei sempre più frequenti viaggi cosmici (i diamanti pare siano molto abbondanti nelle atmosfere di Saturno e Giove). L'utilizzo futuro del diamante, inoltre, non sarà limitato alle sole funzioni che abbiamo appena descritto, ma potrebbe essere esteso alla fabbricazione di altri incredibili dispositivi d’eccellenza, per immagazzinare dati e velocizzare gli strumenti di ricerca, in modo sempre più rapido e sicuro. I device storage del futuro, non ne dubito, utilizzeranno in modo sempre più vasto i diamanti! “Lavorando a livello atomico e molecolare, potremmo essere in grado di controllare i dispositivi di storage alla scala necessaria per lo stoccaggio ad alta densità”, ha concluso Debuisschert.

E proprio vero, che ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo! Chissà cosa riserverà il futuro alle nuove generazioni!
A domani.
Mario

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