giovedì, febbraio 05, 2015

INVERNO E MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO. QUANDO NELLA SOCIETÀ CONTADINA LA NONNA ERA ANCHE MEDICO E FARMACISTA.



Oristano 5 Febbraio 2015
Cari amici,
anticamente, quando la globalizzazione era ancora una parola sconosciuta (in primo luogo per ragioni economiche), le allora famiglie “patriarcali”, numerose ben più di oggi, dove nonni, figli e nipoti costituivano un vero e proprio clan familiare, la gran parte delle necessità venivano soddisfatte in casa con quello che si riusciva a trovare, persino per quel che riguardava la salute; i rimedi per ripristinarla erano preparati in casa, a kilometro zero. Era la saggezza e la competenza degli anziani a risolvere problemi che oggi, invece, trovano soluzione in farmacia o in erboristeria.
Di solito erano le donne anziane, le nonne, a preparare i necessari "farmaci" che venivano preparati con i prodotti che la terra stessa produceva spontaneamente. L’uso delle erbe medicinali da parte delle famiglie risale ad epoche antichissime, e possiamo certamente dire che i nostri antenati (spesso anche analfabeti) sono stati gli antesignani degli attuali erboristi, che oggi vantano invece tanto di titoli e competenza. Le nostre nonne, anche se a volte sapevano appena fare la loro firma, erano ben esperte nel miscelare erbe e ingredienti, e andavano fiere delle loro personali ricette, sia in cucina che in campo terapeutico.
Fino al secolo scorso, ai tempi della civiltà contadina, tutto veniva ancora prodotto nella fattoria di casa: il pane, l’olio, il vino, il formaggio, la frutta e la verdura. Per poter superare la limitazione delle stagioni le tecniche usate erano quelle della conservazione: far seccare la frutta, trasformarla in marmellate, distillare determinati ingredienti e via di seguito. Questo impegnativo compito era riservato agli anziani, in particolare alle nonne, che nei lunghi anni di esperienza di madri di famiglia, avevano acquisito la giusta esperienza. Quanta frutta, raccolta al giusto grado di maturazione, con la sola aggiunta di zucchero o di miele, è stata trasformata in profumate e gustose marmellate! Tutti i tipi di frutta venivano utilizzati, anche frutti oggi quasi dimenticati, come cotogne, nespole, perastri, fichi d’india, ribes, uva passa, more di gelso e così via.
Ma un compito ben più importante della preparazione delle marmellate era quello della preparazione dei rimedi per la salute: dalle tisane agli unguenti, ai rimedi più disparati, capaci di lenire o sanare i mali soprattutto di stagione, in particolare quello delle stagioni fredde, come influenze, raffreddori e infiammazioni delle vie respiratorie. In questo campo vastissimo, tante le erbe utilizzate, per i numerosi mali che affliggevano le persone, in particolare i bambini e gli anziani. Il disturbo più frequente in periodo invernale è il raffreddamento, che causa l’infiammazione delle vie respiratorie con conseguente tosse e mal di gola. In quei tempi non era possibile acquistare le caramelle balsamiche che oggi troviamo in farmacia, gli spray libera naso chiuso o i preparati effervescenti, e quindi bisognava risolvere i problemi con tisane calde o altri prodotti naturali, in particolare per i bambini e gli anziani, con le caramelle balsamiche fatte in casa.
Una caramella quando abbiamo la tosse o il mal di gola può essere un valido aiuto per trovare sollievo e ristoro. Rimedi, se volessimo, validi anche oggi, utilizzando alcuni semplici ingredienti reperibili facilmente. In questo modo possiamo provare a preparare in casa delle caramelle balsamiche, proprio come facevano una volta le nostre nonne. La scelta può essere la più varia: potremo preparare caramelle agli oli essenziali a base di zucchero e limone, miele e limone, alle erbe, alla menta, all’anice, al sambuco, alle zenzero, all’eucaliptolo e così via.

Ebbene, se volessimo toglierci lo sfizio di preparare in casa delle buone caramelle artigianali, con ingredienti tutti naturali, possiamo certamente tentare. Pur variando alcuni ingredienti, la preparazione è molto somigliante a quella che ora descrivo. Ecco, pertanto, per Voi una di queste ricette: caramelle balsamiche  al miele, zucchero, limone, foglie di eucalipto, anice, cannella e radice di liquerizia. Vediamo come procedere.
Ingredienti. 1 cucchiaio di miele vergine, 9 cucchiai di zucchero (va bene anche quello di canna), il succo e la scorza di un bel limone, non trattato e di agricoltura biologica, un decotto ristretto di foglie di eucalipto, scorza di limone, anice stellato, una stecca di cannella, una radice di liquirizia e qualche goccia di olio essenziale di menta piperita.
Preparazione. Predisposto il decotto (dopo averlo fatto sobbollire per almeno 3 quarti d'ora), filtrarlo, spremendo bene gli ingredienti ancora caldi. Versare ora in un pentolino antiaderente, lo zucchero ed il succo di limone, facendo sciogliere il composto senza caramellarlo; aggiungere quindi, un po’ per volta, il liquido del decotto. Lasciare, quindi, evaporare a fuoco lento fino a creare una soluzione sciropposa. A questo punto aggiungere il miele e mescolare, amalgamando bene con lo sciroppo. Sempre a fuoco non troppo vivo lasciar rapprendere il composto e appena inizia a caramellare, spegnere la fiamma. Aggiungere ora le gocce di olio essenziale di menta, rimescolare e travasare immediatamente il composto caramellato nelle apposite formine in silicone (vanno bene anche le vaschette per il ghiaccio, riempiendole solo a metà).

Cari amici, il lavoro ora è praticamente terminato! Basta lasciare raffreddare e successivamente passare in freezer per qualche ora. Trascorso questo tempo si possono “sformare” le caramelle appoggiandole su carta forno, battendo forte sul piano di lavoro in modo che possano fuoriuscire senza rompersi. Ora, se siete sfiziosi, potete incartare le caramelle come quelle del negozio, con carta lucida per alimenti e conservarle in un contenitore magari di vetro. Al primo assaggio potrete constatare che sono una vera e propria bontà, buone e soprattutto in grado di lenire i disturbi della gola e respiratori.
Cari amici, con questo metodo si possono preparare tanti tipi di caramelle, per esempio quelle alla vitamina C utilizzando i cinorrodi (i frutti) della rosa canina; oppure quelle balsamiche utilizzando timo, eucalipto, menta e via dicendo; o quelle per la tosse, con malva, camomilla e sambuco...; insomma ci si può dilettare in mille maniere, creando le “nostre” caramelline, "curative" di piccole sintomatologie. Se poi in questa preparazione coinvolgiamo i nostri figli, possiamo far capire loro non solo i grandi sacrifici fatti in passato dai nostri nonni, ma anche aiutarli a capire meglio la natura, amarla e preservarla!
Ciao, a domani.
Mario

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