Oristano
7 Febbraio 2015
Cari amici,
quando ho letto di
questo nuovo strumento chiamato Junior
Achievement, la prima cosa che mi sono detto è che era ora che qualcuno
trovasse “l’anello mancante” tra
scuola e mondo del lavoro. Vedete, io, dodici anni fa dopo aver lasciato il
lavoro per andare in pensione (avevo 57 anni), e non mi sentivo ancora pronto
per appendere la mia vita al chiodo, sono voluto tornare all’Università. Sono rimasto 8 anni a Sassari, dove
presso la Facoltà di Scienze Politiche ho ripreso a studiare come quand'ero ragazzo, conseguendo 3
lauree.
Ebbene, in questi anni
vissuti meravigliosamente con un gruppo di giovani dell’età di mio figlio, mi sono
reso conto che la scuola, anche quella superiore, quella Universitaria e Post
Laurea, non era assolutamente collegata con il mondo del lavoro! I due mondi,
quello dell’istruzione e della formazione e quello del lavoro, non dialogavano: nessuna condivisione o contatto, non si raccordavano tra di loro! Possibile, mi sono detto, che non esista un sistema che colleghi
in modo proficuo i giovani che si trovano negli ultimi anni della formazione scolastica con le
aziende che di questi giovani preparati, poi, avranno bisogno? Eppure, amaramente,
bisogna constatare che questo distacco esiste! Sono poche in Italia le
università che sono realmente in contatto con il mondo del lavoro, credo che
una delle mosche bianche sia proprio il Politecnico di Torino. Ecco il motivo
per cui questa iniziativa messa in atto da Junior Achievement, mi ha colpito molto
favorevolmente. Vediamo ora insieme di cosa esattamente si tratta.
Junior
Achievement, è un progetto, chiamato anche “Impresa in Azione”, pensato
per ispirare e coinvolgere gli studenti dai 16 ai 19 anni in un’intensa
esperienza didattica volta ad apprendere e trasferire nelle loro menti i contenuti fondamentali
dello “spirito imprenditoriale”, necessario nella loro successiva attività
lavorativa; insomma un modo pratico per
far capire ai ragazzi che “l'impresa si impara a scuola”. Imprenditorialità che viene insegnata ai
ragazzi con un approccio concreto, coinvolgente, e in grado di influire davvero
sul loro futuro occupazionale.
Junior Achievement, è
un’Organizzazione Non Profit dedicata all'educazione economica dei giovani, che
ha iniziato in Italia la sua attività nel 2002, con sede operativa nella
provincia di Milano. “Al centro della ‘Mission’ – spiega
Miriam Cresta, Direttore Generale di Junior Achievement – un metodo innovativo soprattutto
da due punti di vista: da un lato portiamo un approccio didattico il più
possibile improntato sul "fare", con un metodo più concreto nel quale
l'aula si trasforma in un laboratorio (e gli studenti possono continuare il
loro lavoro anche fuori dalla scuola), dall'altro mettiamo i ragazzi in
contatto con le imprese non portando loro in azienda, ma facendo sì che chi
lavora in azienda entri nelle classi”.
Insomma, un vero connubio
proficuo tra mondo aziendale e mondo
scolastico, il primo rappresentato da quei lavoratori che ne simboleggiano
concretamente le diverse professionalità, le competenze e la creatività, il
secondo, ben riassunto dal progetto "Impresa in azione" portato
avanti nelle scuole superiori italiane. Con questa iniziativa i ragazzi durante
l'anno scolastico sviluppano insieme un'idea imprenditoriale e poi arrivano a
presentarla come una vera e propria start up: "In questo modo – prosegue
Cresta – per un anno questi giovani si impegnano a produrre, a lavorare
insieme, a sviluppare capacità di comunicazione, anche per trasmettere ad altri
la propria idea e riuscire così a raccogliere il capitale per realizzarla”.
Un'esperienza ricca che offre agli studenti un'immagine più precisa di cosa li
aspetta alla fine degli studi e su quali competenze devono puntare per riuscire
al meglio.
Il risultato è
sicuramente una maggiore consapevolezza per il futuro: per le imprese che si
avvantaggiano della preliminare formazione dei giovani, e per i ragazzi che imparano a conoscere il
lavoro aziendale per tempo. "La cosa più importante – conclude
Cresta – è aver fatto capire ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti che
intraprendenza, creatività e innovazione non sono attitudini innate. Non si
nasce intraprendenti, ma lo si può diventare. Si tratta di una competenza e
quindi può essere appresa come l'inglese e i contenuti informatici".
Cari amici, questa
moderna strategia educativa per l'occupabilità dei giovani è un servizio che,
ormai da 10 anni Junior Achievement ha
offerto a più di 6.000 studenti tra i 16 e i 19 anni in tutta Italia. I numero
sono ancora modesti, ma potrebbero svilupparsi ben di più se sulla scia di Junior Achievement nascessero altre iniziative, supportate magari dalle Associazioni imprendoriali (Confindustria, Confartigianato, etc.), che, in accordo con le strutture universitarie, potrebbero dare
l'opportunità a tanti giovani di prendere parte a una stimolante esperienza di
formazione imprenditoriale fatta nelle Scuole Superiori, tipo di formazione, questa, ritenuta dalla Commissione
Europea, la più efficace strategia educativa di lungo periodo per la crescita e
l'occupabilità dei giovani.
Speriamo che questi
progetti innovativi trovino larga condivisione e partecipazione, e che, una volta ripartita la tanto sospirata "ripresa", agevolino l'inserimento dei tanti giovani che attendono con ansia di poter dare alla nostra terra il loro importante e decisivo contributo!
Ciao, a domani.
Mario
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