Oristano
17 Novembre 2014
Cari amici,
con tutta l’acqua che
quest’anno ci sta “piovendo” addosso, credo che la moderna invenzione di cui
sto per parlarvi possa essere testata in modo tangibile. L’autunno è già di per se la stagione delle
piogge per antonomasia: in ogni spostamento con noi c’è sempre lui, l’ombrello,
un accessorio certamente utile ma fastidioso e ingombrante, che ci crea
problemi a non finire, oltre a “dimenticarlo”, al primo raggio di sole che
spazza via le nubi birichine che ci mettono in difficoltà nei nostri movimenti
all’aperto.
Ombrello scomodo,
dunque, anche per la sua fragilità nei confronti del vento: quante volte è
capitato di trovarcelo tra le mani con le stecche piegate o rotte o con il
meccanismo inceppato, costretti e gettarlo con rabbia nel primo contenitore per
i rifiuti? Ebbene oggi tutto questo potrebbe essere dimenticato, collocato tra
i cimeli del passato! Come, direte Voi, sostituito da che cosa? La risposta c’è
già, cari amici, e si chiama Air
Umbrella, un curioso dispositivo di ultima generazione che, come lascia
intuire il nome, sfrutta la forza dell’aria per respingere l’acqua.
Immaginatevi un semplice bastoncino, senza il fastidioso ingombro del cerchio
di tela tesa dalle stecche sul capo, che sprigiona una corrente d’aria che
funge da “coperchio invisibile”, una specie di scudo magico in grado di difenderci
dalla pioggia senza bagnarci.
L'ombrello invisibile
che respinge l'acqua con l'aria è oggi dunque una bella realtà. Il nuovo
marchingegno, creato nel 2012 dal cinese Chuan Wang, nella prima versione si
era rivelato poco funzionale, essendo troppo grande e pesante, per cui necessitava
di particolari migliorie; per questo motivo è stato successivamente coinvolto un
gruppo di laureati in ingegneria aerospaziale dell’Università di Aeronautica e
Astronautica di Nanchino, il cui supporto è stato fondamentale per arrivare
alla fase definitiva. Questo simpaticissimo nuovo ombrello è oggi pronto a sostituire
quello tradizionale: il lancio del nuovo prodotto sulla Rete, con l’obiettivo
di reperire i finanziamenti necessari, è stato pubblicato su Kickstarter, sito
noto per le campagne di finanziamenti, ed ha racimolato in pochissimo tempo più di 30.000 dollari, il triplo
dell'obiettivo proposto.
Lo scorso luglio è
stato messo a punto il campione definitivo, un prodotto dal piacevole design
che, apparentemente, sembra solo un tubo di plastica ma, in realtà, è un
geniale marchingegno che, grazie ad un meccanismo a pompa d'aria, emette
raffiche orizzontali d’aria, la cui potenza, modulabile, è in grado di cambiare
il corso della pioggia spingendola a lato. Del nuovo ombrello sono previste ben
tre versioni: la versione A, pensata per le donne, piccola e leggera che misura
30 cm di lunghezza per 500 gr di peso, la B con 50 cm di lunghezza, mentre la C
si aggira intorno agli 80 cm ed è in grado di riparare anche due persone.
Venendo al tasto dolente, l'unica grande pecca di questo rivoluzionario
ombrello è la batteria, la cui durata oscilla tra i 15 ed i 30 minuti: poco se
si pensa che nelle giornate più grigie la pioggia potrebbe durare molto più a
lungo.
Il progetto, nonostante
sia ancora in fase sperimentale, dovrebbe essere lanciato sul mercato nel 2015;
il costo di vendita stimato si aggira intorno ai 100/200 dollari circa, e
sicuramente si diffonderà in tempi brevi. Uno dei difetti del nuovo ombrello è
che risulta abbastanza rumoroso, per il sibilo fastidioso del getto d’aria, ma,
dicono gli esperti, se piove a dirotto, chi può accorgersene, essendo il rumore
coperto da quello della pioggia?
Cari amici, le
invenzioni sono come le ciliegie: una tira l’altra. Pensate agli inglesi, che
da tempo sono così affezionati all’ombrello che sarà difficile convincerli
della nuova invenzione! Un altro particolare, per me assolutamente non
trascurabile, ma da prendere seriamente in considerazione è questo: chi si
ripara sotto il nuovo ombrello, singolo o coppia che sia, è certamente al sicuro,
nonostante il fastidioso rumore del getto d’aria, ma tutti gli altri intorno, quelli
che vengono inondati dai violenti schizzi d'acqua che vengono deviati dal flusso
d’aria del moderno ombrello, come la prenderanno? Si scateneranno risse e scazzottate
sotto la pioggia o si combatterà di
fioretto, tra ombrelli tradizionali e ombrelli a getto d’aria? Ai posteri l’ardua
sentenza…
Ciao, amici, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento