Oristano
3 Novembre 2014
Cari amici,
il rito della cura del
corpo, per la specie umana, è stato sempre ritenuto qualcosa di importante, da
non trascurare mai. Nelle varie civiltà che nei millenni si sono avvicendate
nel mondo, sia negli uomini che nelle donne, il corpo è stato sempre oggetto di
grande attenzione. Dalla civiltà egizia a quella greca, da quella romana a
quella orientale, medici e guaritori hanno sempre messo in atto tutti gli
artifizi per poter esibire un corpo possibilmente perfetto e degno di essere
mostrato.
Nella civiltà egizia la
cosmesi per la bellezza, intesa come cura e igiene del corpo, era considerata
una necessità: bellezza esteriore e bellezza interiore dovevano andare di pari
passo, senza escludere neanche quella funeraria: l’esibizione del corpo dopo la
morte. Cosmesi intesa non solo come valore ornamentale della persona: donne e
uomini cercavano di migliorare la propria immagine usando quotidianamente trucchi,
creme e unguenti, anche se la maggior parte dei prodotti usati avevano, oltre
che un fine estetico anche quello curativo. Plinio nei Suoi scritti affermava
che l’'Egitto era il più grande produttore di unguenti e pomate; le sostanze
più raffinate venivano dal Delta del Nilo ed erano custodite in vasetti molto
belli, realizzati in alabastro, ceramica o vetro, decorati con pezzi di pietre
colorate che formavano dei disegni geometrici.
Anche la civiltà greca
non era da meno. Il significato di cosmesi deriva proprio dal vocabolo greco
antico kosmèo che significa
ordinare, abbellire. Cosmesi assume dunque il significato di tecnica per abbellire
e conservare la bellezza del corpo. Le donne dell’Antica
Grecia curavano molto l’aspetto esteriore e si sottoponevano a trattamenti per
il viso e per il corpo degni del miglior centro estetico moderno. Una pelle
bella, liscia e profumata era la base imprescindibile per essere davvero
attraenti e quindi anche il punto da cui partire per cominciare a prendersi
cura di sé. Riguardo al viso, difficilmente le signore greche andavano a
dormire la sera senza aver prima steso su di esso un generoso strato di
maschera preparata con ingredienti naturali, che poi la mattina veniva
asportata con del latte, mentre al corpo erano riservati rituali piuttosto
lunghi e sofisticati.
Nell’antica Roma l’igiene
personale e la cura del corpo rivestivano una grande importanza nella vita
quotidiana, segno del grado di civiltà e della indiscutibile modernità
raggiunte dal popolo romano. Soprattutto a partire dalla diffusione delle terme
e dei bagni: ci si lavava in modo completo ogni giorno, adoperando come
detergenti sostanze un po’ “rudi” ma efficaci, soprattutto soda, liscivia, particolari
pietre. Le donne, attente soprattutto alla bellezza della pelle, per evitare
che si rovinasse, facevano abbondante uso di oli profumati, ottimi per
contrastare l’aridità cutanea e per conferire a tutto il corpo un piacevole
profumo.
Potrei continuare a
lungo a parlare di “Cosmesi” e dell’evoluzione costante delle tecniche usate
per il miglioramento del nostro corpo, messe in atto perché la nostra immagine,
sia pubblica che privata, potesse trarne giovamento. Una cosa è certa: da
millenni essa continua a rivestire un’importanza primaria! Cari amici, l’argomento
della riflessione di oggi riguarda proprio uno degli ultimi traguardi raggiunti
in campo cosmetico-salutare, uno dei più recenti “ritrovati”, da parte degli
studiosi, per dare un efficace miglioramento al nostro aspetto fisico: voglio
parlarvi della “Batterio-Terapia”. Di
cosa si tratta direte Voi? Ecco quello che ho potuto ricavare dalle notizie di
stampa e della rete.
Un recentissimo studio,
presentato al quinto congresso ASM,
Conference on Beneficial Microbes in corso a Washington, ha messo in evidenza
che un certo tipo batteri presenti nel suolo, 'si nutre' di sostanze
contenute nel nostro sudore come l'ammoniaca; questa scoperta consente di utilizzare proficuamente questi batteri
per curare infiammazioni della pelle come l'acne o le ulcere diabetiche, queste
ultime ben difficili da rimarginare. La particolarità di questo studio è l’aver
scoperto “il segreto” di questi batteri, che sono in grado di eliminare
sostanze nocive come l'ammoniaca del sudore, trasformandole in molecole buone
per la nostra pelle. In effetti una ingegnosa soluzione mai pensata prima!
Dopo questa scoperta possiamo
dunque affermare che anche i batteri possono svolgere una funzione positiva e
benefica, ed essere ingaggiati proficuamente per migliorare la nostra pelle,
ridonandole salute e bellezza. Questi microrganismi che possiamo definire “buoni”,
opportunamente allevati, diverrebbero così la base per “nuove terapie
cosmetiche”. Con una certa ironia potremo definire questa nuova forma di cura
della pelle proprio una ''batterio-terapia'', basata sull'uso locale di questi
particolari microrganismi estratti dal suolo, capaci con la loro costante opera
di ridare salute alla nostra pelle, colpita dalle affezioni cutanee più
svariate.
L’efficacia della
terapia è stata testata con uno studio clinico effettuato su 24 volontari,
condotto dalla AOBiome LLC, usando
il batterio del suolo Nitrosomonas eutropha. A metà dei 24 volontari, per una
settimana, sono state fatte applicazioni locali di Nitrosomonas E. su viso e
testa, chiedendo loro di non detergersi i capelli, mentre l’altra metà è stata
trattata con un placebo. Alla fine la salute della pelle dell'intero gruppo è
stata monitorata per le due settimane successive all'applicazione. Il riscontro
ha fatto emergere non poche differenze tra i soggetti trattati: un netto
miglioramento per quelli trattati con i batteri, rispetto a quelli trattati con
la lozione finta. Adesso gli esperti vogliono valutare l’efficacia della
batterio-terapia per l'acne in un trial clinico futuro.
Cari amici, certamente
la brillante idea avrà un sicuro avvenire. I batteri, sia quelli buoni che
quelli cattivi svolgono nel mondo una funzione essenziale, frutto di un’unica
grande “catena di equilibrio” che fa parte del grande orologio dell’Universo.
Scoprire i segreti meccanismi di questo grande orologio biologico, può
consentirci di vivere meglio la nostra vita, senza inutili sofferenze. Chissà
quanto ancora ci resta da scoprire nel creato, tra cielo, mare, suolo e sottosuolo!
Grazie, amici, della
Vostra sempre splendida attenzione.
Mario
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