Oristano 15 dicembre 2025
Cari amici,
Il recente caso della
famiglia che abitava nel bosco, priva anche dei primari servizi necessari al giorno d’oggi,
sta facendo parlare molto, in particolare facendo riflettere
sulla responsabilità educativa e formativa genitoriale, ovvero quella di dare un’adeguata
istruzione e preparazione ai propri figli minori. Questi godono di diritti ai quali i genitori
non possono mancare, tant’è che nel caso in parola, sono stati provvisoriamente
allontanati dalla famiglia. Proprio la storia triste di questi bambini, fatti
crescere in una casa isolata nel bosco, in provincia di Chieti, porta tutti noi
ad interrogarci sull'educazione e sulla grande responsabilità genitoriale.
A chi si è scagliato contro la decisione di far crescere questi bambini fuori dalla scuola si deve però dire che l’istruzione data al minore direttamente dai genitori, in Italia è legalmente possibile,
ovviamente a determinate condizioni. Noto anche come istruzione parentale in
Italia, L'HOMESCHOOLING è un sistema educativo in cui i genitori
scelgono di istruire i propri figli a casa invece di iscriverli a una scuola
tradizionale. Quando, però, i genitori scelgono l’istruzione parentale devono
farlo contattando il dirigente scolastico della scuola dove il minore avrebbe
dovuto studiare.
Alla richiesta, di norma segue il
benestare rilasciato dal dirigente scolastico, che dispone delle verifiche sia sulla fondatezza della richiesta fatta che
della scuola più vicina; viene rilasciata una dichiarazione, relativamente alla capacità tecnica e/o
economica di chi deve provvedere all’insegnamento parentale. Richiesta e
verifica da rinnovare anno per anno. Il minore sostiene ogni anno un esame di
idoneità di passaggio all’anno scolastico successivo in qualità di candidato
esterno presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento
dell’obbligo di istruzione.
Amici, come accennato
prima, l’homeschooling in Italia è consentito, e i bambini ricevono
l’educazione e l’istruzione scolastica a casa, seguendo in questo modo programmi
di studio personalizzati. L’homeschooling, infatti, permette di
adattare il percorso educativo ai ritmi e alle esigenze specifiche del bambino,
favorendo un apprendimento più flessibile e individualizzato. I genitori
possono scegliere di utilizzare libri di testo, materiali digitali, corsi
online o esperienze pratiche, spesso integrando attività extracurricolari. Nel
nostro Paese questo tipo di istruzione è
disciplinato dall’art 34 della Costituzione e dall’ art. 111 del Decreto
Legislativo 297/1994.
L’articolo 34 della
Costituzione sancisce che “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto
anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di
mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, senza però
specificare che debba avvenire esclusivamente all’interno di una scuola, nel
senso tradizionalmente inteso, o in altro modo. Il Decreto Legislativo
297/1994, all’articolo 111, specifica chiaramente che è consentito ai genitori
di provvedere direttamente all’istruzione dei propri figli, purché siano in
possesso delle competenze e dei mezzi idonei.
Cari amici, concludendo questa riflessione, tornando
ai recenti, dolorosi fatti accennati in premessa, c’è da dire che l’istruzione
parentale - in quel caso - non era certo l’unico problema! Ben venga, certo, l’educazione
parentale quando per ragioni particolari sia ritenuta necessaria per permettere
una personalizzazione del percorso educativo, adattandolo ai bisogni del minore,
ma frequentare una scuola pubblica comporta un altro aiuto importante nella
crescita del minore: la socializzazione! La formazione scolastica in una
scuola pubblica non è solo nozionismo,
ma una sociale scuola di vita!
A domani.
Mario






























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