venerdì, ottobre 04, 2024

UNA VOLTA IL POTERE ERA IN MANO ALLE DONNE. MA LE ANTICHE SOCIETÀ MATRIARCALI NON SONO SCOMPARSE DEL TUTTO. ALCUNE SONO ANCORA PRESENTI…


Oristano 4 ottobre 2024

Cari amici,

La storia ci insegna che nell’antica organizzazione sociale le donne avevano un ruolo primario, ben diverso da quello attuale! Nelle mani delle donne anziane del villaggio, infatti, era allocato non solo il potere economico, ma anche quello politico della Comunità di appartenenza. In quei tempi agli uomini era riservato il compito dell’approvvigionamento del villaggio, attraverso la caccia e la pesca, oltre alla difesa della Comunità dagli attacchi delle bestie feroci e/o degli eventuali nemici. Insomma, agli albori della civiltà il MATRIARCATO, è dimostrato, era il riconosciuto modo di governare la Comunità sociale.

Si, amici, seppure in tanti lo ignorino, la Società non è nata con il potere in capo all'uomo ed alla sua “superiorità maschile”, ma proprio il contrario! Nel Neolitico, per esempio, i nostri antenati erano i convinti sostenitori del ruolo centrale delle madri, e delle loro capacità di gestione economica e sociale. Il ruolo forte e dominante della donna era esteso e riconosciuto dalla gran parte delle antiche società; dalle tribù dell’Amazzonia a quelle del Caucaso, dalle tribù dell’Africa a quelle dell’Anatolia.

A governare le Comunità erano donne fiere e libere, responsabili dei villaggi, mamme ma anche  guerriere irriducibili e molto spesso vittoriose. La loro piena indipendenza dall’uomo era nota e accettata, e questo fece sì che su di loro fiorissero leggende, come quella delle valchirie.  Per secoli le donne rappresentarono la diretta connessione umana con le forze naturali e divine, rappresentando l’incarnazione della Grande Madre terra, portatrice di vita e fertilità, e pertanto capaci di gestire e regolare la vita sociale.

Poi, tra il 4000 e il 2800 a.C., l’uomo, sempre più battagliero e violento, stanco di sentirsi comandato e dominato dalla donna, lentamente ma inesorabilmente trasformò le pacifiche Comunità esistenti, passando dal governo matrilineare a quello patrilineare, imponendo con la violenza il dominio patriarcale sul precedente dominio matriarcale. Con l’arrivo del cristianesimo, poi, questa nuova realtà maschilista venne definitivamente suggellata. 

Si, amici, ciò nonostante, il MATRIARCATO sopravvisse. In diverse Comunità restò, e ancora oggi nel Terzo Millennio sono presenti le antiche culture in cui le donne continuano a governare. Ecco alcuni esempi di società matriarcali sopravvissute, dove la storia non è cambiata: la società dei Mosuo (Cina), quella dei Minangkabau (Indonesia), dei Bribri (Costa Rica), dei Khasi (India) e degli Irochesi (Nord America). In alcuni di questi popoli, esistono anche società matrilineari, in cui sia la discendenza che l’eredità sono trasmesse attraverso la linea femminile. Nelle società matrilineari, infatti, la discendenza viene trasmessa attraverso la linea femminile, ma non è detto che le donne detengano anche il potere sociale e politico.

Nelle società matrilineari la discendenza e l'eredità vengono trasmesse attraverso un’unica linea (unilineare), quella femminile. In questo senso i figli appartengono al clan della madre e le proprietà e conoscenze si trasmettono di madre in figlia. Tuttavia, questo non implica che le donne abbiano necessariamente anche il dominio politico della Comunità. Infatti, anche in contesti matrilineari, spesso sono gli uomini a mantenere i ruoli di leadership, pur essendo all'interno di una linea di discendenza femminile.

Vediamo ora, qualche piccolo dettaglio sulla vita delle Comunità prima evidenziate, dove le donne detengono ancora il comando. Nella Comunità dei Mosuo, situata nella provincia dello Yunnan, le donne sono il centro della vita familiare, e hanno il controllo delle proprietà e delle decisioni economiche e politiche della Comunità. La discendenza è inoltre matrilineare, i bambini prendono il cognome della madre, i rapporti matrimoniali sono molto flessibili, praticando una forma di "matrimonio a visita", in cui le relazioni romantiche non comportano la coabitazione dei partner, e la famiglia nucleare è guidata dalla donna più anziana.

Nella Comunità dei Minangkabau, in Indonesia (a Sumatra) le donne sono responsabili della trasmissione delle terre e dei beni familiari attraverso le generazioni, e il potere economico all'interno della famiglia è saldamente in mano femminile. Sebbene le donne giochino un ruolo fondamentale nella struttura sociale e abbiano una forte influenza nelle decisioni familiari e comunitarie, il governo politico è, però, solitamente maschile. Nella Comunità Bribri, in Costa Rica, le donne hanno un ruolo centrale, e la discendenza è matrilineare. Le donne detengono il controllo delle terre e hanno un ruolo di comando nelle pratiche religiose e nella trasmissione dei saperi, seppure il potere politico formale è spesso condiviso con gli uomini.

Nella Comunità Khasi, in India, nello stato di Meghalaya, la discendenza è matrilineare, in cui i beni e la parentela vengono trasmessi attraverso la linea femminile. La donna più anziana di una famiglia rappresenta un'autorità significativa ed è sua responsabilità la gestione delle proprietà; gli uomini, comunque, ricoprono i ruoli politici di alto livello. Nonostante ciò, le donne rimangono al centro della vita sociale e culturale della Comunità.

Anche nella Comunità degli Irochesi, nel Nord America (che include gruppi indigeni quali i Seneca, Mohawk e Onondaga), le donne hanno avuto un ruolo significativo nella governance tradizionale. Le società irochesi erano matrilineari, con la discendenza e la proprietà trasmesse attraverso la linea femminile. Le donne anziane, conosciute come "madri del clan", avevano il potere di nominare e rimuovere i capi maschili dalle loro cariche politiche, giocando un ruolo chiave nel processo decisionale, pur essendone escluse formalmente.

Cari amici, tanti di Voi conoscono il mio pensiero, che ha sempre visto con favore il ruolo di comando delle donne nella Società. Da sardo convinto, ho sempre apprezzato  il nostro “matriarcato barbaricino”, che ancora oggi è vivo e vegeto, e che gli uomini continuano a rispettare e ad apprezzare!

A domani.

Mario

 

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