venerdì, ottobre 12, 2012

QUANDO L’AMORE GENITORIALE SI TRASFORMA IN EGOISMO POSSESSIVO DIVENTA VIOLENZA SUI MINORI! LA DIFFICILE APPLICAZIONE DELLA LEGGE.


Oristano 12 Ottobre 2012

Cari amici,

le crude immagini trasmesse ieri in TV sull'inaudita violenza esercitata su un bambino di 10 anni, credo che non le dimenticherò facilmente! Una lotta senza quartiere da anni in corso tra due coniugi (evito volutamente di definirli “genitori”), ha portato a quei fatti, a quei comportamenti,  che, con orrore, sono stati visti da milioni di persone, con le terribili conseguenze che ben immaginiamo.  Il filmato, “drammatico”, come la stessa Cancellieri lo ha definito, dimostra fuori da ogni ombra di dubbio quanto sia difficile per un bambino, “conteso” dai suoi genitori, crescere e formarsi “normalmente” per diventare adulto, possibilmente senza quei traumi che domani si ripercuoteranno indelebilmente sul suo carattere e sulla sua vita sociale ed affettiva.

Cosa c’è di peggio per un bambino che sta formando la sua personalità, il suo carattere, vivere nella sua famiglia, anziché “protetto” ed al riparo dal mondo esterno, essere costretto, invece, a subire una subdola e ripetuta violenza causata dai dissapori tra i suoi genitori? Quali conseguenze avranno queste tristi esperienze sul suo carattere, quale il suo rapporto con la Società con la quale dovrà necessariamente  in futuro confrontarsi? Le conseguenze saranno certo negative, di odio e di rifiuto, creando nel minore una personalità deviata, capace domani di comportamenti non solo asociali ma anche fortemente devianti.



La vicenda di questo bambino di dieci anni, per lunghi anni spettatore involontario di una lotta senza quartiere tra il padre e la madre, alla fine portato via con violenza dal padre e dalle forze di polizia dalla scuola che frequentava, é un chiaro segnale di una situazione molto grave, di una conclamata incapacità degli Organi preposti alla tutela dei minori a svolgere efficacemente il loro compito. Lasciare che i genitori di un minore continuino nel tempo a farsi la guerra con ripetuti interventi “a spada tratta”, in una egoistica ricerca della “vittoria personale”,  una parte sull'altra,  è certamente una sconfitta, per chi tutto questo è preposto ad evitarlo, almeno nelle conseguenze che coinvolgono i minori. Il neuropsichiatra infantile, professore ordinario all'università La Sapienza di Roma, Gabriel Levi, intervistato proprio su questa ultima vicenda, ha ribadito che "sono in aumento gli interventi duri con ragazzini vittime di separazioni guerriere. E quando i genitori si prendono a colpi di bambino, qualche adulto forse vince ma il bambino perde sempre. E alla fine anche i provvedimenti dei servizi sociali e dei giudici possono uscire dal buonsenso; ognuno si sente un Padreterno". L’episodio è l’ultimo di una serie che vede la situazione dei minori, figli di coppie separate, in forte disagio. "Sono ben oltre 12% i ragazzini in sofferenza grave che cresce a valanga”, ha affermato Levi nella sua intervista.


Questa mia riflessione non intende certamente entrare nel merito della vicenda che vede, da anni, i genitori di questo bambino lottare senza esclusione di colpi per il “possesso” del loro figlio. Le mie considerazioni sono rivolte, invece, alle carenze operative, comportamentali e legislative, che consentono che simili fatti possano accadere. Senza sindacare la decisione che ha spinto la Corte d’Appello della sezione minori di Venezia a prendere quel provvedimento la cui esecuzione ha dato origine alla spettacolare “cattura” del minore, creando orrore in tutta l’Italia, bisogna cercare di capire perché  le conseguenze della decisione possono essere state cosi nefaste. Forse la legge attuale sulle separazioni dovrà anche essere rivista, ma è la sua applicazione operativa che deve essere migliorata, partendo sicuramente dai “tempi lunghi” che la legge impiega per dirimere le controversie sulla separazione tra coniugi. Credo che sia profondamente sbagliato arrivare fino al punto in cui si è protratta la vicenda di cui stiamo parlando, che dura da ben sei anni! A genitori incapaci di provvedere ai propri figli, sia in costanza di matrimonio che dopo una separazione o un divorzio, deve essere impedito di trasferire il loro conflitto in capo ai minori, inconsapevoli protagonisti dei loro dissidi, usando senza limiti quella pericolosa violenza psicologica sui loro figli. Questo il primo compito degli esecutori della legge: liberare i figli di queste coppie,  “il più presto possibile", dalle lotte tra i loro genitori. 

Le immagini che l’Italia ha visto con orrore sono le tristi conseguenze di leggi che sono non solo lacunose ma soprattutto mal applicate. Sono il frutto avvelenato dell'inerzia degli Organi deputati al controllo ed alla vigilanza sul comportamento di certi genitori ai quali nulla può essere tollerato, se nuoce ai figli minori! Al genitore incapace, o anche ad entrambi se del caso, deve essere tolta,  senza indugio alcuno, la potestà genitoriale. Rapidamente, nel minore tempo possibile, pensando che ogni giorno che passa è una ferita in più nella fragile personalità del minore.

Su questa vicenda credo che non ci sia un solo colpevole, padre o madre che sia. Penso alle tante omissioni, in un tempo durato ben sei anni, portate avanti dai genitori in lotta, dai servizi sociali di sostegno, e dai magistrati di sorveglianza. Errori ed omissioni commessi per inerzia, egoismo o cattiva volontà. Sei anni terribili, gli anni della fanciullezza di un  bimbo incolpevole, al quale è stata sottratta la gioia dell’affetto, e dell’amore, inculcandogli, invece, i semi dell’odio e della cattiveria. Ognuno degli attori, ognuna delle parti in causa, credo che dopo questo disastro debbano fare un serio esame di coscienza.
Meditiamo seriamente tutti!

Grazie della Vostra attenzione.

Mario


1 commento:

Anonimo ha detto...

Giuste riflessioni. Personalmente ritengo che TUTTI gli "addetti ai lavori" hanno trattato il problema con una inaccettabile superficialità dimostrando di non avere alcun interesse per la tutela del minore. A parte le squallide figure dei genitori, mi sono chiesto se il Magistrato che ha firmato il provvedimento ha valutato che cosa firmava. E gli operatori di PG? E gli operatori sociali? Avete notato lo scarica barile? Passata la bufera tutto ritornerà nella normalità.....fino alla prossimo BLITZ...che sia verso latitanti, assassini o bambini .........basta apparire