Oristano 28 Ottobre 2012
Cari amici,
stanotte, alle 3,00 è
tornata l’ora solare. Dall'ultima Domenica di Marzo scorso fino ad oggi, ultima
Domenica di Ottobre, abbiamo regolato i nostri orologi ed il nostro tempo
“prezioso” adottando l’uso dell’ora legale, quella che convenzionalmente
anticipa la nostra giornata di un’ora. Vari i motivi che nel tempo fecero nascere l'ora legale, ma sicuramente il motivo più importante è
stato ed è quello del risparmio energetico. In sintesi un sistema, nato con lo
scopo di sfruttare al meglio la luce del giorno, anticipando di un’ora la giornata
lavorativa. La scelta della Domenica come giorno di “cambio” d’orario non fu casuale: la scelta del giorno festivo per eccellenza, la domenica, poteva
permettere alla gente di adattarsi alla variazione, evitando quindi “errori di
un'ora” (di ritardo o di anticipo) nell'arrivare a scuola o al lavoro, etc.. Ecco
a Voi, per soddisfare la Vostra curiosità, una piccola carrellata sulla storia
dell’introduzione dell’ora legale nel mondo.
La storia dell'introduzione dell’ora
legale inizia addirittura nel lontano 1784, con una proposta del noto inventore
americano Benjamin Franklin, padre ed ideatore del parafulmine. Già nel 1784
Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese ‘Journal de Paris’.
Le sue riflessioni si basavano sul principio di risparmiare energia ma all'epoca non trovarono molto seguito. In Canada, verso il 1875, ugualmente si cercò di
utilizzare l’anticipo di un’ora in ambito locale, sempre con lo scopo del
risparmio energetico. L’iniziativa però creò non pochi problemi alle schede
degli orari ferroviari. Il canadese Sandford Fleming per ovviare a queste
problematiche propose di istituire lo "Standard Time" nel corso di una
riunione del ” Royal Canadian Institute”: era l'8 febbraio 1879. L'11 ottobre
1883, i capi delle linee ferroviarie principali si incontrarono a Chicago
presso l'ex Grand Pacific Hotel per adottare lo Standard Time in un sistema di
quattro fusi orari per gli USA continentali. Il nuovo sistema fu adottato dalla
maggior parte degli Stati. A mezzogiorno del 18 novembre 1883, lo United States
Naval Observatory per la prima volta cambiò i suoi segnali telegrafici per
adeguarsi al cambiamento di orario.
Oltre un secolo dopo, nel 1907,
l'idea di Benjamin Franklin venne ripresa in Inghilterra dal costruttore
inglese William Willet, trovando questa volta terreno fertile nel quadro delle
esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera
dei Comuni di Londra diede il via libera al “British Summer Time”, che
implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate.
Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il
risparmio energetico era una priorità. In Svizzera l'ora legale fu adottata per
la prima volta nel 1981, e attualmente è anch'essa liberamente coordinata con
le direttive dell'Unione europea. Gli USA regolarono la materia nel 2007: attraverso
una apposita Legge Federale fu formalizzato l'uso del “Coordinated Universal
Time” come base del tempo standard.
In Italia l'ora legale è stata
adottata per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n°631 del
25 maggio, e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata
diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Successivamente,
con la legge n. 503 del 1965, l’ora legale fu ripristinata, a partire dal successivo
21 maggio 1966. Complice il periodo di “crisi energetica” fu da allora utilizzata
con continuità, pur con modalità varianti negli anni: dal 1966 al 1980 venne
stabilito che l'ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla
fine di settembre; dal 1981 al 1995 si stabilì invece di estenderla dall'ultima
domenica di marzo all'ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in
vigore nel 1996, quando a livello europeo si stabilì di prolungarne
ulteriormente la durata dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre. La
Comunità Europea nel 2000/01 stabilì con appositi deliberati (Direttiva 2000/84/CE del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 gennaio 2001)che: "A decorrere dall'anno 2002 in
ciascuno Stato membro il periodo dell'ora legale ha inizio alle ore 1.00 del
mattino, ora universale, dell'ultima domenica di marzo e termina alle ore 1.00
del mattino, ora universale, dell'ultima domenica di ottobre."
Il ricorso all'ora legale e
quindi un sistema di calcolo “virtuale” che ha lo scopo di sfruttare al meglio
la luce del giorno: L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti durante i mesi
primaverili ed estivi, in modo che l'orario lavorativo o scolastico venga a
coincidere meglio con le ore di luce. Con l'ora legale, infatti, secondo i
nostri orologi risulterà che il sole tramonti un'ora più tardi; di conseguenza,
le luci nelle case verranno accese un'ora più tardi, con un notevole risparmio
energetico. Ovviamente anche l'ora dell'alba risulterà spostata: virtualmente
il sole sorgerà un'ora più tardi, secondo i nostri orologi; il giorno con luce
piena inizierà quindi intorno alle 9,00: a quell'ora inizia anche l’attività
nella maggior parte di uffici e negozi, i quali, essendo già giorno, non
richiederanno l'accensione dell'illuminazione. Tutto questo si trasforma in
risparmio: l'energia risparmiata nell'ora di luce serale in più compensa
l'eventuale minore necessità di accendere le luci al mattino.
I benefici economici non sono di
poco conto. Con l'ora legale, dal 2004 al 2007, l'Italia ha risparmiato
complessivamente oltre 2,5 miliardi di kilowattora, pari a 300 milioni di euro,
secondo quanto calcolato da Terna, la società responsabile in Italia della
gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, il
risparmio per il solo 2007 è stato di 645,2 milioni di kilowattora. Non
mancano, però, le critiche. Dal sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli
italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La
stessa inchiesta ha anche rilevato che la maggior parte degli intervistati è a
favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione, però, comporterebbe
l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, che non permetterebbe un risparmio
energetico durante l'inverno ma eliminerebbe solo il “fastidio” del cambio
dell'ora. In sintesi permangono ancora non pochi dubbi sul reale vantaggio del “cambio”
di orario. I molti lavoratori che si alzano presto al mattino con l’ora legale utilizzano in maggior misura l’illuminazione,
azzerando praticamente il risparmio serale. Del resto, nessuno si è accorto di
un risparmio sulla bolletta elettrica. Con l’illuminazione pubblica non c’è
risparmio per lo stesso motivo, in quanto la mattina deve essere spenta un’ora
più tardi. Anche la UE non sembra del tutto convinta, perché con la Direttiva
2000/84/CE ha stabilito che dopo il 2007 la Commissione europea dovrà
presentare una relazione per rilevare vantaggi e svantaggi dell’ora legale,
pensando anche alle altre implicazioni non solo pecuniarie causate dalle
variazioni, non ultime quelle legate alla salute per lo stress causato dai cambiamenti.
In Italia sull'ora legale ci sono
state in passato diverse interrogazioni parlamentari, anche se, secondo il
ministro della Salute, la variazione d’orario non comporta problemi, in quanto sull'andamento ritmico dei comportamenti umani l’uomo è il più adattabile dei
mammiferi terrestri. Eppure molti lamentano problemi di insonnia, irritabilità,
ansia, litigiosità, sonnolenza di giorno e altri disturbi e difficoltà di
adattamento, specialmente nei bambini; problemi, soprattutto nei primi giorni
successivi al cambio, anche quelli relativi all'abbassamento dell’attenzione,
durante i quali bisognerebbe vedere di quanto aumentano gli incidenti stradali,
domestici e di altra natura, gli omicidi e altri reati come le violenze
sessuali, le aggressioni, le minacce, eccetera. Bisogna considerare anche che
chi deve mettersi in viaggio il giorno dopo, in auto o con i trasporti
pubblici, perde un’ora di sonno. Chissà se alla fine, mettendo insieme i pro ed
i contro, l’introduzione dell’ora legale è stato un vantaggio o uno svantaggio!
Per ora continuiamo sulla strada
intrapresa. Le lancette dell'orologio, anche oggi, le abbiamo spostate indietro
di un'ora, e “teoricamente” abbiamo dormito un'ora in più. Vi siete mai chiesti
perché l’ora solare scatta proprio alle 3? Nessun riferimento alle profezie
Maya o alle previsioni di Nostradamus: la scelta è stata fatta per una
questione di trasporti pubblici. Si tratta infatti dell'orario in cui la
circolazione dei treni e degli altri mezzi di trasporto è ridotta al minimo, e
quindi si evitano sfasamenti nella tabella di marcia.
Grazie, cari amici della Vostra
sempre gradita attenzione!
Mario