domenica, dicembre 07, 2025

IL CURIOSO RAVANELLO ANGURIA. ORTAGGIO ORIENTALE DI ORIGINE CINESE, È UN CONCENTRATO DI BENEFICI, A PARTRE DALLA CURA DELLA NOSTRA VISTA.


Oristano 7 dicembre 2025

Cari amici,

L’ortaggio RAVANELLO ANGURIA (Raphanus sativus var. Longipinnatus), noto anche come ravanello cinese, è originario dell’Asia orientale, in particolare della Cina, dove da centinaia di anni viene coltivato sia per scopi culinari che medicinali. Col suo aspetto contrastante, tra la modesta buccia verdastra e l’interno intensamente rosa, ha derivato proprio da questa somiglianza il suo nome.  In effetti l'aspetto di questo ortaggio desta proprio grande meraviglia, oltre che essere, quanto ai benefici, una vera risorsa.

All’esterno, la sua osservazione ce lo fa sembrare simile alla classica rapa: ovale o leggermente allungata, con una buccia liscia e pallida nei toni del bianco e del verde. La vera sorpresa, però, si nasconde all’interno: al taglio notiamo una polpa succosa, rosa-carminio, che non solo attira lo sguardo, ma in cucina conferisce ai piatti un aspetto estetico unico. Inoltre, il sapore risulta delicato, leggermente dolce, con una sottile nota di mandorla, privo della piccantezza tipica delle varietà tradizionali di ravanello. La sua coltivazione non è difficile: si sviluppa bene anche in vaso, crescendo con grande facilità. Coltivare il ravanello anguria è possibile anche se abitiamo in città, basta metterlo in un grande vaso in terrazzo.  Scegliamo un contenitore con una profondità minima di 25-30 cm, in modo che le radici abbiano spazio per svilupparsi, e riempiamolo con un terriccio fertile e permeabile con l’aggiunta di sabbia o perlite. Se posizioniamo il vaso in un luogo ben soleggiato, un balcone, una terrazza o un davanzale esposto a sud, è l’ideale per farlo crescere bene.  Una volta seminato, la germinazione inizia già a una temperatura di 4-5 °C. Annaffiamolo regolarmente, ma con moderazione: La maturazione avviene in circa 2 mesi,

Nell’antica Cina si mangiava questo ortaggio convinti che portasse fortuna e longevità, per cui veniva servito durante i banchetti di Capodanno come simbolo di prosperità. Il ravanello anguria contiene calcio, magnesio e ferro, elementi che favoriscono la formazione della cheratina, rendendo i capelli più forti e resistenti alla rottura e le unghie più dure e lucide. Ma queste sono solo alcune delle sue proprietà salutari. È un ortaggio ipocalorico  (100 g forniscono solo circa 20 kcal) e, oltre a calcio magnesio e ferro, contiene vitamine del gruppo B e C e potassio. Particolarmente preziosi sono gli antiossidanti presenti sotto forma di antociani, che neutralizzano i radicali liberi e supportano l’organismo nei processi metabolici. Il consumo regolare di questo ortaggio può favorire la depurazione dell’organismo e migliorare le condizioni generali di salute.

Una ricerca pubblicata sulla rivista Pharmacological Research – Natural Products (Università di Chitkara, 2025) ha dimostrato che questo ortaggio conserva un alto livello di composti bioattivi che favoriscono i processi digestivi e la regolazione del metabolismo. Gli autori sottolineano che i glucosinolati e i flavonoidi in essa presenti possono influenzare l’espressione dei geni legati al metabolismo, tra cui il PGC-1α, un regolatore chiave del funzionamento dei mitocondri. Ciò significa che il consumo regolare di questo ortaggio favorisce un più efficiente consumo di energia, migliora la peristalsi intestinale e può avere un effetto protettivo sul sistema digestivo.

Insomma, il RAVANELLO ANGURIA è una preziosa fonte di luteina e zeaxantina, carotenoidi che svolgono un ruolo fondamentale nella protezione della retina e nel mantenimento della nitidezza della vista. Queste sostanze aumentano la densità del pigmento della macula, proteggendo meglio gli occhi dai danni causati dai raggi solari e dallo stress ossidativo. È uno scudo naturale per la vista, particolarmente importante nella prevenzione delle malattie oculari legate all’età. La vitamina C, anch’essa presente, favorisce il processo di sintesi del collagene, responsabile dell’elasticità della pelle e del corretto funzionamento dei vasi sanguigni.

In uno studio pubblicato dall’Università di Kiel nel 2016, è stato dimostrato che i germogli di ravanello possono inibire gli enzimi responsabili della scomposizione dei carboidrati, come l’α-amilasi e l’α-glucosidasi. Il risultato è un rilascio più lento di glucosio nel sangue, che favorisce la stabilizzazione del livello di zucchero e può aiutare nella prevenzione del diabete di tipo 2. I polifenoli e i flavonoidi presenti nei ravanelli hanno un effetto protettivo sui vasi sanguigni, aiutando a mantenere una pressione sanguigna normale e la salute del cuore fonte.

Le verdure della famiglia delle crucifere, a cui appartiene anche il ravanello anguria, contengono anche isotiocianati, composti naturali con proprietà disintossicanti. Preliminari studi di laboratorio condotti dall’Università Anna in India suggeriscono che possono inibire la crescita delle cellule tumorali e avviare l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule cancerose. Sebbene si tratti solo di risultati preliminari, i ricercatori sottolineano che l’integrazione regolare delle barbabietole nella dieta può essere un elemento di prevenzione del cancro.

Come lo possiamo mangiare? Crudo, è un ottimo complemento per insalate di mare, carpaccio di salmone o tartare di tonno, dove la sua polpa rosa contrasta con gli ingredienti più scuri e aggiunge freschezza. Nella cucina mediterranea può essere abbinato a olive, formaggio feta o verdure grigliate. Nella versione orientale si sposa bene con salsa di soia, zenzero e sesamo; quindi, può essere utilizzato anche come condimento naturale per sushi, poke bowl o ramen.

Cari amici, a me questo ravanello ha incuriosito molto! Credo che mi darò da fare per trovare almeno i semi, che pianterò certamente nel mio giardino!

A domani.

Mario

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